di Paolo Angella
La strada sarà ancora lunga e ricca di ostacoli e insidie, ma quello che stanno facendo i nostri giovanissimi tennisti nati nel 2002 è qualcosa di estremamente positivo e ben augurante per il loro futuro e per tutto il movimento tennistico italiano. La classifica più importante per ragazzi in questa fascia di età è quella stilata dalla European Tennis Association e i numeri parlano chiaro. Lorenzo Rottoli è al numero 3 del ranking under 14, Lorenzo Musetti è al numero 4. Gli stessi nostri due ragazzi sono presenti, in ottima posizione anche nel ranking under 16, quindi in competizione con tennisti di uno o due anni più grandi di loro, Rottoli occupa la posizione numero 35 del ranking e Musetti la posizione numero 46.
A inizio luglio si è disputata la fase finale della Summer Cup, competizione a squadre riservata ai tennisti under 14 e la nostra squadra ha ottenuto una fantastica vittoria finale che ha permesso ai ragazzi, Lorenzo Rottoli, Lorenzo Musetti e Fausto Tabacco, guidati dal tecnico Massimo Valeri di fare la doppietta con la Winter Cup conquistata a febbraio, confermandosi la squadra più forte in Europa.
La scorsa settimana si sono svolti in Repubblica Ceca i campionati europei individuali under 14 e anche in questo caso i nostri sono stati grandi protagonisti, pur mancando il successo finale, sono tornati in Italia con tre medaglie d’argento. Lorenzo Musetti è arrivato in finale, poi sconfitto solo dal ceco Dalibor Svrcina, mentre Lorenzo Rottoli è arrivato sino in semifinale, sconfitto dallo stesso Svrcina, numero uno al mondo under 14. La stessa coppia italiana Rottoli-Musetti è anche arrivata in finale nel doppio, sconfitti solo dai francesi Casaux-Marmousez.
Rottoli e Musetti non sono, fra l’altro, i soli protagonisti della classe 2002 a ben figurare in tornei in giro per l’Europa, oltre al già citato Fausto Tabacco, protagonista in Summer Cup, anche Mattia Bernardi, Biagio Gramaticopolo, Fausto Cobolli e Luca Nardi (ragazzo addirittura del 2003) hanno ottenuto ottimi successi dall’inizio dell’anno ad adesso.
Anche per il settore femminile la classe 2002 ci vede tra i protagonisti del tennis riservato alle ragazze di 14 anni. Almeno due nostre rappresentanti, Melania Delai e Federica Sacco hanno dimostrato di essere in grado di competere con tutte le migliori della loro età e già si sono cimentate anche in tornei riservati a ragazze più grandi di loro. Nel ranking ETA under 14, Melania Delai occupa attualmente la posizione numero 19 (best al numero 15 a metà luglio), Federica Sacco la posizione numero 26 (best, 16 ad aprile).
Nei recenti campionati europei le nostre ragazze sono state parecchio sfortunate avendo trovato sulla loro strada le prime due teste di serie negli ottavi di finale. Melania Delai è stata sconfitta dalla maltese, che allena in Italia con il nostro Fabio Lavazza, Helene Pellicano, che poi ha vinto il torneo, confermandosi la migliore al mondo tra quelle nate nel 2002 e Federica Sacco è stata sconfitta dalla russa Daria Frayman, testa di serie numero 2. Oltre a Delai e Sacco, dietro di loro ci sono altre ragazzine molto brave che si sono già fatte valere in tante competizioni in giro per l’Europa, alcune sono addirittura del 2003 e quindi da valutare ancora più in prospettiva, come Lisa Pigato e Matilde Paoletti, entrambe nella top 100 under 14 pur avendo un anno in meno, precisamente Lisa al numero 47 e Matilde al numero 67.
Responsabile per conto della Federazione di questi ragazzi e ragazze è Giovanni Paolisso che abbiamo intervistato a conclusione della comunque positiva trasferta inglese nella Summer Cup delle nostre under 16, Lisa Piccinetti, Federica Rossi e Giulia La Rocca, che si sono piazzate al terzo posto nel girone, sconfitte in semifinale solo dalle fortissime russe Potapova e Pervuschina, numero 1 e 2 al mondo non solo tra le under 16, ma anche tra le under 18.
Paolisso non è sorpreso più di tanto dei successi di questi ragazzi: “con loro abbiamo iniziato un lavoro due anni fa e abbiamo visto sempre il loro grande potenziale, tanto che si è subito deciso di farli giocare con ragazzi più grandi di loro per farli crescere. Quest’anno abbiamo potuto fare un intero mese assieme in America, dove li ho potuti conoscere meglio e abbiamo fatto tantissimo lavoro veramente molto proficuo e i risultati sono arrivati, perché il lavoro fatto bene prima o poi paga sempre.” Paolisso tiene molto al programma di crescita della federazione che sta portando tanti successi, come detto, non solo da parte di Rottoli e Musetti, ma anche da parte di altri giovanissimi: “Io, Michelangelo Dell’Edera, Massimo Valeri e altri tecnici stiamo lavorando molto bene con questi ragazzi, oltre a Lorenzo Rottoli e Lorenzo Musetti, ce ne sono tanti molto bravi delle annate 2002 e 2003, Fausto Tabacco ha dato un contributo importante nella Summer Cup, ma anche gli altri si sono fatti valere in tanti tornei. Noi li abbiamo visti lavorare bene, hanno fatto un buon gruppo, si allenano volentieri insieme, potranno solo crescere ancora tanto sia umanamente che tennisticamente.”
Chiediamo a Paolisso di raccontarci qualcosa di più sui due “Lorenzo” da punto di vista umano e non ci sono dubbi sulla sintonia che riescono ad instaurare tra di loro: “hanno caratteri molto diversi ma che si compensano tra di loro, Musetti è più serio e preciso, Rottoli più estroverso e giocherellone, però sono sicuramente dei gran bravi ragazzi anche fuori dal campo, molto rispettosi delle regole, ascoltano sempre tutto quello che gli viene detto con molta attenzione e hanno tanta voglia di imparare e di migliorarsi sempre.” Paolisso ci tiene anche a celebrare i meriti anche delle ragazze del 2002: “abbiamo anche alcune ragazze del 2002 veramente fortissime. Ai campionati europei Melania Delai e Federica Sacco sono state sfortunate col sorteggio a prendere le prime due teste di serie negli ottavi, ma quelle partite se le sono giocate quasi alla pari, sono girate per pochi punti, la Delai era aventi 4-1 nel secondo set e anche la Sacco era in vantaggio. Hanno dimostrato in quella occasione, come del resto avevano già fatto più volte durante l’anno di essere in grado di competere alla pari con le migliori al mondo della loro età.”
Ora per tutti si avvicina il momento di farsi valere anche in categorie superiori. Il rischio di prendere qualche sconfitta pesante c’è, ma per crescere bisogna confrontarsi con i migliori, su questo ha le idee chiare Paolisso: ”A settembre organizzeremo la loro programmazione con i rispettivi allenatori, ma credo sicuramente che sia giusto che si confrontino con quelli più bravi per crescere ancora. Del resto soprattutto le ragazze hanno già giocato alcuni tornei nell’under 18, Salsomaggiore, Prato, Santa Croce, Melania Delai ha appena fatto la finale in doppio a San Marino e si è ben comportata anche in singolare, lo stesso Musetti ha alcune esperienze negli ITF, credo che tutti parteciperanno al torneo di Palermo a settembre, un grado 3 e poi vedremo se saranno competitivi, sicuramente si punterà ancora più in alto. Faranno ancora anche qualche under 16 di prima categoria, la programmazione sarà un po’ un mix di tornei di vario livello. L’obiettivo in questo momento è crescere nell’esperienza e nel gioco, poi arriveranno anche i risultati sicuramente.”
Chiudiamo l’intervista chiedendo a Paolisso di descrivere il tennis di Rottoli e Musetti: “Sono entrambi tennisti molto completi. A questa età c’è sempre qualcosa da migliorare e affinare, c’è da acquisire potenza nei colpi, però entrambi riescono a fare bene tutti i fondamentali. Se dovessi definire i punti di forza, per Musetti direi senza dubbio il rovescio, giocato a una mano con tutte le rotazioni e poi sa coprire benissimo tutte le zone del campo, anche a rete. Rottoli direi punto di forza il dritto, che cerca di essere sempre colpo conclusivo del punto e il rovescio lungolinea con cui cerca di mettere il vincente. Comunque sono entrambi abbastanza completi”
Giovanni Paolisso ogni volta che lo sentiamo chiede sempre di non esaltare troppo questi ragazzi per non mettere loro addosso troppa pressione e preferisce essere prudente e cauto nei commenti, questa volta però, sulla scia di tutti questi successi una dichiarazione sul futuro del tennis italiano proviamo a fargliela fare e lui non si sottrae: “ragazzi e ragazze brave di queste annate ce ne sono tante, quello che succederà tra cinque-sei anni è difficile dirlo, del resto ripetere quello che hanno fatto soprattutto nel femminile in questi anni le italiane sarà durissima, ma sicuramente siamo sulla strada buona, anche se è sempre importante essere equilibrati nei giudizi e non fargli mai montare la testa.”
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