Dal 26 al 30 luglio sui campi del Centro Tennis San Marino e della San Marino Tennis Academy si è svolto l’Asset Banca Junior Open, torneo Itf under 18 di grado 5, che ha visto il trionfo nei singolari di due giocatori azzurri: Giulia Carbonaro e Federico Bertuccioli.
I campi in cui si sono disputati gli incontri si trovano all’interno di una vera e propria oasi verde, infatti la temperatura non si è mai alzata sopra i 33 gradi, rendendo così più sopportabile lo sforzo dei giocatori durante i match nelle ore più calde. La competizione ha richiamato ragazzi provenienti da tutta Europa, vantando la presenza di almeno 20 nazionalità diverse.
Il cammino di Giulia Carbonaro verso la vittoria non è stato affatto semplice, in particolare nella finale vinta contro Isabella Tzcherkes Zade, giocatrice italiana di origini russe, con il punteggio di 4-6, 7-6, 6-2. Giulia, tesserata per lo Sporting club Flaminio ed allenata da Simone Capannelli è nata nel 2000 ma è già ben formata fisicamente ed è dotata di fondamentali molto potenti per la sua giovane età e di un servizio al di sopra della media, l’aggressività e la capacità di fare vincenti sono senza dubbio i suoi punti di forza. Al secondo turno ha estromesso dal torneo con il punteggio di 7-5, 6-0 la giovane promessa italiana classe 2002 Melania Delai allenata da Alessandro Bertoldero, che ha però dimostrato di essere competitiva a livello Itf con giocatrici molto più grandi di lei; nonostante il risultato, il match con la Carbonaro si è giocato su pochi punti a suon di vincenti da entrambe le parti, soprattutto nella prima frazione. Da sottolineare la prestazione di Aurora Allasia, giocatrice solida e grintosa capace di eliminare al primo turno la numero 1 del seeding, la russa Gaisina, per poi cadere solamente con onore al terzo set contro la futura vincitrice del torneo.
Il cammino di Isabella verso la finale è stato molto complesso e faticoso, ha infatti vinto ben 3 match su 4 al terzo set, compiendo delle vere e proprie maratone sotto il sole. Isabella, classe 2000 è mancina ed è sicuramente una delle ragazze che “sa giocare meglio a tennis”, sente la palla molto bene sia di dritto che di rovescio, ha un ottimo timing sulla palla e non disdegna giocare al volo, che per una donna è una dote piuttosto rara…addirittura le ho visto fare serve and volley vincente! Conoscendo personalmente Isabella, posso dire che nell’arco della settimana non ha espresso il suo miglior tennis, ma nonostante ciò, ha raggiunto la finale e questo la dice lunga sulle grandi potenzialità che ha nelle corde questa ragazza.
Il vincitore del torneo maschile Federico Bertuccioli, allenato da Giorgio Galimberti e portacolori della San Marino Tennis Academy ha condotto un percorso praticamente senza sbavature, eliminando a suon di servizi e dritti vincenti i suoi avversari; solamente il siciliano Andrea Trapani, giocatore molto regolare e tenace gli ha dato del filo da torcere in semifinale, impegnandolo in una maratona di 4 ore, che ha visto la vittoria di Bertuccioli per pochissimi punti. Federico, classe 1998 ha un ritmo decisamente superiore a tutti gli altri, la palla gli scorre davvero tantissimo per la sua età e fisicamente è ben preparato, lo schema che gli porta più punti è senza dubbio servizio e dritto, schema a dir poco fondamentale per un ragazzo che vuole sfondare nel circuito maggiore. Da evidenziare anche la prestazione dell’altro giocatore della STA, Filippo Stramigioli che raggiunge la semifinale vincendo delle ottime partite contro avversari di livello, Filippo è dotato di un ottimo anticipo di rovescio che lascia fermo l’avversario; nulla ha potuto in semifinale contro il numero 1 del seeding Francesco Liucci, che ha imposto il suo ritmo fin dall’inizio del match, commettendo pochi errori e facendo punto appena ne aveva la possibilità. Filippo si è potuto poi rifare con la vittoria in doppio in coppia con l’amico Bertuccioli, che fa così doppietta in una settimana davvero da incorniciare. Liucci si muove molto bene ed ha un ottimo dritto che gli consente di aggiudicarsi tanti punti, in finale forse solamente l’emozione gli ha giocato un brutto scherzo, non consentendogli di entrare in partita contro Bertuccioli.
Infine, una partita degna di nota è stata sicuramente quella svolta tra Federico Arnaboldi, fresco vincitore dell’Avvenire e Filippo Moroni, che ha visto la vittoria di quest’ultimo solamente al tiebreak finale del terzo set. Entrambi hanno impressionato: Arnaboldi, classe 2000 è un giocatore completo, dotato di colpi fluidi e potenti e di un ottimo servizio, colpisce “pieno” (in gergo), la palla gli esce davvero bene dalle corde e fisicamente è già ben formato. Moroni è di un anno più giovane e fisicamente più indietro, ciò nonostante ha respinto per 3 ore alle cannonate sparate da Arnaboldi, facendo anche gioco appena l’avversario gliene dava la possibilità, soprattutto grazie a delle straordinarie accelerazioni di rovescio lungolinea. La vittoria la ottiene di misura al tiebreak del terzo al termine di un incontro davvero emozionante e di qualità.
In conclusione, il torneo ha regalato tante emozioni sia ai giocatori, protagonisti di lotte fino all’ultimo sangue che al pubblico sugli spalti che ha potuto ammirare per tutta la settimana dell’ottimo tennis e della sana competizione tra questi giovani ragazzi.