Claudio Pistolesi ci racconta Chennai..

Michael Berrer ha iniziato la stagione 2010 con un ottimo quarto di finale nel torneo di Chennai, in India. Ci sentiamo di dire che dall’inizio del connubio tra Berrer e Claudio Pistolesi, il tedesco ha scalato moltissime posizioni, rientrando tra i top-70 (oggi è n.66). Abbiamo avuto la possibilità di realizzare un’interessante chiacchierata con Pistolesi, che, oltre a parlare di tennis, si è soffermato su alcuni temi molto importanti..
Claudio Pistolesi
(Claudio Pistolesi – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
La Stagione per il tuo “allievo” Berrer è iniziato subito con un buon risultato. Quarti di Finale a Chennai, superando Ventura ma direi soprattutto Robert che a me piace molto come giocatore. Poi la sconfitta con Wawrinka, contro il quale, forse, si poteva fare qualcosa di più. Raccontami il torneo di Michael nel complesso..
Da una parte mi fa piacere che Michael continui a battere gente come Robert, che è cresciuto tanto ed è ormai un cliente pericoloso per tanti. Dall’altra ho il rimpianto che se Michael avesse giocato un po’ piu’ convinto il tiebreak, la partita con Wawrimka sarebbe potuta andare diversmaente. Ma lo dico con spirito positivo e abbiamo preso questa sconfitta come stimolo per lavorare meglio.
Durante la preparazione avete lavorato su qualcosa in particolare? Come vedi Michael ad inizio stagione e fisicamente come sta?
Il mio stile è sempre quello di cercare una preparazione completa sotto tutti gli aspetti. La forza sta nell’equilibrio tra il miglioramento tecnico, la crescita fisica e il lavoro mentale. Mi pare che Michael su questo sia a buon punto. Fisicamente sta bene. Ha cambiato scarpe e ancora non si è adattato bene a quelle nuove e contro Wawrinka questo gli è costato una palla break perché ha perso l’appoggio.
Per quanto riguarda Chennai, ricordo le parole di parecchi anni fa di Davide Sanguinetti in cui parlava di un luogo paradossale, che alternava le ricchezze del circolo e di altre strutture, alla povertà di alcune zone limitrofe ai campi.. E’ ancora cosi? Come hai visto l’India in questi anni, visto che se non erro ci sei stato più volte..
Si tra i vantaggi di essere dei giramondo c’è quello inestimabile di poter toccare con mano realtà che difficilmente si possono descrivere a parole. Ci sarebbe da parlare per ore ma una cosa emerge su tutto il resto a mio avviso. Lo sguardo della gente per strada. Poveri è dire poco, uomini e donne che vivono in miseria, che veramente non posseggono nulla di nulla, neanche le scarpe. Hanno uno sguardo sereno, ti guardano e ti sorridono e ciondolano la testa con una dolcezza infinita. Guardandoli il pensiero ti va al nostro mondo, quello dei soldi, del potere, della sopraffazione per essere più ricchi e più potenti, della sottomissione al ducetto di turno, delle bugie e dei tradimenti per ottenere una qualche poltrona e rimanerci attaccato fino alla morte. E con il potere e i soldi comprarsi la macchina più potente e più costosa. E’ difficile non cadere nella retorica ma se incroci quegli sguardi per le strade di Chennai e sai di far parte della parte ricca del mondo .. beh la rabbia dentro ti monta un bel po’.
Torniamo al tennis giocato.. Hai visto all’opera alcuni giocatori interessanti. Prima di parlare dei vincitori, mi soffermerei su De Bakker, anche lui buon “quartofinalista” e probabile prossimo avversario in davis (sul veloce) dell’Italia. Come lo giudichi? Pregi e difetti..
De Bakker ha un potenziale gigantesco. Per ora è limitato dalla sua grande discontinuità ma sta lentamente mettendo a posto anche quella. Se ci riesce abbiamo un campione vero che il tennis olandese ha il merito di far crescere senza stargli troppo addosso. Se fosse italiano avrebbe di certo piu’ problemi dall’ambiente. Poi, visto che parliamo di Olanda, c’era anche Robin Haase che sta tornando a buoni livelli. Per quanto riguarda la davis penso che con la scelta della terra rossa il capitano Barazzutti (che mi dicono abbia qualche punto di forte disaccordo ultimamente con binaghi ) abbia compiuto un ennesimo autogol per il bene del tennis italiano. Se un tennista italiano gioca sulla terra fino alla domenica la davis contro la bielorussia e poi il martedì cominciano le quali a Indian wells, torneo atp 1000, e giovedì il main draw, come fa a essere pronto??. Ma qual era il problema di giocare sul cemento e per una volta dare una mano ai giocatori? Paura della Bielorussia sul duro? se e’ cosi’ … bella fiducia che la fit ripone nei nostri… complimenti…
Due parole anche sui finalisti Cilic e Wawrinka..
Cilic cresce sempre, mena come un fabbro e non sbaglia quasi mai. Me lo dicea Tipsarevic che è rimasto stupito in semifinale di quanto poco sbagli il croato. Quindi può andare anche in semifinale secondo me. Wawrinka secondo me è migliorato tecnicamente anche se Flavio Cipolla, che lo “scherza ” regolarmente, mi ha detto “bravo per Berrer anche se avete perso col più scarso….” Naturalemente Flavio ha fatto una battuta (che mi ha fatto “piegare “) ma ho visto situazioni tipo la palla bassa sul dritto in cui pensavo che lo svizzero tirasse delle steccate che mandavano la palla fuori dallo stadio e invece su tre volte ha fatto tre vincenti lungolinea… Sta crescendo pure lui secondo me.
Claudio Pistolesi
(Claudio Pistolesi – Foto Nizegorodcew)
Per concludere una battuta su Luca Toni, nuovo ataccante della Roma.. Come vedi la Maggica con Toni lì davanti? .
OHOH !! Finalmente una domanda sullla Maggica! Visto che una volta su Sky mi hanno definito il Mourinho del tennis mi preparo a darti una risposta da tecnico … Toni è un ottimo acquisto e ci serviva uno forte di testa, con esperienza internazionale e che sia in grado di far salire la squadra e farci essere più pericolosi di testa sui calci piazzati specialmente. Col capitano in campo però che modulo si puo’ prevedere? Il 4231 e’ troppo rischioso perché sia Toni che Totti rientrano poco nella fase difensiva. Forse L’albero di natale, il 4321 potrebbe andare con De Rossi Pizarro e Brighi a coprire in mezzo e Totti e Menez ( o Perrotta ) dietro a Toni? Però poi che fai metti Vucinic in panca? O forse il classico 442 che piace a Ranieri ma come esterni alti Taddei e Vucinic possono andare bene? E Menez? E’ un bel dilemma. E’ vero anche che, purtroppo, tra infortuni e squalifiche secondo me si potrebbe tenere il 4231 e più o meno giocherebbero tutti lo stesso. Se fossi l’allenatore della Roma farei così, non cambierei modulo e chiederei pazienza a tutti nell’aspettare il proprio turno per giocare (tranne a Totti ovviamente..)

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