di Giulio Gasparin e Michele Galoppini
Con un titolo del genere, non abbiamo nemmeno bisogno di un’introduzione particolarmente lunga per spiegarvi cosa troverete qualche riga più sotto. Questo lavoro ha solo l’obiettivo di farsi due risate e come tale va letto a cuor leggero e con ironia; probabilmente tanti dei paragoni indicati hanno a malapena senso, quindi non prendeteci troppo sul serio. In ogni caso, se non siete d’accordo, tocca a voi con i vostri commenti farci sapere chi avreste associato, al contrario di noi, alle canzoni dell’Eurovision Song Contest 2016.
Questa è la prima parte, con le prime 14 canzoni, in occasione della semifinale ESC di questa sera. Le prossime 14 verranno postate in corrispondenza della seconda semifinale, giovedì, mentre le ultime 15 prima della finale di sabato.
1) Albania
Carla Suarez Navarro – grande voce e grande tecnica vocale per questa cantante scelta dall’Albania, un piccolo paese che passa forse troppo spesso inosservato sul palcoscenico dell’ESC. Un po’ come Carla Suarez Navarro sul palcoscenico della WTA: una giocatrice con una grande tecnica ed un meraviglioso rovescio, che si sta conquistando a suon di vittorie il meritato spazio nel tennis. E fairytale (favola) può ben descrivere il 2015 della spagnola, di nuovo protagonista in questo 2016.
2) Armenia
Svetlana Kuznetsova – ci vuole un po’ per riuscire ad apprezzare questa canzone, ricca di tanti dettagli e di accostamenti strumentali e di colori un po’ azzardati. Eppure è una delle favorite, un po’ come la Kuznetsova, audace, coraggiosa, non solo nel suo tennis ma anche nei suoi outfit un po’… particolari! E anche Svetlana è una giocatrice sempre papabile di un gran risultato. Che possa essere al prossimo Roland Garros?
3) Australia
Sam Stosur – una voce potente, come potente e classicissima è questa ballata portata dall’Australia. Forse troppo classica e rischia di non spiccare tra le altre contendenti, seppure il potenziale possa far davvero male ed addirittura vincere. Come Samantha Stosur, che senza proclami ed in religioso silenzio nel suo gioco senza grunt a volte passa inosservata seppur capace di vincere uno slam non troppi anni fa. La canzone ha un difetto, il video; anche la Stosur ne ha uno: il rovescio.
4) Austria
Vera Zvonareva – non sembra anche a voi che la cantante assomigli clamorosamente a Vera Zvonareva? Se questo non bastasse, leggete il titolo: Loin d’ici significa ‘lontano da qui’, lontano come la 32enne russa si trova in questo momento dalle posizioni che le competerebbero…
5) Azerbaijan
Sara Errani – ‘sarà necessario un miracolo’ dice la canzone. E forse sarà proprio necessario un miracolo a Sara Errani per splendere ancora una volta al Roland Garros, come ormai fa da anni consecutivi, a causa dei problemi fisici che continuano a tartassarla nel 2016 dopo la prima vittoria in un torneo Premier. Eppure, quante volte Sarita è stata artefice di tutti i ‘miracoli’ che ci ha regalato in questi anni? Che lei, assieme all’Azerbaijan, sia pronta a compierne un altro!
6) Belgio
Alison Van Uytvank – perché scegliamo la giovane belga parlando di pressione? Beh, sta arrivando una cambiale piuttosto importante per lei, i quarti di finale del Roland Garros, e se giocherà lo farà al rientro da un brutto infortunio col quale deve combattere, come se l’avversaria non fosse sufficiente. Inoltre la Van Uytvanck è la più grande speranza tennistica del suo paese, non certo ricco di forti tenniste… e se ancora non siete convinti: cantante e tennista hanno entrambe i capelli rossi!
7) Bielorussia
Annika Beck – al primo impatto il pensiero è andato alla Jankovic, all’inizio della canzone sembrava cantasse lei, ma poi ci siam resi conto che la canzone non ha un’idea ben chiara di se stessa: un 70s, un po’ 80s, un po’ rock, un po’ dance… un po’ Annika! La Beck sembra lei stessa confondersi in campo, passando da attaccante a difensivista nel giro di uno scambio. Probabilmente la Bielorussa fallirà all’ESC, speriamo che la Beck non faccia la sua stessa fine a Parigi…
8) Bosnia Erzegovina
Sabine Lisicki – la canzone, bisogna essere onesti, ha una gran bella base ed un ottimo intro. Poi compaiono le voci e non ci piace, il rap ed è ancora peggio, un urlo degno di Xena ed allora le mani finiscono nei capelli… un po’ come succede quando si guarda un match della Lisicki in quest’ultimo periodo. Una giocatrice che sa fare tutto, ma che mischia tutto in un mix incasinato di errori non forzati e banali scelte tattiche…
9) Bulgaria
Anastasia Pavlyuchenkova – sebbene il vero protagonista dovrebbe essere Dieter Kindlmann, l’ex sparring partner di Maria Sharapova, famoso per la clausula contrattuale che vietava il sesso tra lui e la star russa, parliamo di Pavlyuchenkova. Perché? Ma perché ora Kindlmann lavora proprio con Anastasia… ed i due sembrano alquanto vicini. Stavolta probabilmente love isn’t a crime…
10) Cechia
Anastasjia Sevastova – è un comeback quello della Repubblica Ceca, dopo qualche anno di autoinflitta esclusione, un po’ come per la Sevastova dal circuito WTA. E poi, in tutta sincerità, non in molti si erano accorti della loro assenza, che si parli di Sevastova o Repubblica Ceca. Non siete ancora convinti del collegamento? La Sevastova ha un gioco abbastanza atipico, un po’ come i capelli fatti di flora della cantante…
11) Cipro
Maria Sakkari – la cipriota è una canzone che odi o che ami: rock, video e musica aggressivi, fa notare la sua presenza in maniera abbastanza rumorosa, in uno stile che non è certo apprezzato da molti ormai. E questo vale anche per la Sakkari, per il suo atteggiamento aggressivo in campo, condito da un rumoroso grunt e da una tattica base di gioco che viene apprezzata da sempre meno tifosi. Eppure entrambi potrebbero essere quegli sfavoriti che ribalteranno i pronostici…
12) Croazia
Monica Niculescu – una voce particolare, dolce e poco potente, ma ricca di sfaccettature, un po’ come il tennis di Monica Niculescu. La rumena, che da piccina aveva subito la ‘prepotenza’ degli addetti ai lavori che le dicevano che con quel tennis non sarebbe andata da nessuna parte, lavora da ormai 13 anni con il suo coach, l’unica persona che ha sempre creduto in lei. Un po’ come un faro (lighthouse) che ti indica la via. Ormai qui è tutta filosofia!
13) Danimarca
Elina Svitolina – Elina, una tennista dai mille volti, molto promettente, dotata di un tennis completo, con il quale però finisce spesso per far casino, senza considerare che spesso ha bisogno di più e più tentativi per chiudere i punti. Un po’ come questa canzone: la cantano in 3 e con voci molto diverse e complicate da amalgamare, ha una strofa molto promettente e poi… il ritornello fa tutt’altro che spaccare e ‘non chiude il punto’. Un po’ #maiunagioia
14) Estonia
Venus Williams – una canzone dalle sfumature retrò, molto seria, di qualità e con un ritmo molto orecchiabile. Ma le qualità canore… che disdetta! Ci ricorda Venus Williams ed il suo 2016: le doti della Venere Nera sono note, ma poi è arrivato il 2016… che disdetta!
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