di Giulio Gasparin
La russa d’Australia, o forse l’australiana di Russia, Daria Gavrilova ha ricevuto oggi una brutta notizia in chiave Olimpiade di Rio: l’ITF ha deciso di applicare una regola appena entrata in vigore ed invalidare la sua convocazione in Fed Cup da parte dell’Australia. A pochi giorni dal match di World Group II tra Australia e Slovacchia, alla Gavrilova è arrivata una comunicazione da parte dell’ITF che la esclude dal prendere parte all’incontro, nonostante fosse stata chiamata dal capitano della nazionale.
La Gavrilova è infatti divenuta cittadina australiana da dicembre, facendo il debutto in un torneo dello slam con la nuova nazionale due settimane fa a Melbourne. Eppure per “Dasha” la residenza nella terra dei canguri è continuativa da più di sei anni e questo, fino a dicembre, le dava diritto di giocare la Fed Cup con il nuovo passaporto. Dal primo gennaio però la normativa è cambiata e si è passati da “tre anni di distanza dall’ultima volta che si è giocato per la nazionale precedente e almeno due anni di residenza” a stessa condizione primaria, ma “almeno due anni di cittadinanza.” La federazione internazionale ha quindi deciso di vanificare la convocazione della numero 33 del mondo, che ha fatto ricorso ma non verrà discusso prima di marzo. La nazionale australiana ha tenuto il posto vacante per il momento, ma sembra improbabile che alla Gavrilova sia data la possibilità di giocare e questo cancellerebbe le sue possibilità di partecipare a Rio.
Per la classe ’94 infatti era fondamentale poter essere almeno in panchina questo weekend e poi anche durante il prossimo di Fed Cup in primavera per poter adempire alle presenze obbligatorie per poter prendere parte ai Giochi di Rio. Difatti se per la maggioranza dei giocatori è necessario avere tre presenze in Fed Cup di cui almeno una nel biennio pre-olimpico, la nativa di Mosca poteva appellarsi a due dei possibili ricorsi per la riduzione dei criteri di partecipazione. Infatti, non avendo mai giocato in Fed Cup prima di questa stagione, risultava una “newcomer” e quindi eleggibile per la riduzione a due “ties” necessari, inoltre, grazie, o forse a causa, dell’infortunio al ginocchio che l’ha tenuta ferma da ottobre 2013 a luglio 2014, poteva chiedere la stessa riduzione per infortunio.
In ogni caso, era per lei necessario giocare questo fine settimana contro Dominika Cibulkova e co., invece sembrerebbe che il sogno olimpico per la sorpresa dello scorso anno sarà relegato a rimanere tale ed essere rimandato quantomeno a Tokyo.
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