ITF Under 18: Belgrado si tinge di azzurro

Federica Bilardo

Di Lorenzo Cialdani

Con il nuovo anno prende il via anche la nuova stagione nel circuito ITF Under 18, e con i primi impegni arrivano anche le prime soddisfazioni per i talenti di casa nostra: le vittorie per i colori azzurri arrivano insieme ad altrettante ottime prestazioni, direttamente dal “Belgrade Open 2016”, G4 su terra rossa indoor, e dalla 52esima edizione del “Coffee Bowl” costaricano, G1 disputatosi su cemento outdoor.

In un tabellone piuttosto impegnativo, a portare il tricolore fino alla finale sulla terra di Belgrado ci pensa il 16enne Federico Iannaccone, autore di una serie di match di altissimo livello, partito come N.802 del ranking e capace di superare tutti gli ostacoli di un tabellone dove gli outsiders hanno complicato tantissimo la vita ai giocatori seeded. Dopo aver superato la wild card locale Dusan Rajic per 6-4 6-1, Iannaccone ha messo in fila Bogdan Bajic al secondo turno per 6-3 7-6(2), il rumeno Valentin Popescu con un doppio 6-3 ed il sorprendente qualificato Djuro Opacic, mettendo termine con con un 6-4 6-2 ad una serie di ben 6 vittorie consecutive del suo avversario.

Il rumeno suo avversario in finale, Ioan Dan Abrudan, aveva rimontato al primo turno il compagno di doppio di Iannacone Gabriele Bosio chiudendo 1-6 6-2 6-3. Tutta un’altra musica la finale, dove si è visto costretto a cedere con lo score di 6-2 6-4 dopo aver visto spegnersi anche le ultime velleità di rimonta.

Proprio la coppia Iannaccone-Bosio aveva tentato l’assalto al titolo di doppio, trovando stavolta nell’incontro con i connazionali la fine della propria corsa. I due sono stati costretti al ritiro contro il binomio formato da Francesco Forti e Mattia Frinzi, con questi ultimi che hanno così avuto accesso alla finale con in programma l’ennesimo derby: dopo il 6-7(5) del primo set, Forti e Frinzi sono riusciti a recuperare lo svantaggio sulla coppia Federico Arnaboldi-Riccardo Perin, portandosi a casa il secondo parziale per 6 giochi a 2 e trionfando al super tie-break per 10 punti a 4.

La ottima settimana non si ferma comunque al tabellone maschile, con le due ragazze impegnate in singolare che non sfigurano affatto: non riesce a conquistare il main draw per un soffio la classe 2001 Aurora Allasia, capace di superare due turni di qualificazione prima di cedere alla serba Tamara Malesevic con lo score di 4-6 6-1 6-2 nonostante una prova tutto sommato positiva. Ottimo il risultato ottenuto invece dalla N.8 del seeding Enola Chiesa: la classe 2000 giunge alla grande in semifinale battendo tra le altre la testa di serie N.1 Jovana Vukovic, subendo il ritorno della sua avversaria fino al 6-4 2-6 dei primi due set ma riuscendo a chiudere in un tie-break al cardiopalma per 8 punti a 6.

La sua corsa si è fermata solo al penultimo atto del torneo, quando è stata sconfitta dalla N.4 rumena Mihaela Lorena Marculescu per 6-1 7-6(5); la 15enne di Bucarest, grande promessa per il tennis rumeno, ha poi superato agevolmente la sorpresa Viktoriia Dema, sua coetanea ucraina che ha ben figurato prima di racimolare appena 4 games in finale.

Al “Coffee Bowl” di scena a San José, con la rappresentanza italiana che si è limitata ai tabelloni femminili, brillano le stelle delle classe ’99 Tatiana Pieri e Maria Vittoria Viviani, bravissime a raggiungere i quarti di finale prima di dover cedere rispettivamente alla statunitense N.14 del tabellone Ellie Douglas e alla peruviana N.8 Dominique Schaefer.

Sorteggio ingrato per le altre due azzurre impegnate in Costa Rica.Lla 16enne Rosanna Maffei che all’esordio incontra la statunitense futura finalista Hurricane Tyra Black riuscendo quasi a batterla – 6-3 3-6 6-4 il punteggio finale con la Maffei unica in grado di strapparle un set fino alla finale. Stessa sorte per la classe ’99 Federica Bilardo entrata in rotta di collisione con Amanda Anisimova, N.1 nata in Florida da genitori russi, che da seguito al suo 2015 a cinque stelle prendendosi la seconda vittoria nell’ultimo periodo dopo il prestigioso Grade A “Abierto Juvenil Mexicano”, lasciando alla sopracitata Hurricane Tyra Black appena 4 giochi in finale.

Il successo azzurro arriva comunque nel doppio femminile, con le N.7 del seeding Bilardo-Pieri che dominano letteralmente ogni incontro disputato riuscendo alla fine a sollevare il trofeo nella splendida cornice costaricana: vendetta sulla Anisimova, in coppia con la Altick, per 6-4 6-0 nei quarti, vittoria meravigliosa per 6-0 6-1 sulle N.3 Black-Schaefer e titolo in tasca con la ciliegina sulla torta, il 7-5 6-1 alle forti norvegesi Brune Olsen-Helgo.

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