di Michele Galoppini (@MikGaloppini)
Dopo il primo sondaggio sui dritti migliori al maschile ed al femminile, continuano i sondaggi di Spazio Tennis, per la breve rubrica chiamata SpazioTennis Polls. Oggi, giovedì (con possibilità di votare per 24 ore dal mezzogiorno odierno), proseguiamo con la scelta del maggior flop di questa stagione, con un poll al maschile ed un poll al femminile.
Vi ricordo che le modalità di voto sono le seguenti:
– Sondaggio sull’articolo
– Sondaggio su Twitter, metodo facile e veloce, sulla nostra pagina ufficiale, che fin da ora vi suggeriamo di seguire, dove ogni giorno pubblichiamo tutte le notizie del nostro sito e tutte le curiosità tennistiche del momento. Seguiteci, se ancora non l’avete fatto, anche sulla nostra pagina Facebook ufficiale.
Non saranno conteggiati voti espressi in altro modo. I risultati saranno ufficializzati domenica, col resoconto settimanale sui primi tre sondaggi.
FLOP UOMINI
Lo spagnolo, innanzitutto, proveniva da un 2014 molto difficile, dal quale Almagro aveva ricevuto in non gradito regalo un’operazione al piede sinistro, che lo aveva obbligato a fermarsi da giugno fino a fine anno. Ma il rientro nel 2015 è stato decisamente peggiore di quanto ci si potesse aspettare. Tante, troppe, le partite perse seppur decisamente alla portata e che piano piano lo hanno trascinato verso l’uscita dalla top 100 (per un giocatore che per anni ha vissuto a ridosso della top 10). Qualche fiammata, soprattutto sull’amata terra rossa, nella seconda parte dell’anno, e soprattutto la semifinale a Kitzbuhel e la vittoria al Challenger di Genova, hanno salvato la sua stagione, tenendolo semi a galla, alla posizione numero 73. Miglior traguardo dell’anno? Beh, forse il matrimonio recentissimo con la sua splendida ragazza…
Nel 2014 è stata forse la più piacevole sorpresa del panorama internazionale di alto livello. Vinse tre tornei del circuito maggiore e peraltro su tre superfici diverse. Raggiunse la posizione numero 8 del ranking. Poi sopra questa splendida stagione è passato un carro armato ed il risultato è stato il 2015. Il ‘nuovo Federer’, nel 2015 ha decisamente disatteso i buoni propositi dell’anno passato. Nessun torneo vinto, molta confusione a livello di gioco e molta meno brillantezza hanno portato ad eliminazioni spesso precoci ed a nessuna semifinale di alto livello, Brisbane ed Istanbul esclusi (che però sono “solo” tornei ATP250). Anche a livello slam poca roba con un solo ottavo di finale raggiunto a Melbourne. Le qualità nel gioco del giovane bulgaro sono immense ed anche per questo l’attuale 28esima posizione sta molto stretta. Meglio riordinare presto le idee, prima che il 2016 diventi una pillola amara da inghiottire… o forse meglio dire una SugarPova amara, visto come è deragliata anche la sua relazione con la bionda siberiana…
Per l’ucraino, numero 36 al mondo, la frase che ogni anno si adatta a lui maggiormente è la frase più amata da tutte le professoresse d’Italia: ‘è bravo, ma potrebbe fare di più!’. E se spesso questa frase ha poco senso tra le mura scolastiche, oggi ha molto senso per il tennista, dotato di un gioco davvero divertente ed appassionante ma totalmente incostante. Questo concetto viene provato dalla sua classifica e dai suoi risultati: il numero 36 non sarebbe nemmeno un brutto risultato cumulativo della stagione, sebbene il potenziale sia adatto a classifiche migliori, ma è il come è stato costruito il risultato a preoccupare. Sono infatti praticamente solo due i risultati di rilievo dell’ucraino, cioè la semifinale a Nottingham e soprattutto la semifinale al Master di Cincinnati, alla quale ha infatti fatto seguire 6 eliminazioni al primo turno. A Dolgo deve piacere Ronan Keating quando canta ‘Life is a Roller Coaster’…
Potrebbe bastare un unico dato. Il russo è in posizione 127 del ranking, dopo che dal 2001 non era mai andato oltre la top100 e dal 2002 non aveva mai chiuso la stagione fuori dalla top 50. E, se non bastasse, aggiungiamo che il russo ha raggiunto un solo quarto di finale a livello ATP in tutta la stagione, a Zagabria ad inizio anno, collezionando poi tra terra ed erba molte più sconfitte che vittorie, perdendo man mano la motivazione e peggiorando ancor di più la sua situazione. Se non fosse per la fiammata al Challenger di Eckenthal, vinto a fine ottobre, la sua classifica sarebbe anche molto più preoccupante. Dove ad una instabilità sotto il profilo psicologico (vi ricordate ad esempio le racchettate in testa tali da farsi sanguinare il capo?) prima corrispondeva altissima qualità tennistica, ora corrisponde un tennis senza clamorosi picchi. C’è da lavorare caro Mikhail. ‘Yes Sir!’ siam sicuri risponde lui, con mano alla fronte.
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FLOP DONNE
È tornata la vecchia (ma purtroppo per lei non la vecchissima e numero 1) Ana Ivanovic. Nessun titolo WTA nella stagione 2015, livello di gioco paurosamente altalenante, tante sconfitte inaspettate ed un bilancio slam decisamente non altezza. Perfino il suo bellissimo dritto l’ha abbandonata spesso. Finisce alla posizione numero 16 grazie a due prestazioni, un po’ “a caso”, perché inaspettate, al Roland Garros ed a Pechino, dove ha raggiunto le semifinali, ma, queste escluse, molto poco è stato mostrato. Primo turno Melbourne e New York e incubo Garcia che l’ha sconfitta tre volte su tre. Insufficienza di ‘ajde’, rimandata a… gennaio!
Anche in questo caso siamo al cospetto di un ex numero 1 al mondo. Purtroppo, la bella bionda danese, archiviato un ottimo 2014, culminato da finale Us Open, dalla semifinale alle Finals e da un’ottima maratona di New York, ha nel 2015 perso tutto lo smalto recuperato nella stagione precedente. Anche qualche acciacco fisico ha avuto la sua parte, ma questo non giustifica. Ha raggiunto una sola volta la seconda settimana in uno slam (a Wimbledon), ha lottato più volte contro due incubi di questa stagione, Azarenka e Bencic (che l’hanno battuta quattro volte ciascuna in un solo anno) ed ha mostrato l’unico vero picco a Stoccarda, con una settimana meravigliosa terminata in finale ad un passo dal titolo (sulla sua superficie meno preferita). Posizione 17, sperando non le porti pure sfortuna per il 2016, ma il problema, attualmente, è ben lontano dall’essere la sfortuna: poco gioco, confusione tattica, pochi o zero miglioramenti, se non nelle lamentele con giudici di sedia e supervisor (lì, è ancora la no. 1…).
In questo caso un piccolo paragrafo non basta, un articolo non basta, forse non basta nemmeno una rubrica chiamata “Una serie di sfortunati (e non certo di classe) eventi”. Il gioco che l’aveva brillantemente portata in top10 se ne è andato, schiacciato dalla pressione del confermarsi ai massimi livelli. Con lui se ne sono andate le vittorie (unico torneo ben giocato è stato l’Australian Open, dove difende i quarti. E meglio per lei li difenda se non vuole addirittura cadere fuori dalla top100!) e con le sconfitte sono arrivati anche momenti davvero poco memorabili per mancanza di classe. Aggiungiamoci la nuova mancata stretta di mano con la Dulgheru (in FedCup, prima che la Dulgheru gliela facesse pagare sul campo, con una vittoria e con un gesto molto sarcastico fatto in combutta col suo angolo) ed il karma che le dà il colpo di grazia facendola cadere negli spogliatoi di Flushing Meadows, fermandole di fatto la stagione. Insomma, un disastro su tutta la linea. Let’s say… Lame!
Forse la francese, che abbiamo scoperto anche essere stata protagonista a 11 anni di un film per la TV francese dove interpretava una giovane campioncina, ha bisogno di affrontare l’unica giocatrice che nessuno vorrebbe: Serena Williams. Alizé l’ha battuta 3 volte su 3 nel 2014, una bellissima stagione per lei, ma nel 2015 non l’ha mai affrontata e la sua stagione è fatta di sole ombre. Miglior risultato sono gli ottavi al Roland Garros e per il resto sono troppe le sconfitte contro pronostico e nei primi turni. La solidità da fondo alternata a clamorosi vincenti non è stata parte del bagaglio della 25enne ed i risultati ne hanno risentito, trascinandola alla 43esima posizione (ma sempre in prima posizione per pianti, urla, cadute, gag a tutto campo). Ci chiediamo tutti, why do you say ‘vamos’?! Say ‘al lavoro, Alizé’!
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Assenti (in)giustificati: Verdasco (dopotutto c’è chi ha fatto peggio), Janowicz (tutto quel potenziale…), Azarenka (ha giocato bene solo i match contro Wozniacki e Serena, vincendo solo quelli con Wozniacki, quindi non basta…), Koukalova (abbiamo evitato di darle il colpo di grazia, sembra già così infelice in campo…).
Prossimo poll: Miglior Rovescio, sabato 12 dicembre
Poll di Twitter: Uomini e Donne
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