Di Paolo Angella
Domenica scorsa si è chiuso il sipario sulla 53esima edizione della Fed Cup con la vittoria della Repubblica Ceca che ha trionfato davanti agli oltre 10.000 spettatori del pubblico amico della O2 Arena di Praga, sconfiggendo in finale la Russia a cui non è bastata una grande Maria Sharapova che ha vinto i suoi due singolari.
Ripercorriamo l’intera edizione della competizione a squadre che ha visto la partecipazione complessiva di 90 nazioni e 357 tenniste partendo dal primo turno che si svolge a febbraio e vede le otto squadre qualificate dallo scorso anno, giocarsi l’ingresso nelle semifinali del World Group, mentre altre 82 nazioni cercano di superare gli ostacoli che si trovano davanti nel proprio gruppo di appartenenza.
Per noi subito un match difficile, scendiamo in campo a Genova contro la Francia guidata da Amelie Mauresmo. Siamo noi i favoriti, perché abbiamo vinto gli ultimi tre incontri disputati e perché la tradizione degli ultimi anni in Fed Cup ci è ampiamente favorevole. E la prima giornata sembra confermare che il confronto sorrida ai nostri colori con le rapide vittorie di Sara Errani contro Caroline Garcia e di Camila Giorgi contro Alize Cornet. Sembra tutto fatto, basta un punto, Camila Giorgi sembra in quelle giornate in cui entra tutto e Sara Errani è da sempre una sicurezza assoluta e poi, anche se nessuno dopo la prima giornata pensa che potesse essercene bisogno, c’è il doppio più forte del mondo, Errani-Vinci, pronto a chiudere la partita.
E invece accade l’imponderabile. Amelie Mauresmo rimescola le carte, lascia fuori la numero uno Cornet e manda in campo una motivatissima Kiki Mladenovic, che supera Sara Errani in due set netti. Poco male, abbiamo ancora due “match point” e sembra che possa bastare il primo perché nel secondo incontro della domenica Camila Giorgi sembra continuare la sua fase “on” contro Caroline Garcia e vince il primo set, ma, come spesso le accade, basta un attimo e il match gira completamente nel verso opposto con la francese che si aggiudica nettamente i restanti due set.
Si va al doppio decisivo, le nostre campionesse, Errani-Vinci, numero uno al mondo, vincitrici di tutto quello che si potesse vincere nell’ultimo decennio contro la coppia schiarata a sorpresa dal ct. francese, Mladenovic –Garcia. Nessuno lo sa, ma forse Sara e Roberta avevano già deciso che il loro sodalizio sarebbe orami giunto al termine, non ci sono motivazioni, non c’è grinta, non c’è nemmeno quella classe che tutti pensano sia superiore a quella delle francesi e invece gli attoniti spettatori del palasport di Genova, in cui era stato allestito (male) un campo in terra battuta possono solo assistere alla disfatta delle nostre giocatrici che si arrendono in due rapidi set alle transalpine, che così passano alle semifinali di Fed Cup. All’Italia invece resta solamente lo spareggio per restare nel World Group, per il quale un sorteggio non certo benevolo ci ha messo di fronte agli Stati Uniti.
Negli altri incontri dei quarti di finale tutte vittorie senza storia della Repubblica Ceca sul Canada per 4-0, della Russia (con il rientro di Maria Sharapova) sempre per 4-0 sulla Polonia e della Germania per 4-1 sull’Australia, che si porta in vantaggio a sorpresa con la Gajdosova che supera la Kerber, ma poi soccombe in tutte le altre partite.
Contemporaneamente, dal World Group II si aggiudicano la possibilità di incontrare le perdenti del primo turno del gruppo principale, gli Stati Uniti (con Serena e Venus Williams in campo), che supera l’Argentina 4-1, la Svizzera che supera la Svezia 3-1, l’Olanda che supera la Slovacchia 4-1 e la Romania che vince 3-2 nell’incontro più equilibrato del girone contro la Spagna.
Il 18 e 19 aprile vanno in scena le semifinali del World Group, Repubblica Ceca–Francia e Russia–Germania e, in contemporanea, i play off per non retrocedere che vedono l’Italia sfidare gli Usa a Brindisi.
Partiamo proprio dal rivivere la partita delle azzurre che si trovano opposte alla corazzata statunitense con Serena Williams in campo, ma non la sorella Venus, rimasta a casa a causa di alcuni problemi fisici. La prima a scendere in campo è Camila Giorgi, che fa bella figura ma nulla può contro Serena. Dopo di lei tocca a Sara Errani che non si lascia prendere dall’emozione di dover vincere a tutti i costi per non lasciare troppo vantaggio agli Usa e fa il suo dovere battendo agevolmente Lauren Davis. Nella seconda giornata Sara Errani sembra chiusa dal pronostico che la vede nettamente sfavorita contro la numero uno del mondo, ma Sara riesce comunque a disputare una grandissima partita, vince il primo set e porta Serena al tie break del secondo. Pochi punti fanno la differenza, ma alla fine è Serena a spuntarla sia nel tie break del secondo che nel successivo terzo set.
Stati Uniti avanti 2-1. A questo punto il capitano Corrado Barazzutti decide di far scendere in campo la beniamina di casa Flavia Pennetta, che vince agevolmente contro Christina McHale che ha preso il posto della Davis. Tutto si decide, ancora una volta, dopo la sfida di Genova con la Francia, con il doppio finale, che vede opposte Errani-Pennetta contro Williams-Riske. La partenza è entusiasmante per le nostre che vincono il primo set addirittura per 6-0. Il piccolo recupero delle statunitensi non fa male e le nostre si aggiudicano anche il secondo set per 6 giochi a 3, permettendo all’Italia di restare nel World Group, dove ripartiranno, ancora incontrando la Francia nel prossimo febbraio.
Intanto, come detto, si stanno disputando anche le due semifinali del gruppo principale. A Ostrava i talenti della Repubblica Ceca si presentano con Petra Kvitova e Lucie Safarova come singolariste e non lasciano scampo alle francesi, che danno fiducia a Mladenovic e Garcia, grandi protagoniste contro l’Italia. 3-0 netto dopo i primi tre singolari con Safarova che batte Garcia e Kvitova che batte prima Mladenovic e poi Garcia. L’ultimo singolare non viene nemmeno disputato e alla Francia resta solo il doppio del tutto ininfluente.
La seconda semifinale si disputa nelle terra indoor di Sochi. Per la Russia non c’è Maria Sharapova e tra i tanti rincalzi a disposizione il commissario tecnico Anastasia Myskina decide di dare fiducia a Svetlana Kuznetsova e Anastasia Pavlyuchenkova, con Elena Vesnina e Vera Zvonareva come riserve. Per la Germania, a sorpresa, nella prima giornata scendono in campo Julia Georges e Sabine Lisicki, lasciando in panchina le più quotate Kerber e Petkovic. La mossa della capitana tedesca Barbara Rittner non porta i risultati sperati e al termine della prima giornata, la Russia conduce 2-0. La Rittner cambia tutto la domenica e, con Kerber e Petkovic in campo, il risultato si capovolge con la Germania che agguanta il 2-2. Decide tutto il doppio. Da una parte Pavlyuchenkova-Vesnina, dall’altra Petkovic- Lisicki. L’entusiasmo per la grande rimonta non basta alle tedesche per avere ragione delle russe, che vincono in due facili set il match e si guadagnano la finale della Fed Cup contro la Repubblica Ceca.
Siamo quindi arrivati alla storia scritta lo scorso week end alla O2 Arena di Praga. La Russia ripresenta Maria Sharapova, oltre a Anastasia Pavlyuchenkova, con Elena Vesnina e Ekaterina Makarova come riserve. Le padrone di casa invece sono intenzionate a dare fiducia a Petra Kvitova e Karolina Pliskova, lasciando in panchina Lucie Safarova assieme a Barbora Strycova.
Nel primo incontro Petra Kvitova ci mette un set a prendere le misure alla Pavlyuchenkova, ma poi si aggiudica nettamente il secondo e il terzo set, portando le padrone di casa sul 1-0. Dopo di loro scendono in campo Maria Sharapova e Karolina Pliskova, con la siberiana che riporta il risultato in parità vincendo il proprio match per 6-3 6-4.
La prima partita della domenica vede di fronte le due numeri uno: Kvitova e Sharapova. Masha gioca una partita straordinaria per tenacia e determinazione e alla fine riesce a battere in rimonta un pur ottima Petra con il punteggio di 3-6 6-4 6-2. La Russia ha ora due possibilità per riportare in patria il trofeo.
Il primo “Fed Cup point” se lo gioca Anastasia Pavlyuchenkova contro Karolina Pliskova, ma la tennista ceca fa vedere tutto quello di buono che aveva già mostrato, a tratti, in tutto il corso della stagione e batte la russa in due agevoli set 6-3 6-4, portando così la 53esima edizione della Fed Cup a doversi decidere all’ultimo atto, il doppio della finale.
E un epilogo più emozionante non ci poteva essere per questa edizione della Fed Cup. Le russe (Pavlyuchenkova-Vesnina) partono bene e vincono il primo set contro le tenniste mandate in campo dal capitano Petr Pala, Karolina Pliskova e Barbora Strycova, con il punteggio di 6-4, sembrando essere più affiatate e commettendo meno errori. Dal secondo set in poi diventa protagonista la meno titolata di tutte le otto ragazze convocate in questa finale: Barbora Strycova, assolutamente implacabile a rete e precisissima al servizio. E anche Karolina Pliskova aumenta di livello, soprattutto nei propri turni di battuta, mettendo sempre in difficoltà chi deve rispondere. Dalla parte delle russe è soprattutto Elena Vesnina a calare di rendimento e la stessa Pavlyuchenkova ha iniziato a sbagliare parecchi colpi a rete.
Trascinate dal pubblico amico le tenniste della Repubblica Ceca si aggiudicano il secondo parziale per 6-3 e tutto si decide all’ultimo set, dell’ultima partita della Fed Cup. La Russia chiama un medical time out per un problema della Pavlyuchenkova, ma forse è solo un tentativo di spezzare il ritmo alle avversarie, ma al rientro in campo non cambia la musica del secondo set. La Vesnina serve male e la Pavlyuchenkova sbaglia una serie di volee in successione. Strycova e Pliskova continuano ad essere solide, non sbagliare nulla e attendere l’errore delle avversarie che puntualmente arriva. Due break ceduti, uno dalla Vesnina in apertura di set e uno dalla Pavlyuchenkova sul 2-4 chiudono ogni velleità delle russe e sul servizio Pliskova si chiude la Fed Cup con la vittoria della Rupubblica Ceca che chiude il doppio decisivo con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.
Questa è la quarta vittoria per la Repubblica Ceca nelle ultime cinque edizioni, un record assoluto. In totale sono nove le vittorie della Repubblica Ceca. Si riparte il 6-7 febbraio 2016 con la 54esima edizione della Fed Cup.
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