(Camila Giorgi – Foto Nizegorodcew)
di Roberto Commentucci
L’amore per il tennis, in Italia, è un fuoco che da anni cova sotto la cenere. Dopo l’incendio di passione che ha divampato per il nostro paese fra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni 80, sono arrivati, efficientissimi pompieri, anni e anni tristi e bui, privi di imprese davvero degne di nota, e anzi pieni di batoste. Il fuoco del tifo tricolore si è progressivamente spento, e oggi i ragazzini guardano i campioni stranieri, si identificano in Nadal e ammirano Federer. Gli appassionati sono diventati più maturi, meno nazionalisti, meno provinciali. Ma sotto sotto, qualcosa dell’antico orgoglio è rimasto. E da un po’ di tempo, specialmente per merito delle nostre giocatrici, le cose stanno cambiando, le ceneri si stanno nuovamente trasformando in faville, e l’impressione è quella di trovarsi seduti sopra ad un vulcano pronto ad eruttare.
Lo percepisci parlando con gli amici, al Circolo: “Aho’ hai visto la Pennetta? Gajarda, eh?!”. Te ne accorgi nel negozio di articoli sportivi dove, alla faccia della crisi, hanno raddoppiato la zona espositiva dedicata a racchette e affini, Ma soprattutto, lo senti navigando su Internet, nei blog specializzati, nei Forum, nei siti dedicati, che trasudano passione ed entusiasmo.
E così, ti capita di passare un sabato pomeriggio attaccato ad un pc, a seguire con lo streaming, l’ultima diavoleria tecnologica, tra immagini tremolanti e sconnesse, audio e video che vanno e vengono, addirittura la semifinale di un torneino ITF femminile da 50.000 dollari, giocato dall’altra parte dell’Oceano, in quel di Toronto, Canada. Ma non basta. Dalla chat del sito, dai messaggi, dai commenti,dagli incitamenti che piovono ad ogni punto, ti accorgi che ci sono altre centinaia di appassionati come te che hanno contratto la tua stessa folle malattia. Ti consoli, pensi: beh, allora non sono poi così pazzo, a fare queste cose…
Il motivo di tanto entusiasmo è presto spiegato: si tratta del primo match ripreso in video di una ragazzina italo-argentina di cui si è tanto parlato, che sembrava lì lì per perdersi ma che ora per risultati, livello di gioco e potenziale tennistico rappresenta la più fulgida speranza del nostro movimento: la non ancora diciottenne Camila Giorgi da Macerata, papà nato a La Plata da genitori italiani, madre italiana.
L’azzurrina, n. 285 Wta, è chiamata ad affrontare la testa di serie numero 1 del tabellone,la solida ed esperta Stephanie Dubois, n. 109 del mondo, per giunta padrona di casa.
L’attesa, la trepidazione, è ripagata in modo splendido. La nostra, magnifica atleta e gioco che più aggressivo non si può, inizia alla grande: servizio solido e incisivo, grandi bordate da fondo, anticipi di risposta mozzafiato, coraggiose sortite in avanti per chiudere al volo sui recuperi dell‘avversaria. Soluzioni sempre al limite del rischio, qualche errore di troppo, ma la più esperta Dubois (pur sempre una solida mestierante del circuito) finisce ridotta al rango di comparsa, perché il pallino, bene o male ce l’ha sempre in mano Camila.
Tanta roba, insomma. Una gioia per gli occhi, una vera goduria. L’azzurra travolge la canadese nel primo set, vinto con un netto 62, si concede un piccolo passaggio a vuoto nel secondo, perso 63, ma poi scappa 41 nella terza frazione, e chiude il match con un perentorio 63. Domani, contro l’ungherese Aniko Kapros, si giocherà la finale del torneo e, soprattutto, i punti necessari per partecipare alle qualificazioni dell’Australian Open.
Ma tutto sommato,per noi vecchi appassionati, non è questo che conta. Quel che da più soddisfazione, è ascoltare i commenti ammirati, degli sportivissimi ed entusiasti commentatori canadesi:
“Another huge forehand from Giorgi!…”… “Wow! Wonderful swing volley to finish the point!” … “Perfect combination of shots from Giorgi: good use of the angles, great pressure, then comes to the net and finishes the backhand volley“… “Incredible shot from Giorgi: this backhand was really difficult!” … “What a serve Camila Giorgi… Ace number 6 for the young Italian…!”.
Insomma, una bellezza.Guardatela giocare, se potete, ché ne vale la pena.
Toronto, ITF 50.000
Semifinale: Giorgi (Ita) b. Dubois (Can) 62 36 63
Finale Giorgi – Kapros domenica 22 novembre, alle 19.00 italiane a questo link:
http://www.tenniscanada.com/tevlin/eng/index.asp
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