da Trani, Daniele Sforza (Foto Vincenzo Delnegro)
Fine luglio, siamo nel bel mezzo della stagione e ovviamente, viste le condizioni climatiche dell’Italia, in particolare del Sud, non si può che giocare su terra rossa all’aperto. Dal 29 al 31 luglio, lo Sporting Club di Trani (lo stesso che qualche anno fa ospitava un Challenger, nella settimana successiva a Ferragosto) si è proposto con successo per l’organizzazione di un girone delle qualificazioni della European Summer Cup U18, includendo come nazioni partecipanti Bielorussia, Italia, Portogallo, Gran Bretagna e Croazia.
Un problema alla caviglia mi aveva costretto a saltare la prima giornata, che aveva visto l’Italia di Jessica Pieri e Bianca Turati imporsi sulle portoghesi Fernandes e Murta ma non potevo perdermi per nulla al mondo il giorno delle semifinali.
Non è un’impresa semplice convincere mio fratello a guardare il tennis femminile ma, portando anche un amico, riesco in questo compito arduo e dopo una buona mezz’ora di macchina siamo lì al circolo, posto nella periferia del paese pugliese. Tre sono i campi per match e allenamenti, circondati dal verde e da una struttura adibita a bar/ristorante. Cerco e trovo l’organizzatrice per presentarmi e chiedere informazioni sul fotografo che si avvicina poco dopo. Sistemate le pratiche non ci resta che aspettare i match che da lì a poco sarebbero cominciati, con le bielorusse in primis impegnate nel loro match contro la Croazia (Italia – Gran Bretagna inizierà soltanto trenta minuti dopo).
Con il primo match le delusioni di mio fratello vengono confermate (in parte, come vedrete in seguito) dal match che vede opposte Iryna Shymanovich e Martina Basic. La mia pomposa presentazione dell’ex n.2 juniores non trova conferma nel suo gioco. La bielorussa si porta avanti per 3-0 vincendo due game ai vantaggi e sfruttando le incertezze della croata che parte con il freno a mano tirato ma nel game successivo è il punto sul 15-15 a dare coraggio alla croata, da cui sono stupito positivamente (dal ranking pensavo mi aspettasse una giocatrice peggiore). Tweener in recupero e scambio vinto rispondendo agli ottimi colpi di Iryna che poi si deve arrendere a un dritto vincente della croata che in breve recupera lo svantaggio e va sul 3-3, portando la bielorussa per la rabbia quasi a lanciare la racchetta. La differenza tra le due però si riassume in poco. 30-30 del game successivo, su una palla centrale leggermente profonda la croata tira fuori (senza cercare il vincente). In qualche modo Martina si salva e le giocatrici tengono il servizio e vanno 5-5.
Il livello continua a non essere eccelso e così, curiosi per la nostra Torelli (prima di oggi non l’avevo mai vista giocare e sapevo veramente poco su di lei) ci spostiamo sul campo 2 dove l’italiana è sotto 2-0 contro l’inglese Lumsden. Da quel momento però Beatrice comincia a giocare il suo tennis, forte da fondocampo mostrando anche delle buone cose a rete. In breve il set è ribaltato con il punteggio di 6-2 e innumerevoli sono i vincenti dell’italiana che contrasta la “debolezza” dei colpi dell’inglese che non riesce a contenere il dritto splendido ed efficace dell’italiana.
Devo tornare sul campo principale visto che Iryna Shymanovich è vicina alla chiusura del suo match e di certo non posso perdermi l’occasione di intervistarla. Dopo essersi portata avanti 7-5 5-1 tentenna, subendo un parziale di 2 giochi a 0 ma, alla seconda occasione, è lei a chiudere il match per 7-5 6-3. Sono leggermente deluso per quanto visto (la palla viaggia, con dritto e soprattutto con il rovescio a due mani però gli errori sono tanti) ma, dopo aver sentito le sue parole non posso che ammirare la prestazione della bielorussa che si è raccontata ai miei microfoni.
“Sono arrivata qui con problemi fisici alle gambe quindi non ero per nulla sicura di giocare questo match ma poi abbiamo deciso, con il coach, di provare. Ho giocato bene all’inizio ma sono felice per aver semplicemente partecipato a questa sfida, non importava il punteggio, ho dato il massimo e sono contenta per la vittoria e il modo in cui è andato il match”.
È tempo di tornare sul campo della Torelli che lotta nei primi giochi del secondo set. Sul 3-3 30-30, servizio Torelli cambia il match, come dirà anche Beatrice nella sua intervista. Scambio lungo e vincente di dritto lungo linea, poi un errore nello scambio dell’inglese regalano il game all’italiana che sale di livello nei game successivi e chiude facilmente la partita al primo match point, portando all’Italia il primo punto.
È il momento di fermare Beatrice, felicissima per il risultato appena ottenuto e di cui troverete l’intervista sul nostro sito.
Neanche il tempo di terminare l’intervista che Croazia e Bielorussia sono di nuovo in campo con le rispettive numero 1, Nina Alibalic (con all’attivo già un titolo 10.000$) e Vera Lapko (semifinalista a Wimbledon junior e giocatrice di ottime prospettive). Anche qui, c’è una leggera delusione nei confronti della bielorussa che sbaglia tanto e non riesce a contrastare il gioco aggressivo ma più preciso della croata che in breve e senza troppa fatica, causa anche molto nervosismo della giocatrice bielorussa, riesce a conquistare il set con il punteggio di 6-2. Ancora una volta dobbiamo spostarci sull’altro campo dove Bianca Turati è in netta difficoltà contro l’inglese Arbuthnott (sotto 3-0). Bianca riesce a vincere un game ma la giornata non sembra delle migliori, fallosa al servizio e soprattutto subisce il gioco della britannica che probabilmente era in giornata di grazia. Mai un errore, sempre aggressiva e soprattutto una profondità e precisione in tutti i colpi che veramente ha lasciato, in primis il sottoscritto, sbalorditi. Il set scappa via 6-1 e Bianca non riesce a trovare una soluzione, non riesce a spingere con il rovescio e con il dritto e si ritrova sempre fuori dal campo, sotterrata dal gioco potente dell’inglese che mostra anche buone doti a rete. Temendo la fine dell’incontro tra Bielorussia e Croazia mi sposto sul loro campo per assistere finalmente a una ritrovata Lapko che, dopo aver discusso con l’arbitro per una prima chiamata fuori (la palla era buona ma l’arbitro non era convinto e ha confermato “l’out” e la Lapko ha chiuso il dialogo con una simpatica imitazione del gesto arbitrale) sul punteggio di 2-6 4-4 15-0 riesce a tenere il servizio e, alla seconda palla break, chiudere il set per il 6-4 con uno splendido vincente,dopo che sulla prima palla set la Alibalic si era salvata con uno splendido dritto in cross in contropiede.
Sperando in una reazione di Bianca torno sul suo campo, per scoprire che è ancora una volta sotto 3-0. C’è una timida reazione ma, come mi dicono i miei compagni di viaggio, non c’è speranza e, infatti, la contesa è facilmente chiusa con il punteggio di 6-1 6-2 e il doppio ora andrà a decidere chi si giocherà le finali, dal 3 Agosto, a Granville (Francia).
In contemporanea scopro che Lapko e Alibalic stanno uscendo dal campo e, come immaginerete, il risultato non può che essere uno. Sei giochi consecutivi hanno portato Vera a conquistare il punto decisivo per la Bielorussia che confermando il suo ruolo di favorita parteciperà alle finali francesi. Stranamente anche loro andranno a giocare il doppio, nonostante sia ininfluente e per questo sono costretto ad aspettare qualche minuto prima di intervistare la 16enne bielorussa di cui troverete l’intervista completa nei prossimi giorni.
“Penso di aver giocato il primo set abbastanza male ma era il secondo match dopo gli incontri su erba quindi non ero così preparata. A metà secondo set ho cominciato a sentirmi meglio, a colpire bene la palla, fare vincenti e sono riuscita a conquistare la vittoria… “
Chiusa la prima semifinale è il momento di seguire il doppio italiano che sarà decisivo per vedere chi, tra la nostra nazione e la Gran Bretagna, approderà alle finali in Francia. Sulla formazione, visto il singolare giocato e visto che ovviamente vi giocherà la n.1 inglese contro cui ha appena perso Bianca, escluderei a priori proprio quest’ultima ma, Antonella Serra Zanetti non è della mia stessa idea e perciò la coppia di doppio sarà formata da Torelli/Turati con Jessica Pieri che ci raggiunge in tribuna per commentare insieme il match.
Il primo set va quasi come ci aspettiamo, le inglesi sono fantastiche semplicemente. Intesa perfetta, intelligenza tattica, ottimo gioco di volo e profondità di colpi (più con la Arbuthnott che con la Lumsden). Dall’altra parte, mi dispiace dirlo ma Bianca è completamente nel pallone. Non si propone mai a rete (come più volte le dice anche Antonella Serra Zanetti), sbaglia qualcosa anche da fondocampo e va sempre in sofferenza sul gioco delle avversarie (tanto che il pubblico la incita ma ad ogni errore è anche deluso dalla giocatrice) mentre Beatrice Torelli prova a inventarsi qualcosa, soprattutto con qualche passante e qualche attacco ma, con queste avversarie, può veramente poco. Primo set chiuso 6-1 e azzurre vicine alla sconfitta. C’è la reazione ma due game infiniti non danno vantaggio a nessuna delle due squadre che rimangono sulla parità (1-1), durata fino al 4-4 quando succede di tutto. Le azzurre hanno 3 palle break consecutive per andare a servire per il set ma, per merito delle inglesi, non riescono a sfruttare l’occasione. Siamo a vantaggio Gbr quando una volèe d’istinto della Torelli danza sulla rete e finisce nel campo avversario, regalando la parità e ancora un’opportunità per rimanere attaccati al game. Nulla da fare, anche qui le inglesi si salvano, hanno due match point sul 5-4 40-15* e li mancano (errore in risposta e poi nello scambio successivo) ma ecco che sul 40-40 arriva il colpo più assurdo di giornata. Bianca Turati a due passi dalla rete sbaglia lo smash, ciccando la palla e regalando di fatto il terzo match point alle avversarie. Lo scambio inizia e alla prima occasione le inglesi tirano addosso alla Turati che è posta a rete e non riesce a buttare la palla nell’altro campo, lasciando il match e la qualificazione alle avversarie.
Termina così la mia giornata sui campi e ovviamente non posso farmi mancare un’intervista alla giocatrice che più mi ha impressionato quest’oggi, Emily Arbuthnott e di cui, spero, sentirete parlare. Sono ormai le 22 passate ed è ora di tornare a casa, domani, si spera, mi aspettano le finali maschili Under 16 a Monopoli e, se vorrete, potrete leggere qualcosa a riguardo.
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