di Lorenzo Cialdani
Abbandonati definitivamente i verdi courts di Wimbledon, i protagonisti del circuito ITF Junior tornano a calcare i campi da gioco in terra rossa, superficie sicuramente più “amica” per molti under 18: nella settimana appena trascorsa gli occhi del circuito si sono soffermati principalmente sul “Simacek ITF Junior Open 2015”, Grade 1 di scena a Linz, in Austria, e sul “20° Wilson – Tivoli Trophy”, G3 che si è disputato a Timisoara in Romania.
Per quanto riguarda il tabellone maschile, che ha ospitato tennisti del calibro di Stefanos Tsitsipas, greco N.17 del ranking mondiale, e Denis Klok, russo N.33 Junior, al turno decisivo del torneo si sono presentati due tennisti francesi, il classe ’98 di Metz Ugo Humbert (che nei quarti aveva battuto proprio Klok per 7-5 6-1) ed il coetaneo Evan Furness (giustiziere di Tsitsipas al secondo turno), entrambi autori di prestazioni estremamente convincenti durante il corso della settimana.
Si sono arresi ai quarti il tedesco N.5 del seeding Louis Wessels ed il promettente ceco Patrik Rikl, N.4 nel tabellone austriaco, battuto dal bulgaro Alexandar Lazaros, sconfitto poi da Furness in semifinale.
Nella parte bassa del tabellone a cedere a Humbert, solo per 7-2 nel tie-break del terzo decisivo set, è stato il russo N.11 Artem Dubrivnyy, che nei quarti aveva sconfitto la grande sorpresa della settimana, l’azzurro classe ’98 Enrico Dalla Valle; il tennista ravennate si è arreso per 4-6 5-7 al russo dopo aver sconfitto Andrey Chepelev, il tedesco Valentin Guenther e, nel primo turno del main draw, il N.3 Felipe Cunha Silva con un nettissimo 6-2 6-0 senza storia.
La finale ha visto un Humbert estremamente cinico, capace di portarsi avanti in entrambi i set disputati prima di chiudere la pratica per 6-4 6-3 assicurandosi la vittoria ed il trofeo.
In campo femminile, con un tabellone privo di giocatrici italiane, ad issarsi sul gradino più alto del podio è stata la rumena classe ’99 Georgia Andreea Craciun, che in finale ha sconfitto la bravissima qualificata ucraina Anastasia Zarytska, di un anno più grande, dopo una vera e propria battaglia terminata 6-1 3-6 7-6(5).
Sono senz’altro da sottolineare le ottime prove della neozelandese Jade Lewis, N.10 del tabellone che ha eliminato anche due teste di serie nel corso del proprio cammino verso le semifinale, e la promettentissima ucraina del 2000 Dayana Yastremska; la tennista di Odessa, fermatasi solo in semifinale alla Cracinu per 2-6 6-2 6-2, era stata in grado di eliminare la grande favorita Emily Arbuthnott ai quarti di finale in un match per lei estremamente complicato.
Se in Austria si è potuto trovare un derby tutto transalpino in finale, ecco che a Timisoara, nel sopracitato torneo Grade 3, nel draw maschile a giocarsi la vittoria finale sono stati due tennisti ungheresi, il N.4 Zsombor Piros, classe ’99, ed il N.1 Akos Kotorman, classe ’98 partito con i favori del pronostico se si escludono gli scontri diretti tra i due: il match era tutt’altro che inedito, considerato che i due si erano già affrontati in finale alla recente “8° ETC Cup” dove entrambi giocavano in casa, quando ad avere la meglio era stato proprio Piros con il punteggio di 7-5 3-6 6-4.
Stavolta, tuttavia, è stato Kotorman ad imporsi scacciando gli spettri di una nuova sconfitta in finale, portandosi avanti grazie ad il 6-1 del primo set prima di subire il ritorno del suo avversario capace di impattare sull’1-1; il terzo decisivo set è stato deciso dal tie-break, e nonostante un sostanziale equilibrio nei precedenti 12 giochi, Kotorman ha preso subito il largo chiudendo per 7-1 e vendicando la precedente sconfitta.
Proprio come a Linz, a trionfare nel tabellone femminile è stata una tennista rumena, la forte 15enne di Bucarest Selma Stefania Cadar, partita come testa di serie N.1 e praticamente perfetta durante tutto l’arco del torneo con un solo set ceduto al secondo turno contro la serba Natalija Popovic dopo aver battuto all’esordio la nostra Maria Vittoria Viviani, decisamente sfortunata nel sorteggio iniziale.
Semifinale tra potenziali crack quella della parte bassa del tabellone, con la classe ’99 croata N.3 del seeding Lea Boskovic che ha usufruito del ritiro della belga coetanea Lara Salden, partita come testa di serie N.2, quando il punteggio recitava 6-1 1-0 proprio per la croata.
Alla fine, riuscendo a non interrompere il trend negativo della settimana, la rumena Cadar si è fatta valere anche in finale battendo la sicuramente più riposata Boskovic grazie ad un doppio 6-4 che le ha consegnato di fatto il trofeo ed i 60 punti destinati alla vincitrice.