di Alessandro Mastroluca
Si allena in Italia la nuova numero 1 under 14. Da due anni Helene Pellicano, che ha vinto il Trofeo Carlo Stagno D’Alcontres, il torneo grade 1 tornato a Messina dopo sei anni, sta costruendo il suo tennis con Fabio Lavazza, head coach della Brett and Lavazza Academy a San Remo. Ex sparring partner di Fabio Fognini dal 2001 al 2003, Lavazza è entrato nello staff di Brett dal 2006 e ci ha raccontato il suo percorso passato, presente e futuro con Helene. “Siamo arrivati a Messina con l’obiettivo di cercare soprattutto il gioco” ci spiega. “Siamo arrivati la domenica, lunedì ci siamo allenati benissimo. Martedì, invece, le è venuta una grossa vescica sotto il piede e abbiamo perso un giorno di tennis. Anche nei primi turni cercavo di darle dei doveri, delle istruzioni tattiche difficili: essere aggressiva con la seconda, cercare di variare il più possibile in risposta. E anche se non è stata una settimana perfetta dal punto di vista del gioco, ha sempre gestito molto bene i momenti importanti del match”.
Che tipo di giocatrice è Helene Pellicano?
E’ esplosiva, reattiva, ha un tennis che si basa su pochi scambi, anche sulla terra rossa. Non te lo aspetteresti da una ragazzina minuta di un metro e 56, non ci si immagina che possa avere questo stile di gioco.
Quando hai iniziato a lavorare con lei?
Ci siamo conosciuti al Lemon Bowl, quando ha perso la finale under 10. E’ venuta con la famiglia a conoscere la nostra realtà e abbiamo cominciato a lavorare insieme due anni fa. Da quel momento ha avuto anche dei grossi cambiamenti. Già dalla fine dell’anno scorso si è resa conto di lavorare bene. Ha vinto due tornei under 12 e un Tennis Europe under 14. A Tarbes, a Les Petits As, quest’anno ha battuto giocatrici che ci sembravano inavvicinabili e ha perso dalla testa di serie numero 2 (la polacca Iga Swiatek).
Come sta vivendo questo momento, i primi successi importanti, il numero 1, anche se solo under 14?
Helene è una ragazza tranquilla, senza grilli per la testa. Non è una montata, ecco. Il numero 1 al momento non ci interessa. Ho cercato di insegnarle a vivere la sua crescita senza pensare alla classifica, ma cercando di costruire una mentalità internazionale.
Quali sono i prossimi obiettivi?
Continueremo a lavorare, come abbiamo fatto finora, a programmare fissando obiettivi trimestrali. Il primo era arrivare competitiva a Maja Jovem, il grade 1 sulla terra rossa, che ha raggiunto benissimo: ha vinto il torneo. Il secondo è far bene ai campionati europei di fine luglio. Il terzo, anche se è molto impegnativo per una ragazza al primo anno nell’under 14, è giocarsi bene il Masters. E’ ambizioso, ma è anche vero che l’anno scorso l’unica ragazza al primo che l’ha giocato, ha vinto il titolo.
Guardando più lontano, il percorso con lei dove pensi debba portare?
Non abbiamo fatto una programmazione per fare classifica, e continueremo così anche nei prossimi mesi. Vorrei che dalla prossima primavera Helene possa giocare a un livello alto i Grade 1 e i Grade 2 under 18. Per questo ne giocherà qualcuno già da quest’estate, dopo gli europei. Ha già dimostrato di avere il tennis per giocarsela con tutte, soprattutto se colpisce in anticipo e non perde campo. L’anno scorso, per esempio, ha vinto un Open battendo anche avversarie di 25 anni: nemmeno io l’avrei creduto possibile.
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