Wta Tokyo: il ritorno di Maria Sharapova
di Calogero Campione
A volte ritornano. Maria Sharapova, ex numero 1 delle classifiche mondiali, è tornata ad aggiudicarsi un torneo del circuito Wta a più di un anno di distanza dall’ultimo titolo ottenuto, datato aprile 2008 (Amelia Island).
La siberiana, al ventesimo titolo in carriera, ha sconfitto nella finale del torneo di Tokyo (2.000.000$, cemento) la serba Jelena Jankovic, che ha abbandonato il campo sul 5-2 in favore della russa nel primo set per un infortunio al polso destro.
Superati definitivamente i cronici problemi alla spalla, la Sharapova è tornata a fare del servizio un’arma micidiale, anche se ancora a corrente alternata.
Certo, la siberiana è ancora lontana parente dalla giocatrice che aveva dominato gli Australian Open 2008, quando demolì Davenport, Jankovic, Ivanovic ed Henin senza cedere alcun set.
Dall’agosto di quell’anno, la Sharapova è rimasta fuori dal circuito per 9 mesi fino al rientro nel maggio di quest’anno a Varsavia.
Sconfitta nei quarti a Parigi dalla Cibulkova e al secondo turno a Wimbledon dalla Dulko, Maria ha disputato una buona stagione sul cemento americano, suggellata dai quarti a Stanford, dalla semifinale a Los Angeles e dalla finale a Toronto, frutto di vittorie contro diverse giocatrici di livello. A New York, però, è uscita nel terzo turno per mano della beniamina di casa Melanie Oudin.
Oggi, a Tokyo, la rinascita. La Sharapova, già risalita al numero 15 del ranking, si presenta come una delle candidate principali per un posto al Masters di fine anno ed è destinata in breve tempo a sfondare il muro delle top-ten.
Dopo il ritorno vincente di Kim Clijsters e quello annunciato di Justine Henin, una Sharapova tornata ad alti livelli aggiunge brio ed interesse ad un circuito femminile che ultimamente aveva conosciuto una delle fasi più buie della storia recente.
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