Con i giocatori più quotati del circuito Under 18 impegnati nella 56esima edizione del “Trofeo Bonfiglio”, fuori dal perimetro del Circolo Tennis milanese si sono tenuti, tra gli altri, i due Grade 4 di scena rispettivamente a Ulcinj in Montenegro ed a Varnamo in Svezia.
Proprio al “Montenegro Open 2015” a spiccare tra i tanti partecipanti è il promettente tennista Bojan Jankulovski, partito come testa di serie N.1 grazie ad un ottimo ranking, il quale deve superare ostacoli piuttosto insidiosi nel corso della settimana prima di giungere alla finale: dopo le prime due uscite quasi indolori, contro il ceco Tadeas Paroulek e l’ucraino Georgii Kravchenko, Jankulovski rischia moltissimo con il sorprendente 16enne sloveno Sven Lah, capace di rifilare un 6-0 al N.1 del tabellone rischiando quasi di chiudere in due set prima di arrendersi poi ad un ritorno del suo avversario che gli ha negato l’accesso alle semifinali terminando l’incontro con il punteggio di 0-6 6-4 6-2.
La semifinale della parte alta del tabellone ha visto poi il qualificato greco Alexandros Skorilasriuscire a portarsi in vantaggio per 6-4, cedendo però ancora più nettamente rispetto a Lah nei quarti e salutando il torneo con un 4-6 6-1 6-3 sempre a favore di Jankulovski.
A conquistare l’ultimo posto utile per la finale è stato il tennista che forse meglio si è comportato durante la settimana, quel Marko Miladinovic facente parte della classe 2000 che ha messo in fila il croato Zvonimir Oreskovic, il N.6 del seeding Rrezart Cungu, l’olandese seconda forza del torneo Tom Floris Moonen e lo slovacco classe ’97 N.4 del tabellone Jakub Behun, costretto al ritiro sul 2-6 0-2 e comunque in inferiorità rispetto al suo avversario.
La finale, come detto, è tutta del 16enne di Skopje, con Miladinovic che riesce a rimanere nel match solo fino al 5-5 del primo set per poi cedere definitivamente con il punteggio di 7-5 6-2 che consegna la vittoria finale a Jankulovski.
Anche per quanto riguarda il circuito femminile a fare da padrona è la prima testa di serie, la polacca classe ’99 Wiktoria Kulik, che non riscontra grandi problemi fino agli atti finali della rassegna montenegrina, dovendo dapprima recuperare un 4-6 con la russa Anastasia Khlestova in semifinale, e poi in finale completando la rimonta sulla bravissima tennista statunitense Nada Dimovska, testa di serie N.6 nonostante i suoi 15 anni appena compiuti, con la vittoria che arriva grazie allo score di 2-6 6-4 6-4.
Vittorie statunitensi e svedesi al “SEB Outdoor Open” di Varnamo: nel tabellone maschile il trofeo lo alza il 15enne americano Sangeet Sridhar, N.3 al “via”, che vince senza problemi tutti i suoi match, dovendo lottare solo al secondo turno contro il giocatore qualificato di casa Viktor Thoresson (7-5 2-6 6-4) il punteggio finale, sfruttando anche la sconfitta subita dal favorito classe ’99 Karl Friberg in semifinale; ad eliminarlo è l’estone di un anno più grande Kristofer Simar che però non riesce a replicare l’impresa in finale uscendo sconfitto con un davvero sorprendente 6-1 6-1.
Tra le donne la finale sembrava già scritta, con le N.1 e N.2 che riescono ad giungere fino in fondo al torneo, ma a sorprendere la 16enne polacca N.1 Daria Kuczer è la tennista di casa Julia Rosenqvist, vincitrice sulla terra di Varnamo per 6-2 6-4. Una menzione speciale va sicuramente alla monumentale Maja Chwalinska, polacca come la sua avversaria in semifinale, costretta poi al ritiro dopo aver perso il primo set per 6 giochi a 3 in condizioni fisiche tutt’altro che ottimali: la Chwalinska si è distinta dopo aver avuto accesso al tabellone principale grazie ad una wild card, vincendo i tre incontri che l’hanno portata fino in semifinale concedendo in totale la miseria di 5 games su 41 disputati, dimostrando una grande abilità nonostante abbia appena 14 anni.