da Roma, Alessandro Mastroluca
“Sono allegra, disinvolta, alla mano”. Così si descrive Daria Gavrilova, il personaggio del giorno, ha battuto Ana Ivanovic 57 76(2) 76(7) dopo 3 ore e 4 minuti, all’ottavo match point. E, a giudicare dall’intervista che ci ha concesso, l’autoritratto è più che fedele.
“E’ stato davvero straordinario affrontare Ana, io ho dato tutto e anche lei ha lottato alla grande. Ho avuto parecchi match point, non ho avuto nessuna vera occasione sul 6-5 0-40, lei ha servito semplicemente troppo bene. Poi ho iniziato a pensare: devo cercare il vincente, no forse è meglio che aspetti il suo errore, e poi ancora no meglio cercare il vincente. Ho pensato un po’ da junior” ci spiega con una risata. “Chiaramente sono felice per il risultato ma anche se non avessi vinto sarei stata comunque soddisfatta della mia prestazione”.
E’ la sua seconda vittoria contro una top-10 dopo quella ottenuta contro Maria Sharapova a Miami. “Sono entrambe avversarie molto dure, dopo aver vinto Maria avevo più fiducia in me, pensavo che ci sarei potuta riuscire di nuovo. Da queste vittorie ho imparato molte cose su me stessa, ho imparato che ho il livello per stare con queste giocatrici, per affrontarle alla pari. So anche che le avversarie mi stanno imparando a conoscere”.
La storia della ventunenne numero 78 del mondo, che arriva a Roma dopo l’eliminazione ai quarti dell’ITF francese di Cagner-sur-Mer, e ora si giocherà l’accesso tra le prime otto degli Internazionali BNL d’Italia contro un’altra delle sorprese del torneo, Timea Bacsinszky, inizia a Mosca. “Ho iniziato a giocare a tennis a sei anni e mezzo, ma a 12 anni ho cominciato a pensare che avrei voluto diventare una tennista professionista. E a 17 ho capito che non è così facile” ammette con la sua risata insieme timida e contagiosa. “Vivevo vicino a un club di tennis” ci spiega, ” e i miei genitori (mamma Natalia e soprattutto papà Alexey) volevano che facessi sport”.
Il suo idolo, racconta, “Ricordo che ho visto Maria battere Serena Williams a Wimbledon nel 2004. Erano due dei miei idoli allora, c’erano anche Venus, Clijsters. Martina Hingis” di cui in una precedente intervista per il sito della WTA confessava di voler provare a imitare lo stile. “Ne guardo molto, di tennis, anche quando non lo gioco. Mi piace vedere giocatori della mia età, la nuova generazione, ho visto Kyrgios battere Federer la settimana scorsa, guardo proprio un sacco di partite”.
La carriera di una tennista, ci dice, non permette di avere tanti hobby. “Sono una ragazza normale, mi piace navigare in internet, leggere, uscire con gli amici, andare al cinema. Ora sto leggendo The Girl on the Train (La ragazza del treno, Piemme) prima ho letto Gone Girl e ho visto anche il film che ne hanno tratto (uscito in italiano con il meno efficace titolo ‘L’amore bugiardo’). Guardo anche serie tv, ora sto seguendo Scandal e How to Get Away with Murder”.
Recentemente, ha twittato anche in italiano. “Mi sono allenata per un mese a Tirrenia” ricorda, “ma non so tante parole in italiano. Conosco solo ‘Forza!’, e le parolacce quando perdi un punto”.
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