di Michele Galoppini
Mentre l’Italia tenta di ribaltare un pronostico avverso per restare in World Group, nel weekend andranno in scena anche le semifinali. In campo Germania contro Russia e Repubblica Ceca contro Francia.
Le 16 giocatrici rappresentati le 4 nazioni che hanno raggiunto le semifinali di Fed Cup conoscono ora il loro destino. Sono infatti stati resi noti gli ordini di gioco per le giornate di sabato e domenica e ci sono subito sfide particolarmente interessanti. La semifinale tra Repubblica Ceca, campionessa uscente, e Francia, che ha eliminato a sorpresa l’Italia al primo turno, si giocherà, come accade ogni volta che le ceche giocano in casa, alla Cez Arena, sul velocissimo indoor di Ostrava, particolarmente adatto al tennis di Kvitova e compagne. L’altra semifinale, notoriamente orfana di Maria Sharapova, vedrà la Russia ospitare sulla terra rossa indoor di Sochi la squadra tedesca, favorita ma non troppo per il raggiungimento dell’ultimo atto.
Tra Repubblica Ceca e Francia è il sesto match e le transalpine comandano 3-2 negli head-to-head, tutti però giocati su terra rossa. Le favorite sono però certamente le ceche, vista la superficie e le giocatrici schierate. Ci sono Petra Kvitova, Lucie Safarova, Karolina Pliskova e Barbora Strycova per la Repubblica Ceca e Caroline Garcia, Kristina Mladenovic, Alizé Cornet e Pauline Parmentier per la Francia. Esordiranno nel primo match Lucie Safarova contro Caroline Garcia, tra le quali non ci sono precedenti; seguiranno Petra Kvitova contro Kristina Mladenovic: si sono incontrate tre volte ed in due occasioni è stata la bi-vincitrice di Wimbledon ad alzare le braccia al cielo. Peraltro, nell’ultima vittoria ha concesso un solo game alla povera Kiki. Avversarie invertite per la giornata di domenica, soggetta solitamente a cambiamenti rispetto all’ordine di gioco originale (viste anche le “panchinare” Pliskova e Cornet, sicuramente pronte a dare battaglia), e quindi doppio, per ora previsto tra Pliskova/Strycova e Cornet/Parmentier. Molto facilmente, il doppio non sarà decisivo e la ceche saranno in finale.
Invece, tra Russia e Germania si sono giocati quattro match: in tre occasioni ed in tutti e tre i casi sul duro si è imposta la Russia o quel che era l’Unione Sovietica, mentre in un’unica occasione, su terra rossa, è stata la Germania a vincere, nel 2002. Ci sono Svetlana Kuznetsova, Anastasia Pavlyuchenkova, Elena Vesnina e Vera Zvonareva per la squadra di casa e Andrea Petkovic, Angelique Kerber, Sabine Lisicki e Julia Goerges per la Germania. In questo caso, il match è molto più equilibrato, non c’è una vera punta in entrambi i team e la Russia potrebbe sfruttare un iniziale svantaggio di classifica grazie al pubblico a favore. Teoricamente è la Germania la favorita, per la presenza soprattutto di Petkovic e Kerber, ma attenzione a rifugiarsi al doppio decisivo, dove la Russia è certamente più forte. Non solo, stando all’ordine di gioco, le punte tedesche sono state messe in panchina a favore di Goerges e Lisicki: esordiscono Goerges contro Kuznetsova (quattro precedenti, tutti sul duro, vinti in tre casi dalla russa) e seguiranno Lisicki contro Pavlyuchenkova (un unico precendete, ancora a favore della russa). Al solito, avversarie opposte alla domenica e doppio a seguire con le quattro “panchinare”.
Se per superficie e momento di forma, le scelte di Repubblica Ceca, Francia e Russia hanno seguito i pronostici, quelle della Germania sorprendono e non poco. La Petkovic è certamente la migliore tedesca sul rosso, sebbene in questo caso sia indoor, e viene da un 2015 certamente positivo. Angelique Kerber ha appena vinto l’unico torneo su terra, seppur verde, della stagione, a Charleston. Inoltre, la Petkovic comanda con i precedenti sia contro la Kuznetsova che contro la Pavlyuchenkova. Senza contare che Lisicki e Goerges, soprattutto la seconda, non stanno vivendo una stagione positiva (Indian Wells escluso per la prima). Vedremo già domani se la scelte della Rittner, che hanno preferito potenza e grandi servizi ad un gioco più adatto alla terra, pagheranno il rischio.
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