Andreas Seppi non è riuscito a chiudere la sfida di primo turno del gruppo mondiale di Coppa Davis contro il Kazakistan perdendo in 3 set contro un ancora una volta ispiratissimo Kukushkin. Dopo un primo set all’insegna dell’equilibrio, i due numeri uno (per scelta dei capitani, non secondo il ranking) sono approdati al tie-break, prima del quale l’altoatesino ha salvato un set point grazie ad un errore non procurato di dritto del russo naturalizzato kazako. Come ieri, il gioco decisivo è stato caratterizzato anche da errori arbitrali piuttosto gravi ma che non hanno deciso l’esito finale della frazione grazie alla presenta di Hawk-eye. Al quarto set point e dopo aver salvato a sua volta una palla per portare a casa il primo parziale, il numero uno kazako è riuscito a portare a casa la prima frazione e a scuotersi definitivamente a livello tattico e caratteriale: nelle successive due partite infatti ha lasciato andare maggiormente i propri colpi sfruttando al meglio la superficie, perfetta per il suo gioco di controattacco e dai colpi profondi, l’appannamento di Seppi, incapace di reagire ed attuare una tattica diversa dal gioco lineare da fondocampo che oggi non riusciva a far male al nativo di Volgograd, ed il sostegno del pubblico estasiato per il gioco espresso in questo week-end dal loro numero uno.
Proprio come successo venerdì contro Bolelli, la prima frazione conclusasi al tie-break si è rivelata decisiva e ad essa hanno fatto seguito due parziali giocati in maniera ottimale da Kukushkin, più propositivo e convinto dei propri colpi e delle proprie possibilità, e sottotono da parte dei due italiani, parsi remissivi e incapaci di trovare una tattica alternativa in grado di farli uscire dalla ragnatela sapientemente tessuta dal leader della squadra avversaria. Seppur giocatori assai diversi, Seppi e Bolelli sono stati protagonisti contro Kukushkin di due prove opache e condite da troppi errori non forzati, oltre che da una prova caratteriale non convincente in quanto in seguito alla sconfitta nel primo parziale non hanno mostrato segnali incoraggianti nemmeno dal punto di vista emotivo. La pur ottima prova del numero uno kazako in tutto il week end, condita da percentuali clamorose al servizio e convincente sotto tutti i punti di vista, non cancella le difficoltà per certi sensi inattese incontrate dalla squadra italiana, che pare uscire ridimensionata anche prima di scoprire quale sarà l’esito complessivo della sfida di primo turno di gruppo mondiale.
Ora all’Italia non resta che sperare in una prova convincente o anche solo vincente di Fognini, schierato non così a sorpresa al posto di Bolelli, parso stanco ieri al termine della vittoria in doppio. A sorpresa i kazaki hanno scelto di schierare Nedovyesov, ucraino naturalizzato kazako e decisamente poco esperto a livello di singolare in Davis. A Golubev, apparso sottotono per tutta la stagione scorsa e i primi mesi del 2015 (sensazioni confermate venerdì contro Seppi e ieri in doppio, se si escludono certe giocate nel tie-brek del terzo set) è stato quindi preferito colui che ieri in doppio è sembrato essere maggiormente in forma; Nedovyesov non ha esperienza a questi livelli e raramente ha affrontato giocatori di livello, specialmente sulla lunga distanza, ma in Coppa Davis, più ancora che nei tornei ATP e dello Slam, il ranking conta poco o niente e la tenuta mentale sarà tanto importante quanto il gioco e la voglia di portare a casa la vittoria decisiva.