di Marco Marangoni
Dopo l’1-1 della prima giornata, ad Astana ci si gioca il punto che potrebbe decidere l’intero weekend. Barazzutti ha la scelta obbligata: Bolelli-Fognini sono il punto fermo di questa formazione azzurra. I campioni dell’Australian Open arrivano a questa partita con sensazioni contrastanti: Fabio entra in campo per la prima volta in questo fine settimana dopo l’esclusione dal singolo, Simone deve dimenticare sin da subito il durissimo ko contro Kukushkin. Anche per il Kazakistan nessuna sorpresa: in scampo scende l’annunciata coppia Golubev-Nedovyesov.
I padroni di casa partono con grandissima aggessività, ma il primo turno dei servizi finisce senza palle break concesse. Sul 2-2 Nedovyesov perde la battuta: prima una gran risposta di Bolelli con punto chiuso da una volée alta di Fognini, poi un gran bel dritto al centro del tennista di Budrio valgono il game. L’Italia allunga sul 4-2 con Simone che tiene a zero, Golubev tiene in vita il Kazakistan annullando una palla break direttamente col servizio. Poi entra in scena Nedovyesov, per qualche minuto è lui a prendersi il palcoscenico: è decisivo nel break con cui i padroni di casa impattano sul 4-4, tiene il servizio a 15 ed esalta il pubblico fino al set point sul servizio di Bolelli. L’Italia però riesce ad annullare la palla più pesante di questo inizio gara, si va al tiebreak e gli azzurri volano 4-1 con due minibreak. Due errori banalissimi riportano in partita la coppia kazaka, ma l’ennesima grande risposta di Bolelli regala all’Italia il primo set point chiuso con uno smash al volo di Fognini. 7-6 (4) Italia.
Il secondo set inizia con un piccolo brivido per gli azzurri: con Bolelli al servizio, infatti, in un attimo si va sullo 0-30. Arriva però subito la reazione e l’Italia mette la testa avanti anche in questo parziale. Si viaggia in equilibrio fino all’ottavo game. Nessuna palla break, servizi tenuti in maniera agevole da tutti e quattro i protagonisti del match. Poi in un attimo la svolta. Sul 4-3 Italia, con il Kazakistan al servizio, i padroni di casa commettono due errori banali, Fognini si allunga a rete e in pochissimo ci si trova di fronte a quella che potrebbe essere la svolta: tre palle break azzurre. Annullate le prime due, i padroni di casa nulla possono sul tocco vincente a rete di Simone Bolelli. Break che risulta decisivo: Simone in battuta non trema e chiude agevolmente il game che vale il 2-0. 6-3 Italia.
Sulla falsariga del secondo set, il terzo parziale si conferma all’insegno dell’equilibrio. Nessuna delle due formazioni nemmeno si avvicina alla possibilità di ottenere una palla break. Ottimo in particolare il decimo game, quello nel quale Bolelli serve con la pressione di essere 4-5 sotto. In realtà Simone è bravissimo al servizio e a completare l’opera ci pensa il miglior Fognini dell’intero match a rete. Nel game successivo un punto contestato facilita a Golubev il turno di servizio, poi ecco il brivido: con Fognini al servizio il Kazakistan si trova a due punti dal set sul 15-30. Una gran difesa azzurra porta al 30-30 in uno scambio vissuto in apnea dal pubblico, Bolelli chiude a rete e Fognini sentenzia con un gran servizio. Il brivido è alle spalle e ora ci si gioca il set in un tiebreak in cui accadrà letteralmente di tutto: si inizia con una chiamata clamorosamente errata contro gli azzurri, Barazzutti si alza dalla panchina e non trattiene la sua rabbia. Una palla nettamente sulla riga viene chiamata fuori, un episodio simile a quello successo pochi minuti prima. Il gioco resta fermo per le proteste azzurre per almeno un paio di minuti. Terzo punto e arriva un’altra chiamata identica sul servizio di Bolelli, gli azzurri si spazientiscono. Inevitabile il doppio fallo del bolognese che regala il minibreak ai kazaki. Che si issano fino al 6-3. Bolelli annulla col servizio i primi due, in risposta entrambi gli azzurri costringono Golubev al palleggio fino all’errore. 6-6, si gira con tre set point annullati. Gli azzurri non chiudono i primi due match point al servizio (sul primo chiamato un fallo di piede a Fognini) e si gira ancora sul 9-9. Ancora mille emozioni, fino al 15-13 kazako. È letteralmente successo di tutto in 27 minuti: beffa amarissima per gli azzurri che non hanno saputo chiudere 6 match point. 7-6 (13) Kazakistan.
Bolelli inizia il quarto set senza timore, nel secondo game con Nedovyesov al servizio l’Italia ha quattro palle break (tre consecutive), ma non riesce a sfruttarle. In almeno un paio di occasioni gli azzurri avrebbero potuto far meglio. Nel settimo game sono gli azzurri a concedere la palla break al Kazakistan, ma Fognini riesce a tenere il servizio portando l’Italia avanti 4-3. Con Golubev al servizio ci si ritrova nella stessa identica situazione del secondo set, quando arrivò il break decisivo. Questa volta però non arriva il sognato bis. Nedovyesov serve sul 4-5 per allungare la partita: Fognini recupera una palla in tribuna, il kazako regala una volée, ancora il ligure passa al centro ed ecco altri due match point fondamentali per gli azzurri. Ne basta uno. Esplode l’urlo azzurro, rimandato solo di qualche decina di minuti. L’Italia è avanti in Kazakistan, Bolelli-Fognini si confermano una certezza per la Coppa Davis azzurra. 6-4 Italia.
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