di Salvatore Petrillo
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“I have big plans for my future!”
Esordisce così Anna Laguza, tredicenne di Kiev trapiantata in Slovacchia, tra le tenniste migliori nate nel primo decennio del ventunesimo secolo.
Solo 13 anni, appunto, ma già numero 65 delle classifiche Under 16, oltre che numero 6 Under 14, frutto di tanti buoni risultati, che per lei arrivano sia in singolare che in doppio, come nell’ottimo torneo appena disputato sull’acrilico di Stoccolma, dove è stata eliminata solo dalla futura vincitrice Rakhimova in singolare, mentre in doppio ha portato a casa il trofeo, in coppia con la Chwalinska.
Allora, Anna, parlaci un po’ di te, delle tue aspettative per il futuro, delle tue caratteristiche.
Sono nativa di Kiev, ma mi alleno a Trnava, in Slovacchia, al TC Empire. Amo giocare sulle superfici veloci per il mio gioco, e ora come ora posso pensare solo a lavorare duramente per il mio futuro, sperando di avere sempre la voglia che ho adesso.
Domanda di rito: cosa pensi e cosa ti aspetti dalle tue colleghe che ora sono ai vertici della categoria?
Potapova, Danilovic, Rossi, sono tutte ottime giocatrici, e sono convinta che continuando di questo passo arriverebbero tutte ad alti livelli. Ma, come ho già detto, è molto importante continuare ad impegnarsi con la stessa voglia, ci sono molti tennisti che smettono nell’arco di pochi anni per mancanza di stimoli. Per quanto riguarda queste ragazze, hanno ottime potenzialità, ma, per loro come per me, c’è da lavorare.
C’è una tennista in particolare che vorresti emulare?
Mi ispiro molto a Maria Sharapova. Lei è un grande esempio, una vera combattente e una persona che si pone sempre grandi obiettivi nella sua vita, lavora duramente ed è per questi motivi che ottiene tutte quelle vittorie. Ovviamente mi piace anche il suo modo di giocare, sempre così offensivo e aggressivo, ed è per questo che l’adoro dai tempi della mia infanzia.
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