(Banjamin Hannestad)
di Giulio Gasparin
Benjamin Hannestad è stato il protagonista di un’intervista in qualche modo scioccante al quotidiano danese Berlingske, dove ha rivelato di aver ricevuto offerte per truccare una partita di un torneo a cui stava giocando. Nulla di nuovo, purtroppo, verrebbe da pensare, ma quello che sorprende nella vicenda è che il torneo in questione era il Futures di Copenaghen dello scorso Agosto e Benjamin una Wild Card locale ancora impegnata in gran parte nel circuito junior.
All’ancora diciassettenne erano stati promessi circa €4.000, divisi a metà tra prima e dopo l’incontro, anche solo per perdere un set. Una somma che può facilmente tentare, soprattutto se si pensa che il vincitore del futures ha incassato meno della metà di questa somma, con $2.160. Ancora meno invece ha preso la vincitrice dell’ITF femminile di Aarhus, Mai Grage, anch’ella contattata dalla stessa persona e con la medesima offerta; lei ha rifiutato e portato a casa solo i $1.568 guadagnati grazie alle vittorie sul campo.
Quella rivelata da Hannestad però è un’allarmante testimonianza di una sistematica ricerca della frode da parte di qualcuno che lo ha contattato su Facebook spacciandosi per l’ITF (immagine a sinistra). Della federazione, infatti, il contatto non solo ha usato il nome, ma anche il logo ed assieme alla richiesta di amicizia ha chiesto al giovane anche i propri dettagli, tra cui il numero di telefono.
“Quando ho ricevuto la richiesta ho pensato fosse parte della routine di quando inizi a giocare tra i professionisti e ho subito notato diversi amici in comune,” ha ammesso il giovane danese, che da lì a due settimane avrebbe fatto il proprio debutto nel circuito maggiore.
Una volta vinto il suo match di primo turno, Benjamin ha ricevuto un sms del tutto inaspettato (immagine a destra):
“Ti piacerebbe fare dei soldi extra?” questa l’offerta ricevuta: “Io sono il tuo contatto, possiamo vederci a Copenaghen, ti posso lasciare un anticipo di €2.000 oggi e poi il resto una volta fatto il tuo lavoro. Non ti chiediamo di perdere il match, basta un set.”
“Non avrei mai potuto accettare quei soldi,” ha dichiarato il danese. “Non è da me. Ero sorpreso a dir poco, certo, sapevo che queste cose succedono, ma ero scioccato dal fatto di ricevere una tal proposta al mio primo torneo da professionista.”
Hannestad ha così riportato l’avvenuto alla TIU, ente che si occupa dell’investigazione nel tennis, ma a quanto pare non è stato l’unico a ricevere tale proposta, con la concreta possibilità che siano stati 30 i tennisti contattati tra il torneo future e l’ITF femminile.
Come già detto in precedenza, anche la vincitrice del torneo femminile, la ventiduenne danese Grage, era stata contattata via Facebook, ma lei non aveva accettato, sospettando la frode in quanto non avevano amicizie in comune.
“Spesso si sente di combine nel tennis, ma a livelli molto più alti, per cui sono rimasta attonita nello scoprire che questo accade anche nei più infimi tornei del circuito internazione,” ha dichiarato.
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