Dane Propoggia: “Servirebbe l’ospitalità in tutti gli ITF”

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di Daniele Sforza

Etichettare una persona positivamente, a prima vista, non è mai facile. Ti capita raramente nella vita ma, quando succede, capisci che quella persona merita di contare nella tua vita per una, qualsiasi, ragione. Era luglio 2013 e si svolgeva il torneo Challenger di Recanati, praticamente il mio primo torneo seguito dal vivo. Ero seduto a pranzo con un amico e accanto a noi sono seduti al tavolo due ragazzi, un tennista e una ragazza italiana. Non è mai semplice riconoscere un tennista ma la pettinatura non è comune, quindi riusciamo ad individuare che si tratta di Dane Propoggia, ragazzo australiano. Sembrano una di quelle coppie in cui ognuno è perfetto per vivere la sua vita con l’altra metà. Non li disturbiamo e scendiamo dalla terrazza per assistere ai match, però in un periodo di pausa non posso non chiedere una foto al ragazzo australiano che disponibilissimo (non avevo alcun dubbio a riguardo) accetta. Da quel momento, grazie agli utilissimi mezzi di comunicazione utilizzati oggigiorno, siamo riusciti a tenerci in contatto e ho avuto modo di conoscere meglio anche la sua ragazza, essendo stato anche quest’anno, al torneo challenger in cui la ragazza svolge il ruolo di fotografa ufficiale del torneo. E fu proprio questo ruolo a far conoscere i due, poi, come dice la ragazza, il resto è storia!

Arriva il 21 Dicembre, decido di non poter non fare qualche domanda a Dane, autore di una splendida stagione (best ranking in singolare al numero 320). Quando poi ti svegli la mattina di Natale con lui stesso che si scusa per il ritardo delle risposte (dopo 3 giorni, non un mese) e che ti augura Buon Natale, capisci quanto ogni persona sia diversa dall’altra e come i tennisti, a volte, si differenzino per atteggiamenti e carattere.

Come spesso accade, sono i tuoi genitori a invitarti ad entrare nel campo da tennis per prendere in mano una racchetta da tennis e giocare. “Ho iniziato a giocare a tennis perché mio padre giocava, quando era più giovane, delle competizioni nel pomeriggio e il mio fratellone faceva lezione con lui. Mi piaceva da bambino, vincere, competere e battere chiunque, cosa che non è cambiata neanche ora. È qualcosa che mi ha sempre spinto a giocare a tennis” .

Non è mai semplice capire se praticare uno sport può diventare la tua vita o meno, ci sono casi in cui continui ad essere trascinato dalla passione e continui a giocare, senza una vera e propria ragione, se non quella di vincere, come in questo caso. “Non c’è stato un vero momento in cui ho pensato che il tennis potesse diventare qualcosa di più che un semplice passatempo, semplicemente amavo giocare e giocando sempre di più aumentava la voglia di vincere rispetto al divertimento. Volevo vincere quindi è così che è cresciuto il mio amore per questo fantastico sport” .

Una parte importante della vita Dane l’ha vissuta nel circuito Junior in cui, ha raggiunto un buon ranking (top 50) e tra le altre cose, i quarti di finale a Wimbledon, partendo dalle qualificazioni. “Per me il circuito junior è stato un’importante forma di miglioramento. Non avevo mai viaggiato prima del mio ultimo anno da junior e quando l ho fatto ho compreso meglio me stesso e ho migliorato anche il mio gioco. Giocare le qualificazioni e raggiungere i quarti di finale a Wimbledon Junior è stato un’enorme traguardo e mi ha spinto a competere nel circuito Itf e Atp. Sicuramente c’è differenza dal giocare junior o Pro. Più fisico, mentale e veramente più duro. Tutti sono delle persone adulte mentre quando ho iniziato ero ancora un ragazzino quindi dovevo lavorare sul mio fisico, per renderlo più in forma e forte per essere in grado di competere ad alti livelli. Ancora oggi, sto sempre cercando di migliorare me stesso per crescere nel ranking e soprattutto come tennista” .

Il 2014 è giunto al termine e per Dane è stata una stagione più che positiva, con il best ranking al numero 320 in singolo, cosa che ha portato a perdere qualche posizione in doppio (sceso da 120 a 180). Questa stagione è stata importante per me. Come hai detto nella mia carriera ho raggiunto il numero 320 in singolo. Il mio doppio è calato a causa della maggior concentrazione utilizzata nel singolo, in cui ho raggiunto un ranking tale da poter iniziare a competere regolarmente nel circuito Challenger così come nelle qualificazioni Slam. Ovviamente sono felice di aver raggiunto questo ranking ma ho ambizioni più grandi, raggiungere livelli più alti e riuscire a vivere di questo gioco. Sicuramente vincere 2 Itf future in un anno è stato di notevole importanza. Prima ero riuscito a vincere solo un titolo, nel 2012, quindi era da un po’ che mi mancava. Ho lavorato duro e cambiato la mia base di allenamento, quindi devo ringraziare i miei coach a Melbourne, Marc e Jordan” .

Una settimana fa si sono disputati i playoff per assegnare una wild card agli Australian Open e Dane è uscito sconfitto ai quarti di finale contro Benjamin Mitchell. “Sicuramente è un bel evento che da ai ragazzi che non sono entrati direttamente nel tabellone degli Australian Open la possibilità di vincere una Wc. È stato un buon match quello con Benjamin, nonostante abbia perso in 4 set ho imparato molto e so su cosa devo migliorare a riguardo del mio gioco e di me stesso” .

La specialità su cui si era concentrato fino allo scorso anno era il doppio, giocando soprattutto con l’australiano Brydan Klein. “Mi diverto tanto a giocare con lui anche perché siamo amici anche fuori dal campo quindi ci troviamo abbastanza bene. Giocare con lo stesso giocatore è importante perché crea un legame che in doppio ti aiuta a giocare meglio perché sai quello che l’altro fa senza che te lo stia a dire” .

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La situazione del tennis australiano in questo momento è eccellente, con tantissimi giovani (almeno 5-6) che il prossimo anno potrebbero già inserirsi tra i migliori. “Al momento il tennis maschile australiano è a livelli mai raggiunti prima, per quanto ricordi. Abbiamo un gruppo di ragazzi nella top 100, 200, 300 e 400. È pazzesco, un buon ambiente in cui stare, allenarsi e aiutare chiunque a migliorare. Tutti spingono tutti a migliorare quindi è molto buono” .

La preparazione per gli australiani si svolge in un periodo estivo“I miei allenatori in questo momento sono Marc Sophoulis e Jordan Wright. In questo momento ci troviamo in estate ed è il nostro periodo di off season, ognuno si allena e si prepara per l’estate australiana del tennis. Qualcosa di importante è il fatto che in questo momento tutti i giocatori sono a casa e, quindi, ci sono molti ragazzi con cui allenarsi. In questo momento sono ancora in preparazione fisica (ho iniziato a fine Novembre) e ho delle 5-6 di preparazione per il 2015” .

È notizia della scorsa settimana la proposta dell’Itf (a Marzo si saprà se sarà approvata) di portare, nel 2016, tutti i tornei maschili a un minimo di 15k+H a un massimo di 25k+H, garantendo comunque l’ospitalità ai giocatori. “Sarebbe fantastico. Al momento i tennisti dal 400 al 200 non riescono a guadagnare denaro a causa dei prize money che sono gli stessi da trent’anni, nonostante ogni cosa sia più costoso ora rispetto a prima. Sarebbe importante avere l’ospitalità per ogni Itf, farebbe risparmiare ai giocatori tantissimo denaro e renderebbe possibile per loro giocare nel tour più a lungo” .

Il 2015 potrebbe essere l’anno della svolta per il 24enne australiano che ha le idee chiare. “Gli obiettivi per il prossimo anno sono quelli di raggiungere la top 200. Sicuramente stare bene fisicamente è altrettanto importante” .

Ogni tennista è differente fuori dal campo, Dane ci dice: “Sono una persona alla mano, che ama scherzare e molto impegnata nel tennis così come sono un gran lavoratore. Poi interviene la ragazza che aggiunge: “Dane è una persona molto solare e con lui non ti puoi mai annoiare. Se ha un obiettivo sa di dover raggiungerlo, in ogni modo. Semplicemente è una persona fantastica e positiva” .

Il tempo libero non è tanto ma quando lo si ha, Dane lo passa così. “Nel mio tempo libero mi piace passare il mio tempo con la mia famiglia e la mia ragazza. Non vedo loro molto durante l’anno quindi quando ho del tempo libero amo tornare a casa per stare con loro” .

Avendomi risposto il giorno di Natale, Dane non poteva esimersi (con il suo italiano) ad affermare: “Grazie a tutti e Buon Natale, alla redazione e ai lettori” .

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