di Salvatore Greco
Mentre l’Orange Bowl deve ancora iniziare, l’Eddie Herr si è concluso ieri dando molti segnali interessanti –e alcuni sorprendenti- sullo stato di forma dei più forti tennisti juniores delle varie categorie.
Under-18
Per quanto riguarda il torneo maschile, sui campi dell’IMG Academy si è interrotta la cavalcata trionfale d’autunno dell’americano Michael Mmoh. Dopo aver vinto il suo primo torneo Futures, il PanAmerican ITF jr e l’Aberto Juvenil Mexicano Mmoh era arrivato all’Eddie Herr da favorito quasi d’obbligo e in effetti il suo cammino verso la finale è stato abbastanza limpido nonostante due set lasciati per strada nel primo e nel terzo turno contro avversari più che affrontabili per un tennista del suo livello. A strappargli il titolo Reilly Opelka, un altro americano, senza testa di serie all’Eddie Herr, ma già capace di battere Mmoh quest’estate nel torneo -poi conquistato- del Prince George’s County sul cemento del Maryland. Per Opelka la classica settimana perfetta, nemmeno un set ceduto durante il torneo e ben tre chiusi 6-0, l’ultimo dei quali nei quarti di finale contro il serbo Kecmanovic, testa di serie numero 14 e giustiziere nel turno precedente dell’atteso mancino francese Denolly.
Deludono i coreani: la testa di serie numero 1 Chung ha ceduto nei quarti di fronte al sorprendente polacco Hurkacz con un netto 6-4 6-3 mentre Hong ha conteso un posto in finale proprio a Mmoh ma ha ceduto in due set con il punteggio di 7-5 6-2. Buona prova infine del giovane di casa Ymer che è arrivato fino ai quarti prima di cedere in tre set proprio al succitato Hong.
Al femminile da segnalare il ritiro dell’ultimo minuto della testa di serie numero 1, la cinese Xu, che ha reso CiCi Bellis –se fosse stato possibile- ancora più la favorita d’obbligo della competizione. Per la stellina americana, invece, solo i quarti di finale prima di essere fermata dalla rumena Elena Gabriela Ruse, poi arrivata in finale dopo aver superato anche l’ungherese Fanni Stollar con un netto 6-3 6-4. Così facendo, la Ruse ha negato una suggestiva finale tutta ungherese tra la Stollar e Dalma Galfi, a sua volta autrice di un torneo impeccabile culminato con la vittoria proprio sulla Ruse in finale con il punteggio di 6-4 7-5. Per la Galfi una serie di vittorie in due set con soli undici game persi prima dei quarti di finale e un tennis veramente solido che l’ha portata al meritato successo. Assente ingiustificata la testa di serie n.3, la russa Anna Kalinskaja, eliminata al secondo turno dalla wild card americana di origini nipponiche Emma Higuchi.
Under-16
Di tutte le categorie probabilmente la under-16 è stata quella più fedele ai pronostici. Avevamo dato Sam Riffice come probabile vincitore del torneo di categoria e così è stato per il ragazzino americano che ha giocato tutto il torneo in controllo, ha approfittato di un walkover in semifinale e ha vinto la finale contro Patrick Kypson con il punteggio di 7-6 6-1. Kypson era alla sua seconda finale consecutiva all’Eddie Herr, l’anno scorso raggiunse quella under-14, e quest’anno ha superato nei quarti il ragazzo italiano di scuola USTA Pietro Rimondini.
Al femminile la testa di serie numero 1, la giapponese Seira Shimizu, è uscita al primo turno per mano dell’argentina Sofia Nicolini con un combattuto ma inappellabile 7-5 2-6 7-6 in favore della sudamericana. Per il resto poche sorprese con Sophia Sewing, numero 2 del seeding, che con l’eliminazione precoce della diretta concorrente ha conquistato il titolo in scioltezza dopo aver superato la promettente colombiana Munera Sanchez 6-1 6-4 in semifinale e la connazionale Dominique Schaefer in finale con il punteggio di 6-2 7-6.
Under-14
Tra i ragazzi qui il torneo ha sancito una piccola ecatombe di favoriti con il serbo Miladinovic, testa di serie n.1, e i due promettenti USTA Mayo e Alshon sono tutti usciti prima dei quarti. Anche il russo Noskin non è andato oltre il secondo turno, superato dal tennista messicano dal cognome letterario Marcelo Sepulveda.
La vittoria finale è andata, a sorpresa, al colombiano Nicolas Mejia che ha superato in finale il tennista USTA Brian Shi.
Nel torneo femminile la nostra Alejandra Ruffini ha ceduto agli ottavi di finale perdendo con un netto 6-3 6-4 da quella che poi sarebbe stata la finalista, Maria Carle, testa di serie n.3 del tabellone. Il titolo, come da pronostico questa volta, alla promettentissima russa Anastasia Potapova che ha sofferto davvero solo in finale contro la Carle in seguito a un tabellone, fino a quel momento, dominato.
Under-12
Nella categoria dei piccoli il favorito d’obbligo, l’americano Zane Khan, ha ceduto in finale al sorprendente coreano Jungwon Park capace di superare uno dopo l’altro, l’europeo più quotato, il serbo Viktor Jovic, il giapponese Yoshimura e l’altro talento americano Nicholas Garcia prima di avere ragione di Khan in finale con un 7-5 6-2 senza apparente storia.
Tra le ragazze, la pupilla della Rick Macci Academy Gabriela Price si è fermata agli ottavi di finale, superata dalla cinese Zheng, mentre il titolo è andato alla giapponese Himari Sato, testa di serie n.1, e dominatrice incontrastata del torneo. Deludente, se davvero questa parola ha un senso per un torneo under-12, la prova di Victoria Hu, ragazzina americana di origini asiatiche molto attesa ma che si è fermata ai quarti.
Dall’Eddie Herr è tutto, l’appuntamento è per lunedì prossimo con i risultati dell’Orange Bowl.
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