Francesco Piccari, dopo una prima parte di stagione dedicata alla ricerca di punti nei futures italiani, è pronto ad attaccare i challenger.
Francesco, reduce dalla finale di Teramo, è intervenuto ai microfoni di C’è Musica in Campo e ci è sembrato molto carico e fiducioso: “Facendo i debiti scongiuri, adesso mi sento pronto per il salto di qualità. Ho iniziato tardi a giocare tornei di livello importante come le qualificazioni agli Australian Open e i challenger; due anni fa non avevo esperienza e mi sono sentito spaesato. Mi sono trovato a giocare con tennisti che vedevo come un punto inarrivabile come Luzzi, Bracciali ma anche Djokovic o Zib. Ho toccato con mano quelle sensazioni, sono calato in classifica e adesso sto tornando su. Sicuramente una classifica che mi permetta di giocare challenger con continuità la sento più mia adesso. Anzi vorrei salire il più possibile..”
Piccari in stagione ha giocato 4 finali a livello futures perdendole purtroppo tutte e quattro. Ultima di queste, come detto, Teramo, dove Francesco ha perso con il polacco Chadaj una battaglia conclusasi con il punteggio di 63 67 64: “E’ l’ennesima finale persa; la quarta! Peccato perchè perdevo 63 53, ho annullato 7 match point e sono andato anche sopra di un break nel terzo. Poi lui, sentendo la partita scivolargli via, ha giocato il tutto per tutto, approfittando anche della mia stanchezza. Il giorno prima infatti avevo vinto la semifinale 76 al terzo in 4 ore annullando 2 match point (non è stato ancora accertato il numero di sigarette fumate da coach Simone Ercoli durante l’incontro n.d.r). E’ stato bravo Chadaj a soffrire meno durante il torneo e ad arrivare più fresco all’atto conclusivo.”
Si diceva di quattro finali giocate da Francesco e di numerosi altri piazzamenti. E’ la conferma che il livello è sicuramente alto anche in tornei di così esiguo montepremi: “Questa stagione è stata l’ennesima conferma del grande equilibrio che c’è in questi tornei. Tanti giocatori di ottimo livello come Azzaro o Andujar quando giocano i futures difficilmente riescono a vincerli. Vincere un torneo è comunque molto dura. Come c’è poca differenza tra il numero 200 e il numero 50, così è anche tra 200 e 500.”
A metà giugno è difficile tirare le somme di una stagione, ma con Francesco abbiamo analizzato qual è stata la più bella vittoria fino ad oggi in questo 2007: “La vittoria più bella voi non la conoscete! E’ stato un match di coppa a squadre che ha permesso alla mia squadra, l’Anzio, di passare dalla A2 alla A1. Ho vinto il singolare decisivo contro Sirianni che è intorno alla posizione 200, annullando 2 match point e vincendo 76 al terzo. Durante questi incontri c’è molto pubblico che ti sostiene e forse è proprio questo che manca nei tornei futures.”
Finiamo con la programmazione di Francesco che, tra poche settimane, inizierà a dedicarsi principalmente ai tornei challenger: “A Teramo sono andato in finale e quindi ho deciso di saltare il challenger di Milano per fare un richiamo atletico di cui avevo necessità. Ora gioco un 15.000$ a L’Aquila. Poi probabilmente qualificazioni al challenger di Reggio Emilia e da lì in poi solo challenger. Mi sento pronto”
Chiosa finale sul fratello Lallo Piccari, qualche tempo fa giovane promessa del tennis azzurro: “Ora sta bene, la schiena è a posto e in una partita secca può già competere ad un ottimo livello. Manca di continuità, ma quella si ritrova solo con la fiducia e con i risultati.”
Intervista realizzata da Alessandro Nizegorodcew e Christian Losito
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