di Fabio Ferro
Ci sono tennisti destinati a scrivere nuove pagine di sport e a riscrivere le regole non scritte di uno sport, grazie alle proprie capacità e alla abnegazione. Il primo tennista che viene in mente è senza dubbio Roger Federer, 33 anni, numero 2 del ranking mondiale, con pochissimi punti a separarlo dal primo, Novak Djokovic. Ma la distanza tra i due è solo numerica o è anche qualitativa? La domanda è lecita nella misura in cui Nole quest’anno ha vinto uno Slam, Wimbledon, e due Master 1000 sul cemento americano. Roger no. Il talento di Basilea, infatti, non ha uno slam in bacheca dal Wimbledon 2012, momento dal quale le difficoltà lo hanno portato a posizioni del ranking a lui non consone. Da allora Roger ha operato molti cambiamenti nella sua vita tennistica e non parliamo solo della racchetta, ma piuttosto della sua programmazione che lo ha portato a giocare tornei meno nobili, pur di resistere in classifica ed inseguire il n.1. Dopo un 2013 piuttosto grigio, Roger è salito notevolmente in classifica, ma soprattutto nel gioco, ma il suo miglior risultato è stato vincere due Mater 1000. Negli ultimi periodi la lotta per la prima posizione è divenuta talmente mediatica da surclassare quasi la finale di Davis, tra Svizzera e Francia, e lo stesso Master Finale, competizioni nelle quali potrà avvenire il sorpasso a Djokovic, pur senza uno slam in bacheca nell’anno. Che un tennista diventasse n.1 senza vincere slam è capitato solo 3 volte nel tennis maschile, con Marcelo Rios nel marzo del 1998, Mc Enroe nel 1982 e Jimmy Connors nel 1975. È una condizione davvero rara, nel tennis moderno, poter arrivare al n.1 senza vincere uno Slam nella stagione in corso, soprattutto perché il grande pubblico, attento a questo genere di risultati, nella storia recente ha condannato aspramente Marcelo Rios per la sua mancanza rispetto ad un Major, senza considerare ciò che è accaduto, in campo femminile con Caroline Wozniaki, arrivata alla prima posizione nel finale del 2010, senza riuscire a vincere uno slam e perdendo in finale alle Finals. Dopo quella vittoria e quel n.1 conquistato con una continuità di risulati a dir poco mostruosa, Caroline ha subito una vera e propria campagna di denigrazione, da tifosi e media, perché non “legittimata” a stare sul tetto del mondo tennistico senza aver vinto uno Slam. C’è da chiedersi se ciò può accadere a Roger Federer. Le condizioni sono le stesse e paragonando i risultati di Novak Djokovic con quelli dello svizzero, subito si nota che il 2014 di Roger Federer è basato sui tornei 1000, 500 e 250, mentre negli Slam ha collezionato una sola finale, persa proprio con Nole che ha in bacheca un maggior numero di tornei prestigiosi. Roger, inoltre, potrebbe essere il primo tennista della storia a non aver vinto uno slam nella stagione a chiudere l’anno al numero 1 e vincere il master contemporaneamente, senza contare l’eventuale vittoria in Davis, Wawrinka permettendo. Volendo essere totalmente distaccati dal valore qualitativo di ogni singolo torneo e ragionando per “freddi numeri”, due Master 1000 valgono esattamente quanto uno Slam, lo stesso sarebbe vincere 4 Atp 500, ma è sicuramente più facile portare a casa 4 ATP 500 rispetto ad uno Slam? E due Master 1000 rispetto ad un Wimbledon? Chi ha la risposta la dia, ma l’unica obiezione che si può muovere è che di Mater e di Atp 500 e di 1000 se ne giocano molti e sicuramente i punti messi in palio surclassano gli 8.000 totali dei 4 Slam.
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