di Alessandro Nizegorodcew
Partiamo dalla stretta attualità. Cosa hai pensato durante l’ultimo game della finale di Santa Margherita di Pula contro Cristiana Ferrando? Quali emozioni si sono alternate nella tua testa?
“Nell’ultimo game della finale, sul 15-15, mi sono detta: “Martina sei semplicemente uno a zero pe te nel primo set, rilassati..” Ho un grosso, grossissimo respiro e via con il servizio conquistando i tre successivi punti. Ero tesa ed emozionata allo stesso tempo. Prima del match point mi sono tornate in mente tantissime immagini, ma ho saputo gestire al meglio la situazione. Ero lì, ero presente, orgogliosissima di me”.
Durante il primo torneo hai superato buone avversarie come Alice Balducci e Anna Floris dimostrando di reggere bene lo stress fisico. Che sensazioni hai avuto duranta la settimana?
“Fisicamente mi sento molto bene. Il mio corpo deve abituarsi nuovamente ai tanti sforzi, anche perché ne ho passate parecchie, ma già rispetto alle scorse settimane mi sono sentita meglio. Anche dal punto di vista tennistico, partita dopo partita, credo di essere migliorata riacquistando sicurezza”.
Ti ha colpito in particolare qualche ragazza affrontata in queste ultime settimane?
“Tra tutte le ragazze affrontare quella che più mi è piaciuta è stata Cristiana Ferrando: aggressiva, muove bene la palla, mi ha colpito in positivo”.
La settimana successiva hai trionfato nuovamente. Ti aspettavi una simile continuità?
“Mi sentivo molto fiduciosa per il torneo successivo, anche perché dal punto di vista fisico avevo pienamente recuperato. Poche ore dopo il primo titolo Itf… Ho pensato che volevo vincerne un altro. E così, punto dopo punto, è arrivata la seconda vittoria consecutiva”
Iniziamo a fare un passo indietro. Dicembre 2009 – Maggio 2014. Questo il periodo che hai passato lontano dal circuito. Lascio a te carta bianca per raccontare questi lunghi 4 anni e mezzo…
“A tutti può succedere di passare periodi difficili nell’arco della vita. Poca felicità, buio, momenti pesanti da sostenere. Io ho sempre avuto la consapevolezza di potercela fare, non ho mai dubitato di me. Tutto ciò anche per quanto concerne il tennis”.
Come è stato all’inizio il tuo rapporto con il tennis?
“Devo dire che il mio rapporto con il tennis all’inizio non è stato facile, ma la voglia di tornare non mi ha mai abbandonato. E’ stato un po’ come sospendere una partita con Lui (il tennis) e riprenderla dopo tanti anni. Molto educatamente Lui (il tennis) mi ha aspettato e ora ce la stiamo giocando…”.
E oggi?
“Mi sono detta: “mi sei mancato tennis” ma soprattutto ho pensato: “mi sei mancata Martina”. Sto cercando di ritrovare la serenità che non ho avuto in questi anni. Le emozioni sono tantissime ma la cosa importante è gestire il tempo, i miei allenamenti, sempre con il sorriso. I sacrifici sono tanti ma sono felice, oggi, di ciò che faccio. Sono passati cinque lunghi anni durante i quali sono cresciuta, maturata molto velocemente, perché o maturavo o… “non ci levavo le gambe”.
Il tuo rapporto con il tennis è cambiato, ma quanto e come è cambiata Martina Trevisan in questi anni?
“Sono cambiata molto. L’esperienza ti fa crescere, gli errori ti costringono a maturare, ma una cosa che non è mai mancata in questi anni è la forza: la forza di volontà, la forza nel cercare di migliorarmi sempre e andare avanti senza mollare mai di fronte a nulla. Sono stata molto forte. Questa forza ormai l’ho fatta mia e non mi abbandonerà mai, nella vita così come nel campo da tennis”.
Quindi il tennis è ancora il tuo sogno?
“Il tennis è ovviamente il mio sogno. Anzi, oggi lo è ancora di più. Il mio sogno è entrare fra le Top-100 Wta e ce la metterà tutta per arrivarci”.
Quali persone senti di dover ringraziare per questo tuo ritorno nel circuito internazionale?
“Mio fratello Matteo e il mio ragazzo Andrea sono due persone molto importanti. Ma la decisione di tornare al tennis è stata mia. Ho parlato tanto con me stessa e ho capito che era la cosa da fare. Al di fuori del campo Andrea è stato ed è invece fondamentale. Solo lui sa quanto sia insostituibile nella mia vita e questa è la cosa più importante”.
Anche tuo fratello Matteo Trevisan (numero 360 Atp) sta vivendo una buona stagione, anche se manca ancora il salto di qualità definitivo. Riuscirà ad esplodere?
“Matteo ha la testa per poter entrare nel gotha del tennis. In questi anni poco fortunati è cresciuto tanto e ha delle potenzialità che nemmeno si immagina. Deve credere di più in ciò che fa, perché è forte, veramente forte”.
Come è organizzata la tua giornata tipo tennistica?
“Per quanto concerne gli allenamenti lavoro in parte con coach Matteo Catarsi e in parte Centro Tecnico Federale di Tirrenia. La mattina seduta di atletica e due ore di tennis, mentre nel pomeriggio, a seconda della condizione fisica, o atletica e tennis o solamente atletica. Negli ultimi tornei ho avuto la fortuna di avere accanto anche Tathiana Garbin”.
Ultima domanda: Cosa è stato e cos’è per te oggi il tennis?
“Il tennis nella mia vita ha avuto molte facce, alcune bellissime, altre meno. Adesso è l’unica cosa che mi fa sentire libera e serena”.
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