di Piero Emmolo
Settimana propizia a 360 gradi per il tennis iberico. Dopo gli acuti “on grass” di Lopez e Bautista Agut, spagnoli padroneggianti anche nel circuito challenger.
MILANO, 35000€, RED CLAY. Trionfatore della tappa meneghina è stato l’iberico Albert Ramos, che bissa il titolo già conquistato nel 2011 nel capoluogo lombardo. Vincitore uscente della manifestazione era il livornese Filippo Volandri, uscito per mano dello spagnolo proveniente dalle qualificazioni, Juan Lizariturry. Il toscano, dopo un torneo nisseno non proprio esaltante, conferma il proprio cattivo stato di forma, messo in mostra anche contro un giocatore abitualmente frequentatore del circuito future. La breve parentesi sull’erba, dettata più da vantaggi di ranking che da un’effettiva scelta di programmazione, è tradizionalmente poco amica a Filo e non promette nulla di buono. Dopo l’affaticamento alla spalla destra sofferto in Sicilia, riesce a superare la convalescenza e ad approdare in finale Pere Riba, soccombente proprio al connazionale Ramos-Vinolas con lo score di 6-3 7-5. Sconfitto proprio dal finalista, in un avvincente match di primo turno durato due set, il trapanese Gianluca Naso. Semifinale per l’altro siciliano nel main draw, Marco Cecchinato. Il palermitano conferma la propria attitudine nel far abbastanza strada quando esce indenne dai primi turni. In semi, il divario qualitativo con Ramos è emerso in tutta la sua eloquenza, con il tennista catalano sempre in assoluto comando degli scambi e del punteggio. Per “Ceck” sempre più pressante la necessità di incamerare qualche altro buon piazzamento al fine di limitare i danni della cambiale in scadenza di San Marino. Prima vittoria in una tappa challenger per l’autoctono Filippo Baldi, che estromette l’austriaco, di tre anni più grande, Dennis Novak. Se l’età è senza dubbio dalla parte di Filippo, diversi addetti ai lavori hanno constatato i limitati margini di miglioramento nel tennis dell’ultimo anno del milanese. Primi turni per la WC Federico Gaio e per il protagonista italiano delle quali a Roma, Stefano Travaglia. Si fermano al primo match anche il buon qualificato Roberto Marcora e Poto Starace, fuori rispettivamente per mano di Maximo Gonzalez e Antonio Veic. Secondo turno per Alberto Brizzi.
MOHAMMEDIA, RED CLAY, 42500$. Nell’appuntamento maghrebino bissa il successo di sette giorni prima, in quel di Caltanissetta, l’iberico Pablo Carreno Busta. Per lo spagnolo, accreditato della prima testa di serie, si tratta dell’ottavo titolo challenger in carriera. La tappa marocchina conferma il feeling eccelso dell’asturiano con le finali nel tour cadetto. Per il ventiduenne un week change di una sola posizione e best ranking di numero 58 distante sole due posizioni. Inevitabile che il peso specifico degli 80 punti messi in cascina sia sempre minore più in alto si navighi nel ranking. Avversario finalista del giocatore di Gijon è stato il redivivo connazionale Munoz De la Nava, sconfitto per 7-6 2-6 6-2. Per il vincitore, charter nella serata alla volta di Londra dove, in un repentino cambio di superficie, ad attenderlo al primo turno v’è David Ferrer. La sorpresa del torneo è fuor di dubbio la semifinale colta dal cileno Nicolas Jarry. La verve agonistica settimanale, solitamente imprescindibile in un classe 1995, gli vale il best ranking di numero 388 ATP. Un 2014 sempre più ricco di buone nuove per il movimento del paese andino che, dopo i miglioramenti di Gonzalo Lama, non può che augurarsi che venga ricomposto lo storico duo-olimpico Gonzalez-Massu, autentiche divinità dello sport dopo Atene 2004. In tabellone originariamente anche Walter Trusendi che, febbricitante, ha dovuto far spazio ad un lucky looser nel main draw. Semifinale a sorpresa anche per il ventunenne belga di Bruges, Joris De Loore, fermato solo al terzo set da Carreno Busta.
TIANJIN, 50000$, HARD. Continua il bisettimanale assolo in terra asiatica per il duo Blaz Kavcic-Kudryatsev. Anche in questo frangente ad avere la meglio è stato lo sloveno, così come nella tappa uzbeka di Fergana di una settimana fa. Il tabellino finale recita 6-2 3-6 7-5 in favore di del giocatore di Lubiana, come Carreno Busta, al secondo sigillo challenger in altrettante partecipazioni negli ultimi 14 giorni. Tabellone ricco di gente asiatica, specie cinese e taipeiana. La vittoria frutta un balzo di ben 24 posizioni, valevoli la piazza ATP numero 98, proprio un gradino sopra Albert Ramos, vincitore a Milano. Due trionfi che danno morale a Kavcic, proveniente da un 2013 e da un inizio di stagione 2014 non proprio esaltante. Nessun italiano ha optato per la partecipazione al torneo cinese.