E’ sempre più Rafa il Cannibale: anche Indian Wells è suo.
di Calogero Campione
Rafael Nadal ha iniziato il 2009 come meglio non avrebbe potuto desiderare.
Dopo aver vinto a Melbourne il primo Slam stagionale, il numero 1 del mondo si è aggiudicato anche il primo Master 1000 dell’anno che, da tradizione, si è disputato nel deserto californiano di Indian Wells. Due tornei sul cemento, due vittorie. Non male per uno a cui fino a poco tempo fa si dava del terraiolo incapace di adattarsi alle superfici più dure.
Ciò che ha impressionato è stata la facilità con cui Nadal ha fatto suo il torneo, se si esclude l’ottavo di finale contro Nalbandian, splendido esemplare di genio e sregolatezza che ha mandato alle ortiche un match già vinto dopo aver preso letteralmente a pallate l’ispanico di Manacor.
Nadal ha salvato cinque match-point e da lì è volato via dritto al trionfo di ieri.
Se alla vigilia una finale Murray – Nadal aveva acceso gli entusiasmi degli appassionati, considerando che allo stato attuale sono i tennisti più caldi del circuito, sono bastati pochissimi scambi per intuire che non ci sarebbe stato un match da copertina.
Pesantemente condizionato da un vento asfissiante, l’incontro non ha mai avuto storia e il punteggio è eloquente a riguardo: 6-1 6-2 per lo spagnolo, che si è meglio adattato alle difficili condizioni atmosferiche, giocando molti back con entrambi i fondamentali poiché conscio dell’impossibiltà di essere aggressivi.
Murray, dal canto suo, ha cercato di abbreviare gli scambi con numerose ed avventate discese a rete, rese poco propizie dal vento che rendeva difficile il timing sulla palla.
Nadal sale a 33 titoli complessivi tra cui 13 Master 1000, ad un solo torneo da Re Roger.
L’impressione è che il dominio di Rafa sia solo all’inizio e che, con la stagione sulla terra in arrivo, la sua bacheca sarà sempre più rinfoltita.
Murray si conferma cliente difficile sul cemento, indigesto a un Federer che non è più Federer, e ha messo la freccia per il sorpasso a Djokovic, in seria crisi di gioco e di risultati.
Che i vertici del ranking Atp stiano per subire uno scossone?
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