di Sergio Pastena
Mettiamola così: questa settimana giocare sulla terra era obbligatorio, a meno di non voler scendere nei Challenger, ma vedere come prima testa di serie in un torneo sul rosso tale Kevin Anderson quanto meno fa strano.
Eppure a Casablanca il primo della lista è proprio il sudafricano, inseguito dai francesi Monfils e Paire e, solo al quarto posto, dal primo degli spagnoli Granollers. Il livello del tabellone, ad essere onesti, non è eccelso come spesso capita per un Atp 250, al punto che rispetto al passato la pattuglia italiana è decisamente poco nutrita. C’è solo Filippo Volandri, che ha un primo turno non impossibile contro il canadese Peliwo.
Curiosità anche per il neo-marocchino Ouahab, ma per il resto pochi spunti degni di nota e possibili sorprese in agguato ad ogni turno.
Long John il rosso?
Rimettiamola così: vero che Houston è in America, ma anche qui al comando delle teste di serie non c’è proprio un terraiolo, a meno di non voler considerare tale John Isner. Long John, però, anche sul mattone tritato sa dire la sua se è vero che qui è campione in carica e se la vedrà con una nutritissima truppa di spagnoli, visto che dal numero 2 al numero 5 del seeding troviamo Robredo, Almagro, Verdasco e Lopez.
Anche Baghdatis va in cerca di gloria, mentre di italiani non c’è traccia. Gli unici due presenti, Crepaldi e Arnaboldi, si sono fermati al primo turno delle qualificazioni.
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