di Adelchi Fioriti
Salve a tutti. Prendendo in prestito la famosa battuta “Famolo strano” che Ivano dice a Jessica nel film “Viaggi di nozze” vorrei presentarvi tre modelli di racchette da tennis molto particolari per forma ed incordatura.
Questi modelli sono solo la punta dell’iceberg di una costante ricerca della racchetta ‘perfetta’, quella che risolve tutti i problemi pratici di ogni giocatore (usura delle corde, tennis elbow, ecc.) e ne valorizza al massimo le prestazioni; la racchetta che noi tutti sogniamo, con la quale sicuramente riusciremmo a giocare alla pari anche con Federer !!!!!
Ma ahimè, la racchetta ‘filosofale’ non è ancora stata trovata.
1984, gli ingegneri della Spalding, famosa ed antica ditta americana, ‘sfornano’ la Spalding Power Tech, un modello con un doppio ponte inverso, uno all’altezza del cuore e l’altro all’altezza della testa della racchetta. Il risultato è una bellissima racchetta dal punto di vista estetico, difficile da reperire a prezzi ‘modici’. Io l’ho comprata, nuova e mai incordata, dopo anni di ricerche, da un venditore ebay belga. All’interno della custodia è presente un libretto di una decina di pagine che illustra nel dettaglio le caratteristiche innovative della racchetta e lo schema per incordarla correttamente. Vengono garantite una zona di impatto più estesa, una potenza uniforme, maggior controllo e minor numero di vibrazioni rispetto ad una racchetta tradizionale. Due in modelli: P.T. 80 (bianca) e P.T. 100 (nera) in fibra di grafite, tensione consigliata 20/21 Kg per il sintetico, 22/23 Kg per il budello.
Sempre negli Stati Uniti, attorno al 1990, è Robin Blackburne a produrre, dopo anni di ricerche, la racchetta Blackburne DS 107 che si caratterizza per una doppia incordatura, ciascuna su ogni lato del piatto corde. Il suo scopo era di annullare l’effetto fionda presente nelle racchette tradizionali con l’aumento, neanche a dirlo, di potenza e controllo. L’International Tennis Federation non ha omologato, per oltre dieci anni, il modello ritenendolo non regolamentare. Vinta questa battaglia, Robin ha lanciato un secondo modello con un piatto corde più piccolo (97 pollici). Se volete approfondire l’argomento potete collegarvi al sito www.blackburnetennis.com dal quale potete anche effettuare l’acquisto (costo 200 dollari + spese di spedizione ed importazione a racchetta). Io l’ho comprata anni fa su ebay, con un risparmio notevole. Non è difficile da reperire!
Conoscete Lennart Bergelin? Gli ultra quarantenni come me se lo ricordano per essere stato il coach di Bjorn Borg anche se, prima di allenare l’orso svedese, era stato anche un ottimo giocatore (62 vittorie in Davis su 88 partecipazioni, semifinale a Wimbledon nel 1948). Ebbene, nei ‘ritagli di tempo’, si è dedicato anche allo studio della racchetta ‘perfetta’. Nel 1986 viene alla luce la MacGregory Bergelin Long String, uno straordinario modello dal formato geometrico particolare. Grazie ad un complicatissimo sistema di incordatura, dove ogni singola corda viene numerata ed indirizzata a un percorso rigoroso, è possibile controllare la tensione delle corde. Completano il quadro un sistema di rotelle posizionato all’interno del telaio e l’incordatura diagonale. Basta ‘girare’ il tacco della racchetta in senso orario od antiorario ed il gioco è fatto: l’incordatura si tende o si allenta in modo uniforme. Semplicemente geniale. La racchetta è tra le più belle della mia collezione ed è stata acquistata da un collezionista statunitense sempre su ebay.
Buon tennis a tutti!!
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