(Steve Johnson – Foto Nizegorodcew)
di Piero Emmolo
Tre gli appuntamenti settimanali in calendario nel circuito challenger. Spicca il trionfo del promettente Bhambri in terra natìa. USA ancora protagonisti con affermazioni di Klahn e Johnson rispettivamente in Australia e nel Texas.
CHENNAI (HARD, 50000$) Positiva affermazione per il giocatore di casa Yuki Bhambri, che conferma di essere un ottimo prospetto in chiave futura per il paese indiano. Il giovane tennista orientale ha prevalso anche sul favorito della vigilia Somdev Devvarman, il quale sebbene accrediato della prima testa di serie non ha saputo opporre resistenza alla frizzante vis agonistica del futuro vincitore. La finale s’è disputata con il russo Alexander Kudryatsev, che ha strenuamente lottato prima di arrendersi al giovane indios per 4-6 6-3 7-5. Curioso duplice derby nelle semifinali del torneo tra le prime due teste di serie e due outsiders. Oltre al citato derby autoctono, Kudryatsev ha infatti avuto la meglio sul connazionale Evgeny Donskoy. Per Yuki terzo titolo challenger in carriera. La vittoria in scioltezza di Traralgon del novembre scorso assume sempre meno i connotati di un exploit occasionale per il ventunenne di Nuova Delhi che in sede di premiazione s’è detto soddisfatto della sua settimana tennistica.
DALLAS (100000$, HARD) Vittoria casalinga anche nell’appuntamento del Texas. A prevalere è stato Steve Johnson in finale sul redivivo Malek Jaziri. Un’autentica manna dal cielo il positivo piazzamento del giocatore tunisino, venuto alla ribalta (e non per demeriti a lui attribuibili) per tristi episodi di carattere antisemita. Ben nota è la vicenda del divieto forzoso di impostogli dalla propria federazione in occasione del match contro l’israeliano Amir Weintraub. La vicenda si chiuse con un ban (da scontare in coppa Davis) alla Federazione tunisina e con una a dir poco mesta esaltazione del gesto coatto di Jaziri da parte della stampa del paese africano. Per Jaziri, unica vera vittima di questo turbillon mediatico internazionale, una finale che dà morale per il proseguo della stagione. Il cammino dell’africano assume ancora più ammirazione per i 4 match points annullati a Ryhne Williams dursnte la semifinale. Deludente le prestazioni delle prime due teste di serie Micheal Russell e Alex Bogomolov Jr, che hanno terminato ai primi turni il loro cammino. Lo score finale è stato un periodico 6-4. Per l’americano a stelle e strisce terzo sigillo challenger in carriera su altrettante finali disputate.
WEST LAKES (50000$, HARD) Prosegue l’attività downunder del mondo challenger. Il circuito faceva tappa nella calda Adelaide dove ad imporsi è stato l’americano classe 1990 Bradley Klahn. Per il californiano è il quinto titolo challenger della carriera e il secondo stagionale dopo quello di Maui ai danni del taipeiano Yang. Parecchi gli australiani incasellati del main draw, molti dei quali stanno preferendo sfruttare fino all’ultimo il fattore casalingo per conquistare preziosi punti in chiave ranking ATP. Il ventitreenne di Poway rispetta i favori del pronostico sconfiggendo in finale l’asiatico del Sol Levante Tatsuma Ito col punteggio di 6-3 7-6. Invidiabile il ruolino di marcia dell’americano che nei due challenger disputati in stagione è riuscito a prevalere con autorità. Con il colombiano Alejandro Falla (anch’egli vittorioso in due tappe del circuito), Klahn si candida prepotentemente per un posto alle ATP Challenger Tour finals, che vedono campione in carica il nostro “Filo” Volandri.