di Emanuele De Vita
Il ventiduenne di Klaipeda, dopo i sei sigilli dello scorso anno nel circuito itf, ha cominciato la nuova stagione come aveva finito, vale a dire vincendo. Nel primo future della sua stagione a Glasgow, si è reso protagonista di una cavalcata trionfale, culminata con la vittoria emozionante in finale contro l’inglese Smethurst. Una vittoria alla Laurynas Grigelis avvenuta al terzo set dopo infinite emozioni e anche occasioni sprecate. Grazie a questo successo, Grigo, allenato magistralmente da Beppe Menga, si è portato alla posizione 257 del ranking atp.
Ti sei ritirato nel future di Sunderland. Come mai? Infortunio o riposo precauzionale?
Ho avuto un problema al tendine d’achille. Non riuscivo più a saltare, quindi non potevo servire e ho preferito ritirarmi. Adesso sto facendo le terapie. All’inizio pensavo fosse qualcosa di grave, ma per fortuna dall’ecografia non è uscito nulla. Spero di recuperare in tempo per giocare la Coppa Davis.
Come gestirai la tua programmazione?
Parto martedi per giocare in Coppa Davis e spero di stare bene per rappresentare il mio paese. Abbiamo un match non difficile contro la Norvegia ma mi dispiacerebbe non giocare, anche perché l’anno scorso non ho potuto partecipare. Poi giocherò sicuramente il challenger di Bergamo e le “quali” a Marsiglia. Purtroppo quest’anno il calendario non aiuta tanto giocatori come me che preferiscono giocare sul veloce. Ci sono veramente pochi tornei in Europa sul rapido. Ad ogni modo spero di riuscire a migliorare anche sulla terra. Oramai mi mancano appena 10 punti per avere la classifica per giocare le quali al Roland Garros che è un appuntamento comunque importante per me.
Hai già cominciato la tua stagione con una vittoria. È l’anno del tuo definitivo salto di qualità?
Sono molto contento di aver cominciato la stagione con una vittoria. A dire la verità non me l’aspettavo perché avevo deciso di partecipare a questi tornei più che altro per scaricare il lavoro della preparazione invernale, in cui ho lavorato molto per migliorare la risposta e la seconda di servizio. Nelle prime partite ho fatto fatica e non ho giocato un bel tennis, ma in semifinale e finale sono salito di livello e ho giocato bene. Sono contento soprattutto perché sono riuscito a vincere anche giocando male nei primi incontri. Spero e sono fiducioso di fare bene quest’anno, non solo a livello Itf, ma anche nei challenger e negli Atp.
Anche l’anno prossimo giocherai la Serie A con Trento?
Penso proprio di si. Nello scorso campionato ho perso solamente un match contro Cipolla. Gioco volentieri la Serie A che costituisce un ottimo allenamento per me.
Vivi e ti alleni in Italia da tanti anni. Oramai ti senti italiano a tutti gli effetti?
Mi trovo molto bene in Italia, in tutto. In Italia ho passato la metà della mia vita, e mi sento a casa. C’è anche la società “Future Talent” di Bergamo che mi segue e mi aiuta moltissimo. Ma sono lituano, e sono orgoglioso di rappresentare il mio paese, soprattutto quando gioco in Coppa Davis.