di Piero Emmolo
Prende avvio la stagione challenger gli appuntamenti di Noumea e San Paolo che fanno da apriscena a questo 2014 tennistico già ricco di sorprese ancor prima del suo effettivo inizio.
NOUMEA (HARD,75000$) Sebbene logisticamente non proprio di agevole raggiunimento, l’incantevole location downunder ha conosciuto un main draw di giocatori qualitativamente ottimi. Accade sovente in tornei posti nelle fasi iniziali della stagione che sebbene senza lauto montepremi attirino comunque giocatori di livello, desiderosi di testare la propria condizione. Il veterano Falla, la promessa belga Goffin, l’altalenante Klizan e l’olandese Huta Galung sono state i principali interpreti della kermesse in Nuova Caledonia. Soccombe con l’orange Huta Galung il nostro Andrea Arnaboldi, sconfitto per 7/5 6/1 in un match che ha avuto verve agonistica solo nel primo parziale. Sono molteplici le attenuanti per il canturino. In primis il pesante jet lag mai facile da gestire; in secondo luogo un sorteggio non proprio benevolo contro un avversario appena a ridosso dei primi 100. Come da pronostico, a prevalere è stato il colombiano Alejandro Falla che ha fatto proprio il decimo titolo challeneger della carriera. In finale a sorpresa il canadese Steven Diez, incapace di far partita alla pari e racimolante solo due games per set. Parziale nota di demerito all’organizzazione per il trofeo del vincitore. Se in passato nel circus ATP, tra i tanti, Acapulco, Gstaad e Abu Dhabi avevano chiosato la premiazione con premi di dubbio gusto (pere auree, piovre vitree e pugnali d’argento) anche gli organizzatore di Noumea meritano una menzione di rilievo in questa particolare classifica di demerito.
SAN PAOLO (HARD,125000$+H) L’appuntamento carioca ha visto al via una gran quantità di sudamericani,specie brasiliani e argentini, che hanno pressochè monopolizzato il tabellone principale. Il favorito della vigilia era l’argentino mattatore di Nadal in quel di Viña del Mar Horacio Zeballos, a sorpresa fuori al primo turno contro il connazionale Augustin Velotti. Solo Simone Vagnozzi a rappresentare i colori azzurri nel main draw verdeoro. L’ascolano ha però disputato un match sottotono soccombendo alla WC autoctona Josè Pereira con il punteggio di 6/3 6/2. A prevalere è stato l’idolo locale Joao Souza che con la vittoria nel challenger casalingo ha inaugurato al meglio la stagione ai nastri di partenza. Il solido brasiliano ha riposto nel carniere il settimo sigillo challenger della carriera sbaragliando in finale il colombiano Alejandro Gonzalez con un perentorio 6/4. Ben figura il promettente ventunenne locale Guilherme Clezar, già destinatario di una wild card nelle finali challenger disputatesi proprio a San Paolo nel novembre scorso. Il giovane brasiliano si è arreso al buon albiceleste Guido Pella solo al tie break del terzo e dopo un’autoritaria affermazione al primo turno. La vittoria permette a Souza di divenire il brasiliano con il ranking ATP più alto, sorpassando il connazionale, ben più blasonato in passato, Thomaz Bellucci. Il sudamericano si assesta infatti alla posizione numero 116 con un salto di ben 24 posizioni. Lontano però il best ranking raggiunto nel 2011 di numero 84 ATP. Porta bene ai giocatori indigeni l’appuntamento di San Paolo, che nelle ultime sei edizioni ha visto prevalere un giocatore di casa in ben 5 occasioni. Anche Ricardo Mello e Thiago Alves hanno infatti di recente entrambi bissato la vittoria nel ricco torneo sudamericano.