(Matteo Donati – Foto Stefano Lanza)
da Biella, Marta Polidori
Oggi stavo letteralmente morendo di freddo!
Sono arrivata prima, mi sono svegliata e sono fiera della mia sveglia!
Giornata di semifinali. Arrivo con due occhiaie da paura e la faccia sbattuta, ma mi infilo gli occhiali e mi copro con la sciarpa, tanto da sembrare quasi un delinquente.
La prima semifinale si svolge tra Gregoire Burquier (numero 256) e Filippo Baldi (numero 1111). Lungi da me voler parlare male di qualcuno, ma io è la seconda volta che vedo giocare Baldi e ancora non mi ha colpita.
Il primo l’ha perso 6-0 in meno di mezz’ora, giocando principalmente sulla linea di fondo e non cambiando mai gioco. In genere se vedi che una tattica non ti porta vantaggio non insisti e ti arrabbi, ma la cambi. Lui ha deciso di giocare d’azzardo e mantenerla. Il secondo il francese cala di concentrazione, devo dire entrambi fumini ma Baldi di più (sarà la giovane età), e Filippo riesce a strapparglielo diventando più grintoso. Inizialmente sopra per 4-1, l’italiano si fa rimontare fino al 4-4 per poi vincere il secondo 6-4.
A me Filippo non colpisce. Ottimo atleta e ottimo tutto, ma il suo tennis non mi dice molto. Ha continuato sulla stessa linea per tutto il match, senza mai anticipare e arrabbiandosi. Una cosa che non mi piace, non amo vederla, è esultare sugli errori gratuiti dell’avversario.
Rimando ulteriormente il mio giudizio, per non urtare nessuno e per essere il più obbiettiva possibile, sperando in una terza volta.
Il match si è chiuso con un 6-2 al terzo per Burquier.
La seconda semifinale è tra Walter Trusendi (numero 369) e Matteo Donati (numero 472).
Molto bella, avvincente e con scambi lunghi e tirati.
La differenza era minima ed è stato bravo Matteo a portarla a casa per 6-1 7-5. Risultato un po’ incoerente se guardiamo il primo e il secondo set.
Queste le dichiarazioni di Matteo dopo il match: “E’ stata una partita molto difficile, sono riuscito a giocare fin dall’inizio carico e aggressivo. Ci avevo già perso le ultime due volte in tre settimane e sono riuscito comunque a cambiare il gioco, vedendo le scorse partite e alla fine nel secondo set mi sono distratto un secondo all’inizio, lui è salito ma sono riuscito subito a riprenderlo. Il giocatore di domani l’ho visto per la prima volta in questo torneo, è uno molto solido. Io faccio il mio gioco e vediamo come va a finire.”
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