di Lorenzo Di Caprio
Parlare di “momento giusto” non è mai stato tanto facile. Ora bisogna fare un risultato importante e cogliere la palla al balzo. Fabio Fognini lo sa e ce lo ha dimostrato in questi primi due turni. Nonostante una qualità di gioco non elevatissima, il tennista nostrano ha interpretato al meglio il derby con Seppi ed il match di stamane con Albert Ramos, dove ha raccolto il massimo risultato con il minimo sforzo.
La notizia più lieta, al di là della vittoria, è arrivata dalla regolarità avuta da Fognini nell’arco dell’intero match: l’azzurro è riuscito ad avere sempre in pugno l’inerzia del gioco, trovando al momento giusto le accelerazioni sia con il diritto che con il rovescio (quest’ultimo soprattutto in lungolinea). Certo un piccolo calo ad inizio secondo set c’è stato, ma Fabio è stato bravo a domarlo per poi tornare a remare da fondo con la consapevolezza di avere un vantaggio in termini di qualità.
L’ostacolo per fare il best ranking ed entrare nei 30 (al momento Fabio è n°31, a soli due punti da Dimitrov) si chiama Tomas Berdych: il ceco ha superato in due set Granollers ma non ha particolarmente convinto. La montagna da scalare riserva molte insidie, è vero, tuttavia Fogna ha dimostrato di esser davvero maturato. La lenta terra rossa di Montecarlo rappresenta un’ulteriore fattore a favore del taggiasco, a maggior ragione se pensiamo al precedente del 2009 sempre nel torneo monegasco (dove Fabio superò proprio l’attuale numero sei del mondo in tre set). Servirà un Fognini deluxe per un’impresa del genere ma le premesse per svoltare la stagione pare ci siano tutte.