Prosegue la rubrica “Pillole dagli States“. Quest’oggi affidiamo la nostra penna a Giampaolo Mauti, attualmente head coach della Rick Macci Tennis Academy
da Boca Raton, Giampaolo Mauti
Ciao a tutti,
il mio nome è Giampaolo Mauti, ho 30 anni e sono nato a Roma. Attualmente sono residente a Boca Raton, in Florida, vicino Miami, dove sono head coach della Rick Macci Tennis Academy. Prima di trasferirmi in Florida nel 2008 ho giocato a livello nazionale e internazionale raggiungendo la posizione 1413 in singolare e la classifica 2.2 nazionale. Tennisticamente sono nato e cresciuto allo Junior Tennis Roma sotto la guida di Marzio Miloro per poi passare un anno al centro tecnico delle Tre Fontane sotto la guida di Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli. A fine 2008 ho deciso di smettere con l’attività agonistica e tramite amici che lavoravano in Florida ho iniziato a fare esperienza come coach all’accademia di Rick Macci a Boca Raton. Sono rimasto subito colpito dal sistema americano e ho continuato a lavorare nella RMTA sino a divenire head coach.
Seguimo e abbiamo lavorato con tantissimi ragazzi di tutte le età tra cui mi piacerebbe mensionare i nomi di Gabriella Price, Jan Abaza, Tornado Ali Black, Robert Hammond, Charlotte Owensby e tanti altri.
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione le grandi differenze che ho trovato qui in Florida rispetto all’Italia: parlo delle strutture che sono davvero eccezionali: campi da tennis ovunque come ad esempio nei parchi pubblici dove la gente gioca gratis a tennis, calcio, baseball, basket, dando così la possibilità a persone che economicamente non si possono permetter di pagare un accademia di poter giocare comunque. Per quanto riguarda le accademie di tennis la prima cosa che mi ha impressionato è stata l’energia che si percepiva sia da parte dei bambini che dei coaches, per non parlare della figura dell’allenatore di tennis, qui in Florida maggiormente rispettata che in Italia.
Un’altra cosa che assolutamente mi ha ha fatto rimanere scioccato sono le strutture universitarie correlate allo sport e inviterei tutti quanti a visitarle perché a parole non si può spiegare quanto il connubio studio-tennis funzioni qui in USA.
Una differenza invece in negativo che ho riscontrato rispetto all’Italia è la troppa pressione che si mette sui bambini considerati fenomeni. E parlo di media, di genitori e allenatori.
Come primo articolo mi fermo qui, pronto a rispondere ad eventuali domande…