di Sergio Pastena
Quasi tutte ancora vive.
Quasi per via di due eccezioni: la prima è la Azarenka, che ha dato forfait, la seconda è la Bartoli out contro una Petkovic in grande spolvero. Per il resto il tabellone di Miami non regala sorprese tra le prime sedici della classifica, ma andiamo con ordine.
Zona S.Williams: Serenona, purtroppo, ha cominciato passeggiando. Diciamo “purtroppo” perché a farne le spese è stata la nostra Flavia Pennetta, che dopo aver superato la Larsson ha fatto due games contro di lei. Ora tocca alla giapponese Morita, brava ad eliminare la Wickmayer. Ancora in gioco Romina Oprandi, che ha eliminato la Safarova, mentre la Wozniacki è passata contro la Pliskova ma rischiando qualcosa: ora è attesa dalla spagnola Muguruza. Nessun problema per la cinese Li, che lascia appena quattro games all’olandese Kiki Bertens. Insomma, pochi scossoni.
Zona A.Radwanska: anche la polacca non ha avuto grosse difficoltà in partenza, per quanto l’avversaria non fosse proprio semplicissima. La Hsieh, però, ha racimolato solo cinque games. Venus Williams, invece, ha sofferto tanto contro Kimiko Date-Krumm (6-4 al terzo) e ora attende Sloane Stephens, brava a ribaltare il match contro la Govortsova nonostante uno 0-6 iniziale. Bene, come detto, la Petkovic, che si guadagna un terzo turno “umano” contro la sorprendente Tomljanovic, mentre la Kvitova cede un set alla Peng e ora affronterà la belga Flipkens, vittoriosa sulla Voegele.
Zona Sharapova: nessun problema per Sarita Errani contro la Hantuchova: solo quattro games per la slovacca e terzo turno contro la rumena Halep, costretta alla maratona contro la Paszek. Fuori la Makarova per mano di una Kuznetsova che conferma i recenti segnali di ripresa e ora affronta la Ivanovic. Bene anche la Kirilenko, che non ha esitazioni contro la Mattek-Sands. Qualche problema in più per la sua prossima avversaria, la Zakopalova, costretta a un tie-break dalla Medina Garrigues. La Sharapova, invece, è come al solito un rullo compressore: due i games lasciato alla Bouchard.
Zona Kerber: in teoria questa sarebbe stata la zona Azarenka, ma è rimasta orfana della bielorussa dopo il suo forfait. Così il comando, in quanto “più alta in grado”, passa alla tedesca, che pure è stata messa in difficoltà dalla nostra leonessa Francesca Schiavone, brava a portarle via un set. Ora per la Kerber c’è la Cirstea. La buona notizia è che, sulla strada verso i quarti, ora la tedesca avrebbe Robertina Vinci, vittoriosa al terzo contro la McHale e che ora ha la Suarez Navarro. In caso di vittoria incrocio abbordabile agli ottavi di finale contro la vincente di Cornet-Davis. Incrociamo le dita.
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