di Giacomo Bertolini
Termina con una sofferta resa ed appena 24 anni la carriera nel circuito professionistico di una delle baby promesse più interessanti in circolazione, l’ungherese Agnes Szavay.
Si chiude dunque nel peggiore dei modi la breve ma intensa parentesi tennistica della giovane scommessa magiara fermata, dopo diverse stagioni altalenanti, dai continui e irrimediabili fastidi alla schiena, causa primaria della prematura uscita di scena della talentuosa Szavay, attualmente impantanata fuori dalle prime 1000 Wta.
Ritiro che lascia l’amaro in bocca agli appassionati di tennis che, negli ultimi anni, avevano assistito alla prepotente ascesa della giovanissima Agnes, spuntata fuori quasi dal nulla e capace per molte stagioni di trainare (pressochè in solitaria) l’intero movimento ungherese, con risultati fulminanti ottenuti sulle più disparate superfici.
Classe 1988 da Kiskunhalas, la Szavay ha infatti rappresentato una delle più convincenti rivelazioni degli ultimi anni grazie ai suoi 5 titoli conquistati in carriera (di cui 2 nella “sua” Budapest) e agli altri ottimi riscontri in successione come i quarti a New York, gli ottavi a Wimbledon e Parigi e la finale persa a New Haven per ritiro, senza contare ovviamente la lunga serie di eccellenti imprese con top ten solide del calibro di Radwanska, Stosur, Jankovic e Venus Williams.
Tennista caparbia e in grado di far confluire nei suoi schemi allo stesso tempo grande precisione e potenza, la Szavay si vede così costretta a gettare la spugna “accontendandosi” di un best ranking stretto ottenuto nell’aprile 2008 alla piazza numero 13.
E con l’annuncio dell’addio definitivo al tennis tocca adesso al nuovo jolly ungherese Timea Babos (classe 1993) raccogliere il testimone della sfortunata Szavay, con il compito di vendicare il beffardo destino che dopo soli 9 anni di professionismo ha messo la parola fine all’esaltante percorso della promettente connazionale.