di Sergio Pastena
Battere le ceche. L’imperativo di questa edizione della Federation Cup è scontato e, almeno per ciò che riguarda l’Italia, possibile: contro di loro giocheremmo in casa, le nostre atlete hanno un ranking migliore e abbiamo un doppio sempre più devastante. Ma prima c’è un passo da compiere: andiamo a vedere la situazione dando un’occhiata ai quarti di finale del World Group.
Repubblica Ceca-Australia: per le campionesse in carica dovrebbe essere un esordio “morbido”. Vero che le australiane contano su Samantha Stosur, ma la tennista aussie non è in un buono stato di forma e, a parte lei, la situazione è decisamente carente a livello di seconda singolarista, mentre le ceche possono contare su una Top 20 come la Safarova da affiancare alla Kvitova. Anche in doppio Hradecka/Hlavackova danno ottime garanzie, anche se per l’Australia abbiamo la coppia Dellacqua/Barty finalista a Melbourne.
Italia-Usa: sarà che devono gestirsi attentamente, sarà che è appena passato uno Slam, sarà che della Fed Cup non gliene è mai potuto fregare di meno (e diciamole le cose, ogni tanto!) ma le Williams non ci saranno. A Rimini, quindi, Errani e Vinci dovrebbero bastare per abbattere Lepchenko, Hampton, Oudin e Huber, e chissà che non ci sia spazio per la Knapp o per “Nasty” Burnett. Non impressioni il 9-2 statunitense nei precedenti: abbiamo vinto gli ultimi due e gli altri sono ultradecennali. Ora siamo più forti noi.
Russia-Giappone: diciamo la verità, per le giapponesi è già una gioia esserci, peraltro grazie alla vittoria a Tokyo contro il Belgio C (Van Uytvanck e Hendler). A Mosca contro la Russia, priva della Sharapova ma con una Kirilenko in ottima forma e tre opzioni validissime per il secondo singolare, non dovrebbe esserci storia. Comunque la giovane Morita e la veterana Date-Krumm (venti gli anni di differenza tra le due) faranno di tutto per opporre resistenza. E hai visto mai,magari portare a casa un punto per il Sol Levante…
Serbia-Slovacchia: sicuramente la sfida più equilibrata di questo primo turno. La Serbia gioca in casa e, con Ivanovic e Jovanovski, ha sicuramente una squadra solida, anche se le slovacche hanno in più l’opzione Rybarykova nel caso la Hantuchova non dovesse girare al meglio (ferma restando la Cibulkova).Non basterà, quindi, la finale dell’anno scorso a far campare di rendita le serbe: gli ultimi due precedenti, targati rispettivamente 2011 e 2010, sono stati decisi dal doppio finale e c’è stata una vittoria a testa.
World Group I
Svizzera-Belgio: se non altro le belghe avranno Wickmayer e Flipkens, e dovrebbero bastare per avere la meglio sulle svizzere, che puntano sulla Oprandi e la Voegele visto che la Bacszinsky non gira al meglio.
Argentina-Svezia: senza la Dulko le argentine, ancora nel gruppo I dopo uno spareggio con la Cina di riserva, sono ben poca cosa. La Svezia con Arvidsson e Larsson parte favorita nonostante la trasferta.
Spagna-Ucraina: terra spagnola, padrone di casa favorite. Attenzione, però: l’anno scorso l’Italia sudò sette camicie perché la Tsurenko era in modalità monstre e non sbagliò un colpo. Ed ora c’è pure la Svitolina…
Francia-Germania: spareggio di lusso, specie perché tra Bartoli, Cornet, Goerges e Lisicki di nomi di spicco ce ne sono. Difficile fare un pronostico, quello che è certo è che si tratta di una sfida da World Group…
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