da Torino, Alessandro Nizegorodcew
Sveglia alle 9 e colazione in hotel. La Croazia è ancora tutta al ristorante a mangiare, mentre dei nostri vedo solamente Fabio Fognini. Accanto a “Fogna” c’è il grande Alberto Giraudo. Mi fermo nella hall a chiacchierare con Fabio, Alberto e Fulvio Fognini… Su Tuttosport in un’intervista Paolo Bonolis paragona Fognini a Zarate (uno dei giocatori più odiati da compagni, allenatori e tifosi). Fabio infatti non sembra esattamente felice del paragone… Parlo un po’ di golf con Giraudo che ormai da 3 anni lo pratica bene e con regolarità (mi piacerebbe provare al mio rientro a Roma).
Doccia in albergo e poi si va alla Pinacoteca qui accanto a vedere Damien Hirst. Scopro in realtà che la mostra non è di Hirst, ma è la sua collezione privata. Non male però: Picasso, Giacometti, Bacon e tanti artisti contemporanei di fama mondiale. Prima delle mostra (seguirò per un’oretta una guida brava e … gratuita) salgo sul tetto del palazzo e ammiro il bellissimo paesaggio piemontese arricchito da un sole meraviglioso e caldo. Seppi sta per iniziare, un bel panino da panino giusto e via verso il Palavela.
Arrivo tardi e quindi il wifi, che purtroppo deve avere un massimo di computer connessi molto basso, non funziona. Tento anche di collegarmi con un’altro wireless con password. La indovino clamorosamente! Ma prende malissimo e non riesco nemmeno a guardare la posta.
Seppi purtroppo non entra mai in partita. Il sussulto nel terzo è inutile e finisce per perdere 63 63 75. Sembrava il Seppi degli ultimi 3 set contro Chardy a Melbourne. Tutti i colpi lungolinea a rete e molto poco incisivo con il servizio. Cilic invece gioca la migliore partita della tre giorni piemontese e chiude il match. Si rivaluta ancor di più il match di Lorenzi di venerdì, ma tanto i critici di Paolino troveranno sempre scuse per negare l’evidenza. Ormai Paolo Lorenzi è una realtà del circuito Atp e merita enorme rispetto. Bisognerebbe sciacquarsi la bocca e applaudire prima di parlarne. Un giocatore mai considerato da nessuno, mai aiutato da nessuno, che invece oggi è il numero 3 d’Italia e primi 60 Atp. Chapeu!
Trovo la linea finalmente dopo il match di Seppi (molti colleghi si sono spostati per la conferenza stampa e hanno staccato i loro pc) e inizio a scrivere il diario di bordo. Adesso si aspetta Fognini-Dodig, speriamo sia centrato sin dall’inizio.
Fogni parte benissimo esaltando i quasi 7000 del Palavela. Ma sul 2-1 e servizio inizia a commettere errori incredibili (una volée a campo aperto sbagliata e uno smash facilissimo in rete). Il primo set finisce 6-4 per la Croazia dopo un ultimo gioco di servizio inguardabile di Fabio. Iniziano ad aleggiare gli spettri. Fabio si sveglia in tempo nel secondo e lo chiude con il medesimo punteggio. Dodig ad inizio terzo subisce il break, sembra più stanco, ma Fabio non riesce ad ammazzare la partita e lo tiene in vita. Per fortuna però Fabio mantiene la lucidità e chiude 6-4 anche il terzo set. Siamo ad un passo dalla vittoria e dal passaggio del turno. Intanto una signora urla: “sbrigatevi che devo andare a cena fuori…” Vediamo se Fognini la accontenta… 2-0 per Fabio al quarto con palla del doppio break. Ma Dodig non ci sta e gioca alla grande per 10 minuti, cambiando tattica, sempre in attacco. Appena può va a rete e attacca soprattutto con il rovescio.. Ma Fognini forse ricorda il match con Monfils. Sul 4-4 servizio Dodig e 40-0 per il croato Fognini gioca 5 splendidi punti e mette a segno il break (a Parigi vince il game decisivo in questo modo). E poi tiene il servizio sul 5-4 portando l’Italia al secondo turno di Coppa Davis!
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