Jamm jamm… Iamunno!

di Piero Zucca

Intervista al vincitore del Lemon Bowl 2013 per la categoria Under 16, Daniele Iamunno, giocatore dal diritto solidissimo e una mentalità che per avere solo 15 anni sorprende. Daniele ci racconta un po’ di se stesso, dalla scuola ai prossimi progetti futuri, dalle emozioni del successo più importante a quando iniziò per la prima volta a giocare a Tennis.

A che età hai iniziato a giocare a tennis e per quali motivi? Dove hai iniziato a giocare?

“Ho iniziato all’età di 5 anni vedendo i miei fratelli che giocavano quando con la mia famiglia eravamo in vacanza.”

Parlaci un po’ dei risultati migliori che hai raggiunto nella tua giovane carriera.

“Ho iniziato il 2012 perdendo in finale sia al Torneo di Natale di Bari, sia al Lemon Bowl. Ho vinto per 2 anni consecutivi i campionati Italiani a squadre (u 12 e u 13). In singolo ho perso in semifinale al torneo ETA di Brindisi, ai quarti alla Stanley Cup di Roma e ai quarti al torneo ETA di Pescara. Per quanto riguarda il doppio ho vinto sempre a Pescara (con il mio compagno Giovanni Calvano). Mentre negli ultimi mesi i migliori risultati sono stati a Giugno con la vittoria  ai Campionati Regionali e a Settembre mi sono qualificato tra i primi 4 d’Italia (Semifinale ai Campionati Italiani). Alla fine ho vinto il Lemon Bowl 2013.”

Qual è la tua giornata tipo?

“La mattina, nei giorni lavorativi, inizio la scuola alle 8:00: frequento il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Napoli. Il più delle volte esco alle 14:10. Dato che 3 giorni alla settimana faccio atletica dalle 15:30 alle 17:30, finisco di mangiare alle 15:00 e organizzo i miei studi in quella mezz’ora di spacco. Mi alleno dalle 18:00 alle 20:00 tutti i giorni tranne il Sabato e la Domenica. Tornato dagli allenamenti ceno e ricomincio a studiare. Forse, per molti è un po’ stressante come vita ma per me è molto meglio tenersi occupati che starsene tutto il giorno in panciolle.”

Sei stato definito l’ “ Andreev del Vesuvio”. Ti rivedi in qualche modo nel tennista russo?

“Non sono molto d’accordo con questo soprannome ma non biasimo i giornalisti che mi hanno definito tale. La mia impugnatura non è assolutamente quella di Andreev (che stimo per la tenacia in campo) ma comunque il movimento è simile a causa del portamento della racchetta in modo parallelo con la terra (non obbligatoriamente dovuto all’impugnatura ma ad un gesto personale). Tuttavia ringrazio coloro che mi hanno paragonato a grandi campioni come il tennista russo.”

Hai vinto il Lemon Bowl nella categoria, under 16, con un’anno d’anticipo, qualche settimana fa. Ti aspettavi questa vittoria? Quali sensazioni ed emozioni hai provato?

“Sinceramente quest’anno sentivo fosse l’anno giusto per aggiudicarmi il trofeo. Ho lavorato duramente prima del torneo e gli allenamenti con il mio maestro Giuseppe Fusco ( il mio Barbone) e il mio preparatore atletico Francesco Crispi.
Ciò che mi ha più colpito è il gesto della firma all’albo d’oro, da me tanto desiderato.”

Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2013?

“ L’obiettivo primario è sicuramente fare bene nei tornei ETA, ma ancor prima mi impegnerò ad arrivare ad un buon piazzamento al torneo all’Avvenire.”

Ti ha fatto piacere essere stato proclamato il diritto migliore del Lemon Bowl negli Oscar di questo prestigioso torneo?

“Indubbiamente sì. Mi ci ritrovo perfettamente e sono sicuro di migliorarlo ancora tanto, come hanno affermato, non penso di buttare a terra un muro ma, ironicamente, potrebbe essere un carro armato.”

Come riesci a dividere la tua vita tra scuola e tennis agonistico?

“L’intrecciarsi di questi 2 impegni mi stanca, ma dato che il piacere per questo sport è grande, mi permette di sfruttare ogni piccola occasione per sviluppare i miei studi o per allenarmi, il più delle volte cerco di sfruttare ogni minuto che ho a disposizione per migliorare.”

Secondo te quali sono i tuoi pregi tecnici in campo?

“Fin da piccolo il mio maestro mi ha insegnato a non dare molta attenzione alla tecnica intesa come  colpi ma alla presentazione in campo, ovvero l’atteggiamento.
Devi essere impassibile in campo, sempre a testa alta e anche se stai perdendo devi crederci pure se dall’altra parte c’è Federer! Non importa chi ci sia dall’altra parte, distruggilo prima mentalmente e poi tennisticamente! così mi suggerisce il maestro.”

Segui il tennis in tv? Quali sono i tuoi campioni preferiti?

“Pochissimo, assisto solo ad alcuni tornei ATP ma non me ne interesso molto. Mi piace al contrario seguire gli sport di squadra come rugby, baseball e basket. Mentre il calcio non mi colpisce più di tanto.”

Guardando al futuro. Pensi di esser a buon punto per diventare un tennista pro?

“Ti dico la verità, purtroppo non sono molto ottimista al riguardo ma sempre meglio provarci!”

Leggi anche: