di Sergio Pastena
Bonjour Richard!
Potevano esserci tre sorprese, invece nei tornei di inizio stagione hanno vinto giocatori in alto nel seeding dei rispettivi tabelloni.
Partiamo dal torneo più ricco, ovvero quello di Doha: in Qatar il favorito d’obbligo era David Ferrer, che tuttavia ha avuto una partenza difficile contro il redivivo Dustin Brown. Ferru ha poi superato in scioltezza Kamke e il bravissimo Paolino Lorenzi, arrivato ai quarti battendo Ramos e Rosol, ma poi si è inceppato in semifinale contro un Davydenko fino a quel momento inarrestabile, anche contro il nostro Bolelli che nei quarti (bravo anche lui) ha rimediato la miseria di due games.
A quel punto, visti gli stati di forma, il russo, sempre a suo agio sui campi di Doha, pareva favorito contro il francese Richard Gasquet, che aveva rischiato seriamente di uscire al secondo turno contro Grega Zemlja. Niente da fare: Riccardino ha tirato fuori la miglior prestazione del torneo e, dopo aver perso il primo set, è stato bravo a rimontare e a chiudere 3-6 7-6(4) 6-3.
Bravo Andy, ma che Dimitrov…
Capitolo Brisbane: in Australia non potevano vantare il montepremi più alto, ma sicuramente il giocatore più prestigioso, quell’Andy Murray che è andato a confermare il titolo pur con qualche ansia imprevista nel secondo turno contro il qualificato John Millman. Nella parte alta lo scozzese ha superato anche Istomin e Nishikori, mentre in basso le sorprese si sprecavano: Baghdatis ha fatto fuori Florian Mayer e Simon ma, udite udite, si è dovuto arrendere a Grigor Dimitrov.
Le nouveau Federer ha giocato un gran bel torneo e anche nella finale, persa 6-7 4-6, è stato estremamente competitivo: le vittorie al secondo turno con Raonic e nei quarti con Melzer lo provano, ora tutto sta a trovare la giusta continuità. Apriamo una parentesi: nella Hopman Cup Tomic ha battuto Djokovic, segno che i giovanissimi non stanno certo a guardare.
Tips, buona la prima
Infine Chennai, dove stava per vincere un giocatore nemmeno quotato dai bookmakers: Roberto Bautista-Agut, infatti, non solo si è arrampicato fino alla finale facendo secchi Paire e, soprattutto, Tomas Berdych, ma ha anche strappato il primo set a Janko Tipsarevic mostrando una continuità disarmante al servizio. Poi, però, il maggior spessore tecnico del serbo, che a onor del vero non ha avuto un tabellone troppo complesso (semifinale con Bedene), è uscito fuori e Tips ha chiuso 3-6 6-1 6-3.
Ma andiamo a vedere ora i due tornei di questa settimana.
Ad Auckland c’è Ferrer
David Ferrer sarà la prima testa di serie del torneo neozelandese di Auckland, altra tappa di avvicinamento agli Australian Open: il seeding è buono per essere un torneo di inizio stagione, potendo schierare come seconda testa di serie Kohlschreiber, seguito da Haas e Querrey. C’è tanta curiosità per il ritorno in campo di Jerzy Janowicz dopo l’exploit di Parigi a fine 2012.
Il torneo neozelandese è uno di quelli “storici” dell’Atp, visto che è stato introdotto nel 1971: tra i suoi campioni passati vanta tennisti del calibro di Bjorn Borg e Marcelo Rios, mentre a difendere il titolo sarà proprio il numero uno del tabellone Ferrer.
Il tabellone vede la presenza di un solo italiano, Paolo Lorenzi, che sarà impegnato subito contro Lukas Lacko. Si sono invece fermati nelle qualificazioni Flavio Cipolla, battuto in tre set da Hanescu, e l’irriducibile Enrico Becuzzi, che ci ha provato ancora una volta ottenendo due games contro l’atleta di casa Sebastian Lavie.
Sidney: speranza Seppi
Decisamente più forti le speranze tricolori all’APIA International, dove come terza testa di serie possiamo vantare Andreas Seppi. L’altoatesino è capitato in uno slot complesso, non tanto per il potenziale incrocio nei quarti con Granollers quanto, piuttosto, perché da quella parte ci sono un Tommy Robredo in risalita e, soprattutto, Fabio Fognini e Grigor Dimitrov, che peraltro si affronteranno al primo turno.
La prima testa di serie è appannaggio di Isner e Long John potrebbe trovarsi di fronte ad un derby a stelle e strisce contro Harrison nel secondo turno. Potrebbe, dicevamo, perché Harrison ha beccato subito un Bautista-Agut in gran forma. In questa zona del tabellone troviamo anche Verdasco, Chardy e Stepanek, oltre al sempre pericoloso Feliciano Lopez. Il lato basso, invece, oltre che Seppi ha anche Gilles Simon, che pure dalla sua parte rischia di incrociare un Tomic galvanizzato dalla vittoria su Djokovic e spinto dal pubblico di casa.
Quello di Sidney è un altro evento che dura dal 1971 e vede grandi nomi tra i vincitori passati: Hewitt, Federer, Sampras. Il campione in carica è però Jarkko Nieminen, che al primo turno ha beccato Phau ma non ha troppe speranze di riconferma.
Anche se, ad inizio stagione, è meglio non dire mai mai…
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