di Sergio Pastena
Anche l’ATP si sveglia, seppur in maniera un po’ più pigra del tennis al femminile: dopo le consuete e remunerative esibizioni di inizio anno e il primo botto stagionale, la notizia dell’assenza di Nadal agli Australian Open, si comincia come da tradizione da oriente, seppur a vari meridiani e in diverse nazioni.
Andiamo a vedere i protagonisti…
L’infaticabile Andy
Lo storico evento di Brisbane sarà il torneo con meno Top Ten nella lista, ma il tabellone è decisamente di tutto rispetto.
Innanzi tutto quella testa di serie risponde al nome di Andrew Murray da Dunblane, e ad inizio stagione non è cosa da poco. Seconto punto: in campo ci saranno tipi come Milos Raonic, Gilles Simon e Alexandr Dolgopolov. Terzo punto: ad impreziosire il tutto troviamo la presenza di Lleyton Hewitt.
Proprio l’ex numero uno al mondo ha l’accoppiata più suggestiva al primo turno, visto che ha pescato un altro veterano come Stepanek: tante le primavere in campo, mentre saranno decisamente di meno quelle del primo turno tra Goffin e il talento di casa Ebden. Sempre per l’esordio, consigliamo la sfida tra due talenti purissimi come Dimitrov e Baker.
Italiani? Nulla di fatto: non ce n’erano in tabellone e nemmeno nelle qualificazioni. L’Australia è lontana…
Scusi, per le Indie?
Non ci sarà arrivato Colombo, ma Tomas almeno ce l’ha fatta.
Sarà Berdych, infatti, la prima testa di serie del torneo di Chennai, che è giunto ormai al sedicesimo anno di attività: il ceco è arrivato in extremis ed è entrato in tabellone grazie a una wild card, togliendo il dominio del ranking a Janko Tipsarevic.
Scalano via via anche gli altri, con Cilic e Wawrinka a completare il quadro delle ipotetiche semifinali e Benoit Paire costretto a disputare il primo turno. A proposito: il dropshottista francese avrà di fronte un altro dalla mano delicata come il nostro Flavio Cipolla: non voleranno pallate, ma la sfida dovrebbe essere delle più godibili.
Si rivede in campo Somdev Devvarman mentre, sempre tra gli indiani, ovvia l’altra wild card per Yuki Bhambri. Le qualificazioni vedono al turno decisivo Filip Krajinovic mentre, a sorpresa, è uscito Petzschner, costretto al ritiro contro il tedesco Begemann.
E mia nonna Special Guest
Non dispiace, onestamente, vedere il tabellone di Doha andare via via impippando, anno dopo anno.
L’evento qatariota, alla ventesima edizione, negli ultimi anni aveva potuto vedere in campo sempre uno tra Nadal e Federer quando non entrambi. Non dispiace, dicevamo, perché forse qualcuno tra gli emiri capirà che non sempre bastano i soldi per fare un buon torneo.
Così questo ATP 250 dal montepremi spropositato (oltre il milione di dollari) vedrà in campo come prima testa di serie David Ferrer: per carità, ad averceli tennisti così forti e, non fosse stato per le condizioni fisiche precarie, anche Rafa sarebbe stato della partita. Però se fino all’anno scorso c’era la tradizione di mandare in campo al primo turno un dilettante allo sbaraglio, stavolta sono addirittura due: oltre a Joabor Ali Mutawa, l’anno scorso disintegrato da Cipolla in 37 minuti, ci sarà anche Mousa Shanan Zayed, premiato per aver colto un punto Atp contro un tennista del Bahrain (ah beh, allora…): per lui Monfils in un incontro da bollino rosso.
Seconda testa di serie sarà Richard Gasquet, ben tre gli italiani in campo: Fabio Fognini incrocia la racchetta con Grega Zemlja, Paolo Lorenzi becca Albert Ramos mentre a Simone Bolelli tocca l’altro spagnolo Gimeno-Traver. Matteo Viola è al turno decisivo delle qualificazioni contro Tobias Kamke.
A proposito, c’erano due qatarioti anche nelle qualificazioni. Game totali conquistati? Zero…
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