di Giacomo Bertolini
Tra Giochi Olimpici, ritiri di lusso, alternanze al vertice del ranking e infortuni inattesi cala il sipario sull’intensa stagione 2012 del circuito Atp, semza ombra di dubbio tra le più equilibrate e spettacolari degli ultimi anni.
C’è chi ha confermato gli straordinari risultati dell’annata precedente, chi ha fallito nelle prove più attese, chi è stato costretto a fermarsi a lungo per poi tornare più determinato di prima e chi invece ha dato il suo addio definitivo alla carriera professionistica.
Insomma tra redivivi veterani e giovani promesse in rampa di lancio la stagione appena conclusa ha offerto non pochi spunti e stimoli per affacciarsi con rinnovato interesse al prossimo anno di tennis, ben consapevoli però di trovarsi di fronte a scenari complessi e per nulla semplici da prevedere.
Quali saranno e come potrebbero variare gli equilibri in vetta alla classifica, quali tabù verranno sfatati, chi assalterà la Top Ten e chi ci stupirà irrompendo nei 100?
Proviamo a fare ordine nell’intricato mosaico Atp con le previsioni per la stagione 2013…
Parte ovviamente con la Top Ten il Toto-2013 di Spazio Tennis e non si poteva non esordire con i suoi massimi esponenti.
Pochi dubbi sulle posizioni al vertice dove non dovrebbe essere intaccato il dominio di Novak Djokovic e Roger Federer, con il serbo impegnato a custodire il primato mondiale e l’elvetico pronto a gestire e dosare le preziose energie riducendo la sua programmazione in vista della pesante cambiale che dovrà scontare durante tutto l’anno.
Discorso diverso invece per Andy Murray che, dopo aver rotto la maledizione Slam, sarà alle prese con la stagione dell’attesa consacrazione, delicato banco di prova che gli concederà ben poche occasioni di distrazione, mentre per quanto riguarda Rafael Nadal ogni giudizio è sospeso in attesa del suo agognato ritorno in campo dopo l’infortunio.
La grande incognita dettata dallo stato di forma dell’iberico apre tuttavia interessanti contesti attorno al fuoriclasse di Manacor visto che, se comprensibilmente non dovesse difendere tutti i punti subito ad inizio anno, potrebbe essere seriamente insidiato dal soldatino David Ferrer, in stato di grazia dopo la vittoria a Parig-Bercy e quantomai intenzionato a diventare il primo tennista di Spagna.
Nessun dubbio, inoltre, sui restanti protagonisti della Top Ten con le granitiche e scontate presenze di Tomas Berdych, Juan Martin Del Potro e Jo-Wilfred Tsonga da cui però ci si attende una maggior incisività negli Slam per poter confermare il loro stato di terzi incomodi alla caccia dei “Fabolous Four”.
Più interessante invece la bagarre nella parte bassa del primi 10 con Janko Tipsarevic e Richard Gasquet schierati nel difficile compito di stabilizzarsi tra i grandi, rintuzzando l’ascesa di insidiosi tennisti come Nicolas Almagro, Milos Raonic e dell’instabile numero uno d’America John Isner.
Passando invece ad analizzare le situazioni degli altri papabili outsider del ranking attenzione ai possibili colpacci di due talenti come Aleksander Dolgopolov e Kei Nishikori che, una volta trovata la giusta continuità, non dovrebbero avere problemi a sfondare tra i primi 15 a discapito, ad esempio, del troppo altalenante francese Gilles Simon.
Sul fronte invece dei veterani alle prese con una seconda giovinezza onore al merito di Tommy Haas, Fernando Verdasco, Floryan Mayer e Jurgen Melzer che tuttavia dovranno fare i salti mortali per mantenersi in Top 30 vista la concorrenza spietata di mine vaganti d’eccezione come Jerzy Janowicz, Martin Klizan e Thomaz Bellucci, autori di un finale di stagione da urlo e destinati a puntare dritto verso i primi 20.
Dalle retrovie invece molto attese le performance dei brillanti David Goffin, Grigor Dimitrov e della “testa calda” Bernard Tomic, mentre sarà singolare anche scoprire il destino di diversi giocatori esperti in lenta risalita nel ranking come Lleyton Hewitt, Nikolay Davydenko e Paul-Henri Mathieu... aria di nuova rinascita o di inesorabile declino?
Toccando invece la categoria dei frequentatori abitudinari di challenger in attesa di guadagnarsi un posto fisso negli Atp e magari nei primi 60 da tenere d’occhio Grega Zemilja, Aljaz Bedene, Jurgen Zopp e il vincitore del Master B Guido Pella, augurandogli di non ripetere il flop di Cedrick Marcel Stebe.
Di assoluto interesse è, infine, la corsa sfrenata per un posto nei 100 a cui ovviamente si candidano le più disparate categorie di tennisti: dalle vecchie glorie Tommy Robredo, James Blake, Dimitri Tursunov a due nomi di grande caratura come Ernests Gulbis e Thiemo De Bakker che, una volta sistemate le varie turbolenze caratteriali e gli acciacchi fisici non dovrebbe avere ostacoli rientrando di prepotenza nella classifica che gli si compete.
Trattamento a parte invece per tutti i grandi arbeiter del circuito Challenger e Futures che, a suon di costanti successi, sono riusciti a ritagliarsi un posto alle porte dei 100, in attesa dell’ultimo, definitivo, allungo: si va dall’argentino Martin Alund, al brasiliano Thiago Alves, senza dimenticare il canadese Vasek Pospisil e l’intramontabile francese Marc Gicquel.
Ma su tutti, ovviamente, troneggia la nutrita pattuglia di futuri talenti internazionali trainata principalmente dalla classe 1992 di Diego Schwartzmann, Javier Marti, Denis Kudla e Jack Sock, passando poi per i promettenti Federico Del Bonis e Ricardas Berankis e dai due jolly offerti dalla Cina che, dopo anni di latitanza nel maschile, sembra aver trovato due pedine interessanti in Ze Zhang e Wu Di.
Il 2013 comincia a mandare i suoi primi segnali, tutto sta vedere chi, sin dalle battute iniziali, sarà disposto a farsi subito trovare pronto negli ambiti vertici tanto quanto nei bassifondi del ranking…