di Alessandro Nizegorodcew e Alessandro Ferro
Il Tennis Club Nomentano, da neo-promosso in Serie A, ha conquistato il tricolore al primo tentativo. Carolina Pillot, Marina Shamayko, Karin Knapp ed Emily Stellato ha portato a compimento una splendida cavalcata, conclusasi con la vittoria in finale sul TC Prato, surclassato con un netto 3-0. Fabrizio Zeppieri, capitano del Nomentano (nonché coach della Pillot), ha raccontato questo grande ed inaspettato trionfo.
Fabrizio Zeppieri, direttore tecnico e capitano del tennis club Nomentano, fresco di tricolore. Cosa si prova?
“E’ un’emozione grandissima, per noi e tutto il club. E’ stata una vittoria insperata, ad inizio anno puntavamo ai play off, non certo allo scudetto. Aver vinto è ancora più piacevole”.
Dalla serie C al titolo in soli 4 anni, la vostra è una vera e propria favola.
“Quattro anni fa giocavamo in serie C, la nostra squadra è partita con il vivaio. Quest’anno con l’arrivo di Karin Knapp siamo diventati competitivi anche per l’A1”.
Un team fantastico composto da Carolina Pillot, Marina Shamayko, Karin Knapp ed Emily Stellato. Chi l’ha sorpresa maggiormente?
“La sorpresa è stata la vittoria di ieri di Carolina Pillot sulla Dentoni che ci ha spianato la strada per la vittoria. Tutte e quattro hanno contribuito in modo determinante. Karin Knapp mi ha colpito perché, oltre ad essere un’ottima giocatrice, ha dimostrato disponibilità ed attaccamento alla competizione; Marina Shamayko in tre anni non ha mai perso un singolare dando grande prova di maturità; Carolina Pillot non ha giocato sempre benissimo ma durante la finale ha fatto un match fantastico; Emily Stellato adesso è più maestra che giocatrice ma si è fatta trovare pronta nel momento in cui è stata chiamata a doversi confrontare con le avversarie”.
E’ stata sicuramente un’emozione speciale per Carolina Pillot, il nonno Umberto Pillot è il presidente e fondatore del club Nomentano.
“Tutti abbiamo dedicato la vittoria ad Umberto perché è il vero artefice di tutto ciò. E’ un appassionato di tennis, in questi anni ha sempre fatto squadre competitive. Per lui è il coronamento di tante squadre costruite negli anni per vincere un titolo”.
Stagione gloriosa, c’è stato qualche momento difficile da affrontare in questa cavalcata trionfale?
“Si, alla prima giornata abbiamo perso un doppio che pensavamo di aver vinto contro Cagliari, l’infortunio della Shamayko e non ultimo lo stiramento alla gamba di Carolina Pillot in semifinale. Non era previsto che giocasse la finale, poi ha recuperato e ieri ha vinto il match”.
Qual è il segreto che vi ha portato in così breve tempo dalla serie C a vincere lo scudetto?
“Non c’è un segreto. Noi abbiamo sempre cercato di creare dei sani presupposti sportivi. Non abbiamo mai pensato di vincere un titolo. Per noi è importante avere un buon vivaio, la squadra è stata conseguenza di questo”.
Come ve lo aspettate il prossimo anno?
“Ricco di soddisfazioni con i nostri atleti. Speriamo che Carolina salga a livello internazionale, nutriamo ambizioni di crescita per Marco Mosciatti, uno dei migliori 97’, e alcuni ragazzi di seconda categoria molto validi. Con il team maschile puntiamo a creare una squadra competitiva per migliorare anche con loro”.
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