Smetto, anzi no…


(Alessandro Petrone – Foto Alex Runggaldier)

La stagione di Alessandro Petrone, per certi versi, sembra già una favola pur non essendo ancora entrato nel circuito maggiore. Egli aveva praticamente deciso di ritirarsi per proseguire gli studi universitari quando a Maggio ha ripreso ad allenarsi per poi issarsi fino alla posizione 690 ATP attuale, peraltro ancora migliorabile entro fine stagione, facendo finale al Future di Izmir ed entrando nel main draw del Challenger di Ortisei. Benchè per un normale appassionato non possa sembrare granchè, già riuscire ancora a essere un professionista dopo aver praticamente deciso di ritirarsi è un risultato più che rilevante. Ora spera di salire ancora fino ad entrare nei 400, vedremo se la preparazione invernale a cavallo di capodanno gli permetterà di raggiungere i suoi obiettivi. Noi glielo auguriamo

Che voto dai al tuo 2012?
“Un bel 9 perché ad agosto del 2011 avevo deciso di smettere con il tennis professionistico e iscrivermi all’università. Quindi quest’anno fino a giugno praticamente non ho fatto tornei perchè ho frequentato e dato esami all’università e ho fatto il maestro/palleggiatore in alcuni circoli vicini a casa giusto per non abbandonare completamente il tennis. Poi a maggio Laura Golarsa mi ha iniziato a chiamare per andare a giocare da lei una volta a settimana e cosi pian piano ho ripreso ad allenarmi e fare tornei Open per tutto giugno. Visto che questi tornei andavano bene e mi sentivo meglio ho deciso di iniziare ad allenarmi qualche volta in più e riprovare anche con le qualificazioni dei futures. Anche li ho avuto dei buoni risultati prendendo qualche punto Atp e raggiungendo la finale e i quarti al futures di Izmir in Turchia. Da lì allora ho iniziato a crederci e ho deciso di riprendere a pieno ritmo con il tennis andando ad allenarmi alla Golarsa Accademy all’Harbour Club di Milano e dedicarmi solo ai tornei Futures ottenendo dei buoni risultati.”

Quali sono stati i momenti più belli e meno belli della stagione? Quali in sostanza i ricordi più forti?
“I momenti più belli della stagione sono stati sicuramente la finale raggiunta al futures di Izmir e la qualificazione al Challenger di Ortisei. Il momento più difficile è stato in Turchia ad Antalya dove ho fatto 3 primi turni di fila, tra cui due partite perse 76 al terzo set, l’umore era abbastanza sotto terra ma per fortuna è durato poco.”

Il match migliore che hai giocato?
“Le partite più belle son state la vittoria per 76 76 ai quarti di finale a Izmir contro Gremelmayer (ex 59 atp) e contro Przysiezny (ex 79 atp) per 64 64 al secondo turno di qualificazioni al Challenger di Ortisei.”

Hai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefissato? E quali saranno gli obiettivi per il 2013?
“Come ti ho detto di obiettivi tennistici per questo 2012 non ne avevo quindi essere arrivato nei 700 del mondo è stato sicuramente superiore a tutte le migliori previsioni. Per il 2013 l’obbiettivo è quello di arrivare intorno ai 400 e continuare la mia crescita personale di tennista.”

Tra i giovani, italiani e non, visti in giro per il circuito, quali nomi ti sentiresti di fare che possano avere un grande futuro nel tennis professionistico? E perché?
“Di giovani promettenti ce ne sono tanti, i migliori penso siano quelli che ormai già conoscono tutti, come Quinzi, Donati e Napolitano, anche perchè in Italia sopratutto c’è quest’abitudine che appena un ragazzo vince qualche partita gli piombano tutti addosso, e non sempre questi ragazzi cosi giovani sono in grado di resistere alle pressioni e mantenere le aspettative, per carità mi auguro questi ragazzi ci riescano per riportare il tennis italiano in alto nelle classifiche.”

Come hai impostato la preparazione invernale? E da quali tornei partirai nel 2013?
“La preparazione invernale la faró a dicembre e gennaio, per poi iniziare a febbraio con i futures e qualche qualificazione ai challenger.”

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