di Mario Zanetti
Questo mio articolo, scritto, chiamatelo come volete, doveva rimanere sepolto nei miei appunti, che scrivo la sera dopo una giornata di lavoro, invece di rincoglionirmi davanti a facebook o davanti alla tele. Anche se il contenuto potrà più o meno interessare, ho deciso di renderlo pubblico perché penso
che ciò che racconto possa distendere gli animi dopo tante discussioni estive più o meno accese in
cui si è sentito di tutto, interventi della Cia, genitori che si incazzano perché qualcuno dice che il figlio ha tirato 2 o 3 pallonetti e lobboni, che le smorzate o dei bei gesti tecnici non vanno bene, che il sistema circoli funziona e che dopo 11 anni di gestione dell’attuale conduzione Fit si sono raggiunti risultati incredibili e stupefacenti.
Insomma di tutto e di più, intervengo poco nelle discussioni sul blog, non per snobismo della serie “ne so più di voi.” No, chi mi conosce sa quanto la modestia e il rispetto dell’opinione altrui sia fondamentale per me, non intervengo a meno che non sia tirato dentro da qualche stupido, perché naturalmente sono padre di un ragazzo, che gioca a tennis ogni giorno per 1 ora e mezza e fa la sua preparazione atletica per un’altra ora e mezza, che frequenta con profitto il liceo scientifico, che non diventerà un professionista del tennis, ma che ha come priorità fare sport, non ingrassare bellamente davanti alla play station, e tenere sotto controllo la sua “malattia” o “problema” come preferisce definirla Edy.
Ecco certe volte per questo mi sembra di essere un estraneo su questo blog, ho aspettative
diverse, mio figlio forse sarà un 2° categoria, se avrà la voglia e la salute per farlo. Continua a giocare con passione, si toglie qualche soddisfazione, si è fatto un po’ più incazzoso, mi rompe che vuole il motorino, ma l’adolescenza è una brutta bestia bisogna contare fino a 10 prima di parlare e/o di mandarlo aff….
Il suo maestro (Germano Di Mauro) gli vuole bene e si vogliono bene, con il sottoscritto ha un franco
rapporto di simpatia e stima reciproca, sono un genitore che non assiste spasmodicamente agli allenamenti del figlio, ma che preferisce, amichevolmente davanti ad un bicchiere di vino o a cena, scambiare con lui opinioni e vedute di cui mi arricchisco e lo rendo partecipe leggendo il blog e sentendo le opinioni di voi genitori di agonisti che vogliono tentare e soprattutto dei preparatori atletici che scrivono numerosi.
Mio figlio ha maturato i punti per essere 3.4 il prossimo anno e per lui è una grande soddisfazione. La speranza è che nel giro di due anni di essere riesca a diventare un “seconda”. In questo momento sta giocando un open, ha superato il tabellone di quarta ed ha perso all’ultimo turno di terza da un 3.3 che ha già i punti per 3.1.
Cerco di fargli fare più attività possibile, compatibilmente con il mio lavoro e con le finanze
stante l’attuale situazione economica. Ma vedere il suo impegno, la sua voglia di non mollare mai, il rispetto che ha per me e per i sacrifici che faccio, mi ripaga di qualsiasi disagio e complicazione che devo affrontare. A suo modo è diventato celebre, molti conoscono il suo problema ma genitori e figli più o meno agonisti lo dimenticano velocemente quando cominciano a perdere e in quel momento è bellissimo che si avvicinano (i genitori) e incominciano a dirmi: “Non si è potuto allenare perché ha avuto mal di schiena oggi non sta bene forse ha un po’ di mal di testa oggi non c’è forse ha mal di pancia”.. insomma tutto un teorema di scuse e di giustificazioni perché i loro figli non possono perdere ed io ormai stufo di questi discorsi non ricordo loro neanche che mio figlio ha il problema che ha, che avrebbe tutte le scuse del mondo per ritirarsi o giustificare una sconfitta, che quando ha un’ipoglicemia dovrebbe fermarsi per 10 minuti, che si stanca prima dei loro figli, che soffre più spesso di crampi ecc. ecc. In questo open che aveva un montepremi di 1000,00 euro mio figlio ha guadagnato ben 15 euro, un‘inezia, un nulla, una briciola, lui li ha messi da parte per la benzina del suo prossimo motorino, si se lo è meritato il suo motorino, lo acquisterò prossimamente usato ma ben funzionante, ciò lo renderà felice..
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