Un Anno di Challenger – II Parte


(Eduardo Schwank)

di Luca Brancher

10. LA NAZIONE NUMERO 1: ARGENTINA

Facendo un rapido calcolo – basato sul fatto che Diego Junqueira è risultato essere il numero 1 in fatto di punti ottenuti e Martin Vassallo Arguello può vantare il titolo di re della terra battuta – non è poi così difficile immaginare l’Albiceleste come nazione leader del movimento challenger. Ed è corretto supporlo, anche se è necessaria una doverosa specificazione.

La classifica prende in considerazione, prima che il numero di punti, inficiati in maniera decisiva dal numero di partecipazioni, la somma dei titoli conquistati: gli argentini, solo col colpo di coda finale di Vassallo Arguello, a Lima, hanno staccato, portandosi a 18 trionfi stagionali, gli Stati Uniti e la Francia.

La parte del leone, oltre ai due atleti sopraccitati, l’ha fatta Eduardo Schwank, di cui avremo modo di scrivere più avanti, anche lui capace di conquistare tre tornei, con a ruota Brian Dabul, che si è fermato a 2. Calleri, Zeballos Puerta, M. Gonzalez, Decoud, Mayer e Roitman hanno poi contribuito, con un successo ciascuno, a costruire il primato degli atleti argentini, che si confermano così veri leader, oltre che nei challenger, anche nei tornei su terra battuta

Staccati di una sola lunghezza, dicevamo, Stati Uniti e Francia: i nord-americani hanno sfruttato l’ottima stagione di Reynolds (3) e di Kendrick (2), il ridimensionamento di Delic e Spadea (entrambi a 2 vittorie), l’eterno ritorno di Kim (2) ed anche vittorie meno prevedibili, come quella di Michael Yani a Yuba City. La Francia si è invece avvalsa della grande prima parte di stagione di Nicolas Devilder, non nuovo a questi exploit, ed ad una serie di vincitori di una singola prova, tra cui ci piace citare Adrian Mannarino, vera rivelazione globale del 2008 (Jersey) e Josselyn Ouanna, che paizzato il suo acuto a Rennes,

In doppia cifra sono arrivate anche la Spagna, che oltre al Navarro di cui già abbiamo scritto, ha trovato un contributo decisivo anche da Andujar e Gimeno-Traver, che ai due tornei vinti hanno aggiunto la gustosa ciliegina del primo accesso in carriera tra i top-100 Atp, e dal sempiterno Alberto Martin. Chiude la top five l’Italia, caratterizzata dagli acuti di tre giocatori: Fabio Fognini, che oltre al test di Sassuolo, non ha perso alcun match tra Torino e Genova, Filippo Volandri, che alla fine di luglio, a San Marino e Cordenons, ha ritrovato la via smarrita, e Tomas Tenconi, che ha infilato anche lui una doppietta consecutiva a fine settembre, trionfando a Todi e a Posillipo.

Per il resto, sono state 40 le nazioni ad aver avuto almeno un rappresentante a titolo (l’ultima ad entrare in classifica la Slovenia, grazie a Zemlja, che vincendo l’ultima partita della stagione, si è aggiudicato il torneo di Cancun), mentre altre 33 sono riuscite comunque a conquistare un punto, tra cui vale la pena segnalare la performance della Slovacchia, la nazione ad aver totalizzato più punti (620) senza però vincere alcun titolo

Classifica Titoli

Argentina 18 (3 Vassallo, Junqueira e Schwank, 2 Dabul, 1 Calleri, Zeballos, Puerta, M. Gonzalez, Decoud, Mayer, Roitman

Francia 17 (3 Devilder, 2 Montcourt, Prodon, Gicquel, Ascione, Monfils, Recouderc, Chardy, Patience, Mahut, Serra, Ouanna, Santoro, Mannarino)

USA 17 (3 Reynolds, 2 Delic, Kim, Spadea e Kendrick, 1 Levine, Yani, Ram, ISner, Young e Sweeting)

Spagna 14 (3 Navarro-Pastor, 2 Gimeno-Traver, Andujar e Martin, 1 Ramirez-Hidalgo, Granollers, Montanes, Riba e Ventura)

Italia 10 (2 Fognini, Volandri e Tenconi, 1 Cipolla, Seppi, Starace e Lorenzi)


(Thomaz Bellucci)

11. NUMERO 1 D’AFRICA: THOMAS BELLUCCI (BRA)

Il titolo di Re d’Africa ha scarso valore, dato che nel “continente nero” si sono disputati solo sei tornei: l’unico su cemento è stato anche il primo dell’anno, l’inedito East London, seguito poi dalle marocchine Meknes, Tangeri, Rabat e Marrakech, intervallate dalla tappa di Tunisi. Pochi tornei, si diceva, validi per introdurre uno dei giocatori che ha maggiormente impressionato, e non solo nei challenger: Thomaz Bellucci, ventunenne brasiliano, ha fatto segnare nei primi mesi di questo anno una vorticosa scalata, passata attraverso due trionfi ottenuti proprio in Africa, prima a Tunisi e poi a Rabat. Grazie a queste due sole partecipazioni, che gli sono valse 150 punti, Bellucci ha così allungato su Chardy e Ljubicic e ha trionfato solitario.

Per Bellucci, la crescita, cui si accennava, è stata foriera di altri primati significativi: è stato il giocatore con la striscia di vittorie consecutive più lunga (17) oltre a quello che ha totalizzato più punti nel mese di maggio (169): entrambi conquistati grazie alle due vittorie che gli sono state utili per guadagnarsi lo scettro di numero 1 d’Africa.

La stagione di Bellucci in cifre:

Thomaz Bellucci (BRA): punti 383 in 12 tornei, (364 su terra in 10, 19 su cemento in 1, 0 indoor in 1).

Suddivisione Geografica: 64 punti in Europa (3 partecipazioni), 169 in Sud America (6), 0 in Nord-America (1), 150 in Africa (2).

Scansione mensile: 19 punti in Gennaio, 55 (febbraio), 9 (marzo), 55 (aprile), 169 (maggio), 45 (giugno), 31 (ottobre))

Turni raggiunti: 4 vittorie, 0 finali, 2 semifinali, 2 quarti, 1 secondi turni, 3 primi turni

Record Vittorie-Sconfitte: 31-8


(Bobby Reynolds)

12. MISTER APRILE: BOBBY REYNOLDS (USA)

Non è poi così strano che i leader mensili fatichino a trovare spazio nei piani alti delle classifiche generali (anche se presto avremo degli esempi che smentiscono in parte questo assioma): spesso questi tennisti sono giocatori che disputano challenger sono in un particolare periodo dell’anno, con l’intento di mettere partite nelle gambe oppure sono giocatori in crescita, che dopo aver sbaragliato la concorrenza decidono di cimentarsi con avversari d’altro rango e di abbandonare il mondo challenger.

E’ un discorso che vale anche per Bobby Reynolds, che quest’anno ha utilizzato questo circuito per carburare prima di districarsi negli insidiosi meandri dell’Atp, con risultati ben più validi rispetto al recente passato. Nel suo mese d’oro, Bobby ha saputo conquistare le corone del vincitore in Florida, (Tallahassee) e in Louisiana (Baton Rouge.), che gli hanno permesso di racimolare i 110 punti necessari per salire sul gradino più alto di questo simbolico podio, particolarmente affollato alla sua destra, visto che al secondo posto troviamo Starace, Troicki e Nishikori, tutti fermi a 80.

Un Reynolds, in sintesi, solido come in poche altre occasioni e capace di ottenere un successo anche in conclusione di stagione: d’ora in avanti saranno sempre così fruttuose le sue capatine a questi livelli?

La stagione di Reynols in cifre:

Bobby Reynolds (USA): punti 272 in 14 tornei, (5 su terra in 1, 252 su cemento in 10, 15 indoor in 3).

Suddivisione Geografica: 9 punti in Europa (2 partecipazioni), 263 in Nord-America (12)

Scansione mensile: 9 punti in Gennaio, 110 (aprile), 5 (maggio), 36 (luglio), 24 (settembre), 88 (novembre)

Turni raggiunti: 3 vittorie, 0 finali, 3 semifinali, 0 quarti, 4 secondi turni, 4 primi turni

Record Vittorie-Sconfitte: 28-11


(Tabellone Challenger Sunrise 2008)

13. TORNEI: IL MEGLIO E IL PEGGIO

Cerchiamo ora di capire quali siano stati i tornei degni di menzione e quelli invece meno interessanti, prendendo in considerazione un parametro equo come può essere la media ranking dei 32 giocatori presenti nel tabellone principale. Una volta analizzati, stileremo la top-10 dei migliori e dei peggiori, cominciando da quelli più validi

TOP-10

1. Sunrise 102,34

2. Bergamo 136,06

3. Heillbron 145,44

4. Buenos Aires 164,16

5. Cali 164,63

6. Montevideo 166,53

7. Lugano 167,56

8. Prostejov 174,97

9. Wroclaw 181,41

10.Besancon 189,625

Piuttosto netto il dominio del torneo di Sunrise, che si disputa nella settimana di raccordo tra i master series di Indian Wells e Miami e che si avvale, oltre che della presenza fissa di giocatori di buon livello – come testimonia la media ranking – anche di regole speciali: è infatti l’unico challenger in cui non esiste il limite delle wild-card per classifica.

A ruota troviamo la tappa italiana di Bergamo, forte dell’allocazione in una settimana di pausa Atp per la Davis, e il torneo tedesco di Heilbronn, ben frequentato dato che viene spesso utilizzato come preludio alla stagione indoor d’inizio anno, posizionato durante la seconda settimana dello Slam australiano.

Tra il quarto e il sesto posto sono presenti tre tappe della Petrobas Cup, della cui bontà di valore già abbiamo scritto nel paragrafo riservato a Vassallo-Arguello, seguite da altri due tornei situati durante la seconda settimana di uno Slam (Lugano durante Wimbledon e Prostejov durante il Roland Garros) e da due ricchi tornei indoor della prima parte di stagione.

FLOP-10

1. Astana 661,44

2. Noumea 635,84

3. Manta 622,88

4. Almaty 600,75

5. Penza 595,78

6. Saransk 592,06

7. Mexico City 590,78

8. Fergana 529,59

9. Florianopolis 528,56

10.Samarkand 515,59

I due parametri ricorrenti nei 10 tornei presenti nella graduatoria dei tornei “peggiori” della stagione sono la scarsa appetibilità o raggiungibilità delle location in cui si disputano e la collocazione in settimane alquanto ricche di competizioni.

14. IL GIOCATORE PEGGIORE: VAJA UZAKOV (UZB)

Una fortunata coincidenza vuole che proprio dalla terra in cui si sono disputati i tornei col peggior fascino dell’anno provenga il giocatore meno vincente di questo 2008. Il criterio utilizzato ha premiato quel tennista che, tra tutti quelli a secco di vittorie, avesse disputato più manifestazioni: il prescelto è l’uzbeko Vaja Uzakov, classe 1988, che, pur prendendo parte a ben 7 tornei, in due casi dopo un vittorioso torneo di qualificazione, non ha saputo strappare alcun successo. Ha poco è servito l’aver presenziato in tornei dove la concorrenza era sicuramente inferiore alla media: per il giocatore asiatico non c’è stata possibilità di ergersi a vincitore in alcuna occasione, meritandosi così il titolo di peggior giocatore di questo 2008.

Ad onore del vero, andrebbe anche citata un’altra performance non degna di lode: il ceco Adam Vejmelka, a fronte di ben 11 presenze in main draw, è riuscito a portare a casa una sola vittoria, ad Aracaju, dove ha sconfitto Eric Gomes: numeri tutt’altro che da capogiro

La stagione di Uzakov in cifre:

Vaja Uzakov (UZB): punti 4 in 7 tornei, (4 su terra in 3, 0 su cemento in 4).

Suddivisione Geografica: 2 punti in Europa (1 partecipazione), 2 in Asia (1)

Scansione mensile: 2 punti in Giugno, 2 (agosto)

Turni raggiunti: 0 vittorie, 0 finali, 0 semifinali, 0 quarti, 0 secondi turni, 7 primi turni

Record Vittorie-Sconfitte: 0-7

15. MISTER MAGGIO: EDUARDO SCHWANK (ARG)

Sarebbe toccato a Thomas Bellucci il titolo di signore del mese di Maggio, ma, avendo già parlato del tennista brasiliano, abbiamo preferito concentrarci su Eduardo Schwank, il quale non demerita uno spazio in cui celebrarne brevemente le gesta. Il tennista argentino, già resosi protagonista di buoni match anche a livello Atp, sarebbe in realtà arrivato terzo in questa graduatoria mensile oltre che alle spalle di Bellucci, anche a quelle di Yen-Hsu Lu, il rappresentante di Taipei, che sarà materia, nel prossimo articolo, di una lunga disamina per i diversi titoli conquistati: per questo motivo, si è preferito lasciare spazio ad un tennista che si è concentrato brevemente sui challenger, prendendo parte a soli 8 tornei. Ma quando l’ha fatto…

Si diceva, proseguendo il paragone con Bellucci, di cui è più vecchio di un solo anno, della striscia di vittorie consecutive che Thomaz ha fatto segnare proprio in questo periodo: 17. Non da meno si è mostrato Eduardo, che a cavallo dei mesi di aprile e di maggio ha vinto ben tre torni consecutivamente (15 partite): Cremona, Roma e Bordeaux. Le vittorie nella città capitolina e in quella girondina hanno permesso a Schwank di accaparrarsi la nomea di “Mister Maggio”. Da sottolineare, inoltre, che dopo questo exploit, Schwank ha preso parte ad un solo altro challenger (Lugano, perdendo al secondo turno e fermando così la serie di vittorie a 16, una meno di Bellucci).

La stagione di Schwank in cifre:

Eduardo Schwank (ARG): punti 273 in 8 tornei, (205 su terra in 6, 68 su cemento in 2).

Suddivisione Geografica: 198 punti in Europa (4 partecipazione), 75 in Sud America (4)

Scansione mensile: 24 punti in Gennaio, 38 (febbraio), 13 (marzo), 55 (aprile), 135 (maggio), 8 (luglio)

Turni raggiunti: 3 vittorie, 1 finali, 1 semifinali, 1 quarti, 1 secondi turni, 1 primi turni

Record Vittorie-Sconfitte: 25-5


(Nicolas Devilder)

16. IL NUMERO 1 D’EUROPA: NICOLAS DEVILDER (FRA)

E’ una costante oramai consolidata che Nicolas Devilder, ciclicamente, torni a mietere vittime nel circuito challenger. Il mancino francese si era già distinto due anni fa arrivando tra i top-5 nella classifica assoluta dei punti conquistati; dopo un anno sabbatico, Nicolas ha deciso di recuperare il tempo perduto. La sua prima parte d’estate è stata di valore eccelso: tre vittorie (Braunshweig, Constante e Poznan) e una finale (Lugano) hanno trasformato i mesi di giugno e di luglio in una passerella trionfale continua, che lo ha agevolato a sfondare quota 400 punti sulla sola terra battuta. E si valuti che da luglio in poi, il transalpino ha albergato in maniera stabile negli Atp: chissà dove sarebbe potuto arrivare.

A corollario di questo, anche la soddisfazione di essere stato il numero 1 nel mese di giugno e di essere arrivato ai piedi del podio in quello successivo,

La stagione di Devilder in cifre:

Nicolas Devilder (FRA): punti 407 in 14 tornei, (407 su terra in 13, 0 su cemento in 1).

Suddivisione Geografica: 407 punti in Europa (12 partecipazione), 0 in Sud America (1), 0 in Asia-Oceania (1)

Scansione mensile: 27 punti in Marzo, 37 (aprile), 38 (maggio), 169 (giugno), 136 (luglio)

Turni raggiunti: 3 vittorie, 1 finali, 4 semifinali, 2 quarti, 0 secondi turni, 4 primi turni

Record Vittorie-Sconfitte: 35-11

17. VENI, VIDI, VICI: CALLERI (ARG), LJUBICIC (CRO), MONFILS (FRA)

Ad estremizzazione del concetto precedentemente esposto, concernente quei tennisti che scendono a giocare tornei challenger solo per mettere partite nelle gambe, pur valendo categorie superiori, ci sono alcuni giocatori che non hanno racimolato alcuna sconfitta. Per quanto possa essere elavato il valore, non troviamo però nessun tennista, con almeno due partecipazioni, ad essere vergine di rovesci subiti: per cui, i tre giocatori senza macchia si sono tutti limitati ad un’unica esperienza challenger: i loro nomi sono Agustin Calleri, trionfatore nell’unico 150.000$+H, a Prostejov, Gael Monfils, campione a Marrakech, e Ivan Ljubicic, anche lui vincitore in terra d’Africa, a East London,

Da annotare anche le performance di Fabio Fognini (record vittorie-sconfitte 11-1), sconfitto in una sola occasione nei tre tornei a cui ha preso parte, e di Hyung-Taik Lee (16-2), che con quattro presenze può vantare soltanto due sconfitte.


(Pablo Andujar)

18. MISTER GIUGNO: PABLO ANDUJAR (ESP)

Finalmente ce l’ha fatta, Pablo Andujar: il ventiduenne spagnolo, probabilmente non riuscirà a chiudere l’anno tra i primi 100 Atp (ora è 101), ma, dopo diverso tempo, quantomeno ha coronato il sogno di sfondare, per la prima volta, il traguardo sopra indicato. Pur avendo messo in bacheca i propri titoli stagionali ad Agosto (Vigo e San Sebastian), l’iberico sale alla ribalta per il suo ottimo mese di giugno, in cui è risultato ben piazzato in tre tornei: la finale di Reggio Emilia chiudeva un trittico positivo, dopo che, nelle due settimane precedenti, aveva conseguito la semifinale a Milano e Braunschweig. Complice la già avvenuta presentazione di Devilder, Andujar, col suo secondo posto, balza agli onori della cronaca: un titolo meritato, anche se, vista l’età e le consequenziali ambizioni, per lui, il futuro, dovrà essere votato ad altri tipi di tornei, visto che nei challenger, quelli in terra battuta, ha già dimostrato di valere questo livello. Come per il suo connazionale Daniel Gimeno-Traver, è giunta l’ora di osare qualcosa in più: sarà un azzardo ben riposto? Nel 2009 è celata la risposta

La stagione di Andujar in cifre:

Pablo Andujar (ESP): punti 389 in 23 tornei, (389 su terra in 22, 0 su cemento in 1).

Suddivisione Geografica: 366 punti in Europa (18 partecipazione), 9 in Sud America (3), 14 in Nord-America (1), 0 in Africa (1)

Scansione mensile: 14 punti in Gennaio, 36 (aprile), 62 (maggio), 112 (giugno), 40 (luglio), 110 (agosto), 15 (ottobre)

Turni raggiunti: 2 vittorie, 2 finali, 4 semifinali, 3 quarti, 4 secondi turni, 8 primi turni

Record Vittorie-Sconfitte: 40-21

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