(Diego Junqueira)
di Luca Brancher
Un consueto riassunto, attraverso alcuni numeri – più dettagliati possibili – è d’uopo affrontarlo alla fine di una stagione. In questi miei brevi articoli ho deciso di rivivere il 2008 a livello challenger cercando di trovare i punti salienti che hanno caratterizzato i 176 tornei del circuito secondario dell’Atp. Nulla di particolarmente complicato, ma se volete scoprire quali sono stati i migliori e i peggiori giocatori, chi ha conquistato più punti sulle diverse superfici o nei diversi continenti, quale sia stato il tennista copertina di ciascuno degli 11 mesi su cui si è dipanata l’annata tennistica, questo è l’articolo che fa per voi.
Due note mi preme, però, sottolineare, prima di addentrarci tra i protagonisti e tra i numeri del 2008: per quanto concerne la suddivisione mensile, tutti quei tornei che si sono svolti a cavallo di due mesi sono stati fatti rientrare all’interno del mese cui facevano parte la maggior parte dei giorni (Esempio: i tornei svoltisi durante la settimana dal 28 luglio al 3 agosto sono stati considerati come facenti parte del mese di luglio).
Mentre, per la suddivisione in continenti ho cercato di tenere più fede possibile alle caratterizzazioni geografiche standard: in sintesi tutte le città russe sono state inserite come europee, mentre le kazake e le uzbeke sono state considerate come asiatiche. Unica discrepanza possibile il fatto che Izmir, in Turchia, è stata etichettata come città asiatica, differentemente da Istanbul, metropoli europea.
Espletata la parte delle premesse, non mi resta che cominciare.
1. MAGGIOR NUMERO DI PUNTI CONQUISTATI: DIEGO JUNQUEIRA (ARG)
Non si è mai parlato troppo bene, di Diego Junqueira. Quantomeno del tennista, Diego Junqueira. Veniva visto come una sorta di anti-tennista: bassotto, tarchiatello, grande cuore e grande volontà, che, come da stereotipo, merita il nostro rispetto. Ma il suo tennis, quello no, non era visto da alcuno con grande ammirazione. Il classico arrotino di matrice latina, senza arte né parte. Tanto che, nell’anno di disgrazia volandriana 2006, l’apice più basso che il tennista livornese toccò, venne proprio identificato nella sconfitta contro il protagonista di questo breve scritto, in quel di Stoccarda.
Tuttavia, il buon Diego, dopo un anno piuttosto negativo, come è stato il 2007, ha saputo mettere in fila tutti gli 864 giocatori che hanno preso parte ad almeno un challenger in questa stagione totalizzando la bellezza di 494 punti.
Forse non è stato il migliore, Diego, come picchi di rendimento, ma di certo la sua costanza, alla fine, è stata premiata. L’argentino, con i suoi 26 tornei giocati, è stato spesso protagonista (tre le vittorie – tutte di marca italiana, San Remo, Rimini e Como – come tre sono state le finali raggiunte, in aggiunta alle quattro semifinali), ma Junqueira è anche il tennista ad aver giocato il maggior numero di partite (73) con annesso primato nelle vittorie (50) Il classico giocatore che si è costruito un ranking Atp di buon valore (è top-80) con la frequentazione del circuito challenger.
Non sempre le prove sono state di alto spessore (considerando le nove sconfitte al primo turno), ma nulla toglie che Diego sia il nostro numero 1. Almeno nei punti conquistati.
La stagione di Junqueira in cifre:
Diego Junqueira (ARG): punti 494 in 26 tornei, (456 su terra in 25, 38 su cemento in 1).
Suddivisione Geografica: 321 punti in Europa (13 partecipazioni), 173 in SudAmerica (13).
Scansione mensile: 24 punti in Febbraio, 38 (marzo), 26 (aprile), 55 (maggio), 6 (giugno), 154 (luglio), 80 (agosto), 92 (ottobre), 19 (novembre)
Turni raggiunti: 3 vittorie, 3 finali, 4 semifinali, 4 quarti, 3 secondi turni, 9 primi turni Record Vittorie-Sconfitte: 50-23
(Alex Bogomolov – Foto Menstennisforum)
2. I GIRAMONDO
Si intende col termine di giramondo, peraltro di semplice deduzione, quel giocatore che ha disputato almeno un torneo in ciascun continente, tenendo in considerazione una suddivisione che ha portato ad associare in unico blocco il Nord ed il Centro America e in un altro l’Asia e l’Oceania.
I giocatori in questione sono otto: lo statunitense Alex Bogomolov (tra gli otto, quello ad aver ottenuto più punti nei challenger, 248), l’argentino Mariano Puerta (215), gli spagnoli Fernando Vicente (198) e Adrian Menendez (140), l’australiano di origini olandesi Robert Smeets (184), il portoghese Rui Machado (137), lo sloveno Blaz Kavcic (89) e l’austriaco Andreas Haider Maurer (59)
Di questi soltanto i due iberici, Vicente e Machado, sono stati in grado di ottenere punti in ogni angolo del globo terracqueo.
Suddivisione Punti/Partecipazioni per continente di Vicente e Machado:
Fernando Vicente (ESP) EUROPA: 84 punti in 9 tornei, SUD AMERICA: 39 punti in 4 tornei; NORD-CENTRO AMERICA: 44 punti in 5 tornei; ASIA-OCEANIA: 14 punti in 1 torneo; AFRICA: 17 punti in 2 tornei
Rui Machado (POR) EUROPA: 79 punti in 6 tornei, SUD AMERICA: 26 punti in 3 tornei; NORD-CENTRO AMERICA: 24 punti in 2 tornei; ASIA-OCEANIA: 5 punti in 1 torneo; AFRICA: 3 punti in 1 tornei
(Stephane Bohli)
3. MISTER GENNAIO: STEPHANE BOHLI (SUI)
Quando a 22 anni lo svizzero Stephane Bohli non riusciva ad emergere dal limbo degli ITF, destava meraviglia perché, come spesso succede, sembrava difficile che un giocatore dotato di questo tennis potesse faticare a superare quell’empasse emozional-tennistica in cui si era invischiato. Pian piano, con i tempi e con la maturazione del caso, l’elvetico-francese ha parzialmente cominciato a mantenere le promesse: lo scorso anno sembrava essersi definitivamente riabilitatosi, centrando diversi buoni piazzamenti nei challenger, soprattutto a fine anno. Così come a gennaio 2008, dove, però, sempre seguendo le orme di quanto combinato l’anno precedente, non è stato in grado di brindare al suo primo successo: tuttavia, coi suoi 111 punti, si è mostrato leader assoluto della graduatoria, grazie alle finali conseguite ad inizio (Nomea, sconfitto da Cipolla) e a fine mese (Dallas, perdendo da Delic), ulteriormente nobilitate dalla semifinale di Waikoloa. Nonostante l’assenza di vittorie Bohli si guadagna così il titolo di Mister Gennaio, staccando di 19 punti Andrei Golubev, trionfatore ad Heillbronn
La stagione di Stephane Bohli in cifre
Stephane Bohli (SUI): punti 315 in 16 tornei, (8 su terra in 1, 172 su cemento in 7, 122 indoor in 7, 13 su erba in 1).
Suddivisione Geografica: 204 punti in Europa (13 partecipazioni), 62 in Nord-CentroAmerica (2), 49 in Asia-Oceania (1).
Scansione mensile: 111 punti in gennaio, 13 (aprile), 68 (maggio), 13 (giugno), 9 (luglio), 17 (agosto), 15 (settembre), 6 (ottobre), 63 (novembre)
Turni raggiunti: 1 vittorie, 3 finali, 1 semifinali, 2 quarti, 7 secondi turni, 2 primi turni Record Vittorie-Sconfitte: 31-15
(Teimuraz Gabashvili)
4. MAGGIOR NUMERO DI TITOLI: 4 X 4
Gergo automobilistico che ci permette di introdurre i quattro giocatori che hanno vinto il maggior numero di tornei in questa stagione, per l’appunto quattro. Stiamo parlando del russo Teimuraz Gabashvili (campione a Telde, Karlsruhe, Milano e Mons), del belga Kristof Vliegen (Wroclaw, Ginevra, Dusseldorf e Grenoble), del brasiliano Thomas Bellucci (Santiago, Florianpolis, Tunisi e Rijeka) e del giapponese Go Soeda, campione in quattro tornei disputatisi nel suo continente. Proprio questa nota ci da il là all’apertura di un nuovo paragrafo, concernente proprio il tennista nipponico
(Go Soeda)
5. CAMPIONE D’ASIA-OCEANIA: GO SOEDA
Il primo titolo continentale che andiamo ad attribuire è quello asiatico, che conferiamo ad un tennista giapponese di 23 anni, Go Soeda, come peraltro anticipato. Giunto oramai alla soglia dei top-100, Go ha raggiunto il traguardo dei quattro tornei vinti in una sola stagione giocando in maniera superba nei tornei di casa. Nei tre challenger svoltisi nella terra del Sol Levante, Go ha infatti raggiunto due successi (Kyoto e Toyota) e colto una finale (Yokohama), dove ha perso contro l’esperto Hyung Taik Lee: gli altri due trionfi di Soeda hanno avuto come scenario la coreana Busan e l’indiana New Delhi. In questa maniera il giapponese ha racimolato 331 punti, bottino sufficiente per aggiudicarsi il titolo di miglior giocatore del continente orientale, staccando gli atavici avversari Yen-Hsu Lu e il già citato Lee, oltre a Danai Udomchoke, il tennista tailandese che con i suoi tredici tornei disputati è il tennista ad aver partecipato al maggior numero di kermesse sul suolo asiatico
La stagione di Go Soeda in cifre
Go Soeda (JPN): punti 408 in 17 tornei, (0 su terra in 1, 298 su cemento in 14, 110 indoor in 2).
Suddivisione Geografica: 77 in Nord-CentroAmerica (6 manifestazioni), 331 in Asia-Oceania (9).
Scansione mensile: 13 punti in gennaio, 69 (marzo), 70 (aprile), 85 (maggio), 50 (luglio), 28 (ottobre), 93 (novembre)
Turni raggiunti: 4 vittorie, 1 finali, 2 semifinali, 4 quarti, 3 secondi turni, 3 primi turni
Record Vittorie-Sconfitte: 41-13
(Roko Karanusic)
6. MISTER FEBBRAIO: ROKO KARANUSIC (CRO)
Il mese di febbraio non è stato densissimo di tornei challenger: solo 7, seppur mediamente di buon valore; da questo palinsesto poco nutrito, tre sono i giocatori che si ergono a numeri 1 del secondo mese dell’anno. Rispetto a Seppi e Ljubicic, la costanza nel giocare tornei challenger ci ha consigliato di premiare il croato Roko Karanusic, vincitore del torneo di Belgrado. Per Roko una stagione d’oro, che è coincisa col suo ingresso, per la prima volta, nei top-100 Atp: per conquistare il titolo di miglior giocatore di febbraio gli è stato sufficiente vincere il torneo di Belgrado, a riprova del mese poco probante in termini di quantità e varietà dei tornei
La stagione di Roko Karanusic in cifre
Roko Karanusic (CRO): punti 303 in 13 tornei, (75 su terra in 5, 222 indoor in 7, 6 su erba in 1).
Suddivisione Geografica: 303 in Europa (13 manifestazioni).
Scansione mensile: 19 punti in gennaio, 90 (febbraio), 24 (aprile), 27 (maggio), 6 (luglio), 24 (settembre), 66 (ottobre), 47 (novembre)
Turni raggiunti: 2 vittorie, 1 finali, 2 semifinali, 3 quarti, 3 secondi turni, 2 primi turni
Record Vittorie-Sconfitte: 29-11
(Martin Vassallo Arguello)
7. IL NUMERO 1 SULLA TERRA BATTUTA: MARTIN VASSALLO-ARGUELLO (ARG)
Da noi è noto col poco simpatico epiteto di “traditore”, Martin Vassallo-Arguello. Già, perché il tennista argentino – noto tra le altre cose per i suoi ideali guevaristi – fino a qualche stagione fa difendeva i colori italiani, prima di tornare da dove era venuto: in Argentina appunto. Non è mai stato un talento naturale, tuttavia Vassallo-Arguello sulla terra rossa è sempre stato sinonimo di garanzia di buone prestazioni: nella sua, ormai non brevissima, carriera vanta anche una seconda settimana raggiunta nel tempio della terra battuta, il Roland Garros, oltre che a svariati altri risultati, tra cui diversi successi challenger. Tre sono datati 2008 (Assuncion, Buenos Aires e Lima), con un’impennata nelle prestazioni avvenuta nel mese di Ottobre, durante la Petrobas Cup, consueta kermesse che chiude idealmente (e non) la stagione tennistica da ormai diverse stagioni. E’ stata talmente di buon valore la sua partecipazione a questa serie di tornei di ottimo prestigio – se raffrontati al valore medio dei challenger – che il suo ottobre è stato in assoluto il mese con più punti totalizzati da un singolo giocatore: ben 180. Il 40%, pressappoco, dei punti conquistati nell’intera stagione: è anche così, per quanto i puristi possano storcere il naso, che un tennista si costruisce una classifica (numero 71 nell’ultimo ranking Atp pubblicato).
La stagione di Martin Vassallo Arguello in cifre
Martin Vassallo Arguello (ARG): punti 458 in 16 tornei, (458 su terra in 16). Suddivisione Geografica: 122 in Europa (8 manifestazioni), 275 in Sudamerica (6), 61 in Africa (2).
Scansione mensile: 46 punti in marzo, 5 (aprile), 61 (maggio), 70 (giugno), 27 (luglio), 14 (settembre), 180 (ottobre), 55 (novembre)
Turni raggiunti: 3 vittorie, 2 finali, 2 semifinali, 3 quarti, 3 secondi turni, 3 primi turni
Record Vittorie-Sconfitte: 38-13
(Donald Young)
8. IL GIOCATORE BILANCIATO: DONALD YOUNG (USA)
Dalla ripartizione tra turni raggiunti illustrata nello specchietto sopra riportato e riguardante Vassallo Arguello, mi è nata una curiosità a corollario: esisterà un giocatore che è riuscito a ripartire, in egual misura, le proprie partecipazioni lungo i vari turni di cui è composto un torneo, creando un ulteriore specifica tra vittoria e sconfitta in finale? Esiste, ed il suo nome è Donald Young.
L’ex fenomeno statunitense, per anni definito come il miglior giocatore tra i nati nel 1989 prima dell’evento del nippo-floridiano Kei Nishikori, è reduce da una stagione poco esaltante – in parte oscurata dalla stella del suo coetaneo – nella quale è riuscito a distribuire nel migliore dei modi le sue 6 partecipazioni nei challenger.
Il suo primo risultato, risalente ad aprile, è stato un quarto di finale conseguito alle Bermuda, seguito, nel mese successivo, da un secondo turno a Tunica. Ricalatosi in questa realtà solo in autunno, Young, in quattro settimane consecutive, ha prima vinto il titolo di Sacramento, per poi perdere in semifinale a Calabasas, in finale a Lousville ed, infine, al primo turno a Nashville. Insomma, non si è fatto mancare nulla.
Se invece non distinguessimo tra vincitore e finalista, ma considerassimo la finale come atto unico, il ruolo di Young verrebbe preso da Fabrice Santoro, vincitore recentemente a Dnepropetrovsk, ma prima di allora fermatosi ai quarti a Mons, alle semifinali a Bergamo, al primo turno di Bordeaux e al secondo a Besancon.
La stagione di Donald Young in cifre
Donald Young (USA): punti 145 in 6 tornei, (24 su terra in 2, 79 su cemento in 3, 42 indoor in 1).
Suddivisione Geografica: 145 in Nord-Centro America (6 manifestazioni).
Scansione mensile: 19 punti in aprile, 5 (maggio), 121 (ottobre)
Turni raggiunti: 1 vittorie, 1 finali, 1 semifinali, 1 quarti, 1 secondi turni, 1 primi turni
Record Vittorie-Sconfitte: 15-5
(Ivan Navarro)
9. MISTER MARZO: IVAN NAVARRO (ESP)
Il caso di Ivan Navarro (fu Navarro Pastor) è alquanto paradossale: il tennista iberico è stato il giocatore ad aver conquistato più punti nel mese di marzo, ma, nonostante ciò, non è stato il terzo mese dell’anno quello che gli ha portato in dote il punteggio più alto. Infatti, a fronte dei 145 punti racimolati a luglio, Navarro a marzo ne ha conquistati “solo” 129, che gli sono comunque valsi il titolo in questione.
Il giocatore dal tennis anomalo ha trovato il successo viaggiando con buona lena: Colombia, Marocco ed infine Italia nell’arco di cinque settimane, il tutto senza soste. I risultati che gli hanno garantito lo scettro sono stati la finale conseguita in uno dei challenger che vengono svolti a Bogotà e la vittoria a Meknes. Un buon viatico per un giocatore che, salvo una parentesi estiva, ha cominciato a districarsi con continuità, dopo diverse stagioni, anche nei tornei Atp.
La stagione di Ivan Navarro in cifre
Ivan Navarro (ESP): punti 416 in 17 tornei, (286 su terra in 13, 130 su cemento in 2, 0 indoor in 2).
Suddivisione Geografica: 293 in Europa (13 manifestazioni), 63 in Sud America (2), 60 in Africa (2).
Scansione mensile: 129 punti in marzo, 40 (maggio), 24 (giugno) 145 (luglio), 40 (agosto), 38 (settembre)
Turni raggiunti: 3 vittorie, 2 finali, 3 semifinali, 1 quarti, 2 secondi turni, 6 primi turni
Record Vittorie-Sconfitte: 36-14.
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