di Guido Pietrosanti
Nel tradizionale torneo di San Marino vittoria per lo slovacco Martin Klizan che con il quarto challenger vinto nel 2012 festeggia anche il suo nuovo best ranking al numero 48. Klizan ha sconfitto in finale un ritrovato Simone Bolelli per 63 61, probabilmente stanco dopo un’ottima vittoria in semifinale contro Montanes. Bolelli torna con questo risultato al numero 84 del ranking atp, ancora piuttosto lontano dal suo best ranking ma comunque una classifica più consona al suo talento e al suo tennis. Buona semifinale anche per Filippo Volandri, che conferma di poter ancora finire un’altra stagione nei primi 100 del mondo. Infine, va segnalato a San Marino l’ultimo (forse…) incontro tra i due classe 77, Alessio Di Mauro e Stefano Galvani, vinto dal siracusano per 64 16 63. Entrambi stanno probabilmente disputando la loro ultima stagione, e la loro classifica non gli permette più di giocare con continuità nemmeno a livello challenger, ma la loro passione e la loro voglia di giocare a tennis, anche nei tornei future, dopo aver disputato tutti i tornei dello Slam, merita di essere sfruttata ancora, magari aiutando qualche giovane ad affrontare il circuito atp.
A Sibiu, in Romania, vittoria del giocatore di casa Adrian Ungur che ha sconfitto in finale il suo connazionale Victor Hanescu per 64 76. Ungur, alla prima vittoria stagionale, ha fatto finalmente quest’anno il salto di qualità che coach Fanucci si aspettava da tempo da lui e per l’anno prossimo i challenger dovranno essere un’eccezione nella programmazione del rumeno di Firenze. Buon torneo per Simone Vagnozzi, che è stato fermato ai quarti da Ungur, ma che può ancora finire la stagione nei primi 200 se i problemi fisici che lo tormentano da inizio stagione lo lasceranno giocare il suo tennis con continuità.
In Europa si è giocato anche in Spagna, a Pozoblanco dove Roberto Bautista-Agut ha vinto per la terza volta quest’anno, battendo il connazionale Arnau Brugues-Davi per 63 64. Bautista completa con questa vittoria la rincorsa ai top 100, assestandosi alla 95esima posizione. Buon torneo del nostro Riccardo Ghedin, che passato dalle qualificazioni si è fermato ai quarti di finale fermato dal russo Donskoy che al turno precedente aveva eliminato anche Thomas Fabbiano. Sia Ghedin che Fabbiano danno spesso l’impressione di poter stare nei primi 200 del ranking, almeno sul veloce. Ma poi alternano i buoni risultati a periodi in cui non riescono a vincere per settimane. Forse giocare tornei del circuito challenger e qualche torneo future, per non perdere l’abitudine a vincere partite, potrebbe aiutarli a trovare continuità e raggiungere finalmente una classifica che permetterebbe a entrambi di programmarsi con maggiore tranquillità.
A Samarkand, in Uzbekistan, sempre sul veloce, prima vittoria challenger per il giovane serbo Dusan Lajovic, classe 90 e numero 138 del ranking atp. Lajovic, ennesimo prodotto della scuola serba che non finisce di sfornare giocatori di ottimo livello, già finalista ad Orbetello 2 settimane fa, ha sconfitto in finale l’uzbeco Farrukh Dustov per 63 62, proponendosi come uno dei nomi nuovi della stagione 2012.
Un altro nome nuovo è sicuramente quello dell’americano Steve Johnson vincitore del torneo di Aptos negli Stati Uniti. Johnson, classe 89, è riuscito a vincere il torneo e a raggiungere la posizione numero 237 disputando pochissimi tornei, tutti negli Stati Uniti. Ad Aptos Johnson ha sconfitto in finale il colombiano Robert Farah, prodotto delle università americane, per 63 63. Farah, esploso dal nulla nel 2010, raggiunge grazie a questa finale la posizione numero 169, molto vicino al suo best ranking.
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