di Sergio Pastena
Serenona non stop, salvo forfait dell’ultimo secondo: la campionessa di Wimbledon riprende subito a giocare a Stanford, torneo di cui è detentrice. La principale contendente per la vittoria finale sarà proprio quella che perse la finale dell’anno scorso contro di lei, ovvero Marion Bartoli. L’esito, visto lo stato di forma di Serena, è all’apparenza scontato, ma il post-Slam spesso e volentieri riserva qualche sorpresa perché le tossine accumulate si fanno sentire.
Non c’è solo la Williams, comunque: il tabellone propone la numero tredici del ranking Dominika Cibulkova e l’ex numero uno Jelena Jankovic, anche se per il resto non presenta nomi di grande rilievo. La restanti quattro teste di serie sono Wickmayer, Scheepers, Erakovic e Martic, mentre tra le altre partecipanti l’attenzione sarà concentrata sulle più giovani come Stephens e Larcher de Brito. In tabellone anche la Radwanska, ma non Agnieszka bensì la sorella Urszula, che sta attraversando un ottimo momento.
Italiane a Stanford? Zero, e ci sembra anche giusto visto che questa settimana c’è il torneo di Palermo che vede Errani e Vinci accreditate delle prime due teste di serie. Proprio Robertina è stata sorteggiata al primo turno contro la Knapp, accoppiamento tutt’altro che gradito, mentre tra le altre spiccano la Goerges e la specialista Medina Garrigues. Niente Agnieszka Radwanska, visto che la finalista di Wimbledon si è ritirata prima dell’inizio del torneo per problemi respiratori. Interessanti le tre wild card, mix di gioventù ed esperienza: a beneficiarne sono state Burnett, Grymalska e Camerin, mentre si aspettano novità dalle qualificazioni nelle quali, al momento di scrivere il pezzo, sono ancora in lizza per un posto in tabellone Corinna Dentoni e Caterina Pillot.
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